Visite alla dimora e alla mostra che raccontano cinque secoli di storia della città.
Visite guidate a cura dell’Archivio di Stato ogni quarto sabato del mese alle 11:30, da gennaio a giugno 2020
La Prefettura e l’Archivio di Stato, uniti per la valorizzazione del patrimonio storico, con il sostegno del Comune di Modena, offrono oggi ai cittadini l’opportunità di un viaggio lungo cinque secoli grazie a una mostra che racconta, attraverso le vicende del Palazzo del Principe Foresto, un ricco tessuto di relazioni ed eventi della storia di Modena nel più vasto contesto della storia d’Italia. Un’occasione per dialogare con le Istituzioni, riflettere sulla storia e ammirare la bellezza.
Il Principe Foresto che dà il nome al palazzo di Corso Canalgrande 30, visse dal 1652 al 1725, fra la Modena Estense e la Francia di Luigi XIV Re Sole. Figlio di Borso d’Este e Ippolita, militò nell’esercito imperiale al seguito di Raimondo Montecuccoli e fu protagonista delle vicende politiche modenesi di fine ‘600. Le origini del Palazzo sono attestate nel Medioevo, quando lungo il Canalgrande, via d’acqua realizzata dai Monaci di San Pietro nel secolo XI, vennero costruite le case delle più importanti famiglie patrizie di Modena. Sul finire del ‘400 il palazzo è della famiglia Fogliani che lo vende nel 1481 al conte Niccolo’ Maria Rangoni, che ne fa una fastosa dimora rinascimentale. Nel 1640 passa alla casa d’Este fino all’avvento di Napoleone nel 1796, quando la sua destinazione diviene pubblica. Così resta anche dopo il ritorno del Duca Francesco IV d’Austria-Este nel 1814 e successivamente con l’Unità d’Italia, quando diviene quello che è ancora oggi: la sede di rappresentanza della Prefettura.
La visita ha una durata di circa un’ora, è gratuita ed è soggetta ad un numero limitato di posti disponibili.
La prenotazione è obbligatoria e deve essere effettuata entro il mercoledì precedente la visita.
Al momento della prenotazione saranno richiesti, per motivi di sicurezza, i dati di un documento di identità per ogni partecipante.