24h a Ravenna attraverso i luoghi di Dante

In giro a veder le stelle

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Sono più di sette i secoli che ci separano dalla dipartita di Dante Alighieri avvenuta il 13 settembre del 1321 che, proprio a Ravenna, trovò asilo e ispirazione nei suoi ultimi anni di vita.

Seguiteci in questa passeggiata attraverso il centro storico dell’ex capitale bizantina, alla ricerca dei segni lasciati dal Sommo Poeta e dalla sua famiglia.

  • Durata
    24 ore
  • Interessi
    Arte & Cultura
  • Target
    Tutti
  • Prima tappa - Il sepolcro del Poeta Ravenna

    Iniziamo dalla fine, dal luogo del suo riposo eterno. La Tomba di Dante, così come si mostra ora, fu progettata alla fine del '700 dall'architetto Camillo Morigia.

    Ospitò le spoglie del Sommo Poeta fino a quando non furono trafugate dai frati francescani, onde evitare che venissero sottratte dai fiorentini o dai napoleonici.

    Rimasero nascoste sino al 1865, anno del VI centenario della nascita, e poi ritrovate e riposizionante nell'arca di marmo che le contiene ora.

    Dal 1908 una lampada votiva arde ininterrottamente nel tempietto. Ogni anno, la seconda domenica di settembre, una delegazione fiorentina dona alla città di Ravenna l'olio dei colli toscani, affinché venga alimentata in ricordo del legame dantesco che unisce le due città.

    Accanto alla Tomba si trova il Quadrarco di Braccioforte, al cui interno fu allestita l'ostensione delle ossa del poeta durante le celebrazioni del 1865.

    Qui, ogni giorno, sul far della sera, una campana donata dai comuni italiani suona tredici rintocchi a lutto, per ricordare la scomparsa del poeta, avvenuta nella notte tra il 13 e 14 settembre.

  • Seconda tappa - Basilica di San Francesco Ravenna

    Tra le più antiche di Ravenna, questa basilica sorse probabilmente già nel V sec. d.C. e subì numerosi rimaneggiamenti nel corso dei secoli successivi.

    Concessa ai francescani nel 1261, ospitò le solenni esequie di Dante.

    Sotto l'abside si trova una suggestiva cripta allagata naturalmente, a causa della subsidenza, fenomeno che ha fatto ribassare molti altri edifici storici in vari punti della città.

  • Terza tappa - Casa e Museo Dante Ravenna

    Il Museo Dante, con le sue nove sale ricche di reperti e opere multimediali, è invece un percorso innovativo e immersivo tra storia e immagini, per fare esperienza e conoscenza dell’avventura umana, della vicenda artistica, della Commedia e della successiva fortuna di Dante.

    All’interno del museo sono custoditi ritratti e illustrazioni, l'urna in cristallo e noce nella quale furono esposte le ossa nel giugno del 1865, nonché la cassetta in cui i frati nascosero per decenni i resti del Sommo Poeta.

    La Zona del Silenzio, piccolo distretto culturale all'insegna di Dante, comprende anche Casa Dante, inaugurata nel settembre del 2021 in collaborazione con gli Uffizi di Firenze. Al suo interno zone espositive e spazi polifunzionali, tra cui un laboratorio didattico e una corte meditativa, ci raccontano la storia del culto dantesco in città attraverso i secoli.

  • Quarta tappa - Basilica di Santo Stefano degli Ulivi Ravenna

    Appena fuori dalla zona pedonale, in piazza Mameli, si trovano i resti del Convento di Santo Stefano degli Ulivi (oggi caserma dei vigili urbani), ovvero la facciata settecentesca della sua chiesa.

    Qui la figlia di Dante, Antonia Alighieri, prese i voti e visse come Suor Beatrice, come ricorda una lapide affissa nel 2019 accanto al portone d'entrata.

  • Quinta tappa - Via Pietro Alighieri Ravenna

    Figlio primogenito di Dante e Gemma Donati, Pietro visse in esilio con il padre e il fratello Jacopo prima a Verona, e poi a Ravenna.

    Qui ricevette alcuni benefici ecclesiastici su due chiese (Santa Maria in Zanzanigola e San Simone del Muro), di cui non rimane traccia, che sorgevano nei dintorni della via che oggi porta il suo nome.

    Grazie all'intercessione del signore locale, Guido Novello da Polenta, Pietro Alighieri ebbe difatti la possibilità di riscuotere le tasse legate alle attività di queste due parrocchie.

  • Sesta tappa - Casa dei Polentani Ravenna

    Nel V Canto dell'Inferno, Dante tratta dell'amore lussurioso attraverso il racconto della tragica storia di Francesca da Polenta e Paolo Malatesta.

    La tradizione vuole che proprio in questa casa, fatta costruire attorno al 1200 da Guido Minore da Polenta, sia nata Francesca, poi data in sposa a Gianciotto Malatesta, condottiero riminese che combatté al fianco dei da Polenta nella guerra contro la famiglia Traversari, per il dominio su Ravenna.

Ultimo aggiornamento 23/01/2024

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Redazione Ravenna

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