L'agro imolese

In collaborazione con Touring Club

L’itinerario (circolare con capolinea a Imola) prevede un percorso che, attraverso la pianura compresa tra il torrente Sillaro e il fiume Santerno, fa capo ad alcuni centri di fondazione medievale e consente di cogliere le geometrie stradali e poderali di una zona ove alla organizzazione territoriale romana, abbastanza chiaramente conservata, si sovrappone quella medievale, contrassegnata da una maglia viaria radiale.

  • Lunghezza
    44,4 km
  • Basilica Santuario della Beata Vergine del Piratello Imola (BO)

    Costruzione parallelepipeda eretta intorno al 1491. Il campanile, aperto da finestre monofore e bifore, è dei primi del Cinquecento. L’interno (restaurato nel 1883), a due navate trasversali, divise da arcate su cui si impostano piccole volte, ha decorazioni ottocentesche di Luigi Busi, Alessandro Guardassoni e Luigi Samoggia. Sopra l’altare maggiore si eleva un elegantissimo *ciborio in sasso, di Pier Severo da Piancaldoli e Antonio da Reggio (circa 1494); dietro l’altare, l’immagine della Madonna, su pietra, della metà del Quattrocento, venerata per un episodio miracoloso avvenuto nel 1483. Nell’ala ovest del convento adiacente alla chiesa è stato recentemente aperto un Museo di Arte sacra.

  • Toscanella Dozza (BO)

    A m 68, grossa frazione industriale e commerciale, dove tra il 1891 e il 1903 fu scavato un grande villaggio dell’età del Bronzo (XIV-XII secolo a.C.), con 70 capanne (i materiali sono parte nel Museo archeologico di Bologna, parte in quello di Imola).

  • Castel Guelfo di Bologna Castel Guelfo di Bologna (BO)

    A m 32, ab. 4.520, borgo agricolo a impianto ortogonale, nato intorno al 1207 a opera del Comune di Bologna, che nel corso del secolo XIV vi costruì una rocca e lo cinse di mura. Dal 1447 all’età napoleonica fu feudo della famiglia bolognese Malvezzi. Degli apprestamenti difensivi medievali rimane una buona parte della cinta murata, con i quattro torrioni d’angolo e una grossa torre quadrangolare che difendeva la porta di accesso. Di fronte a questa, verso l’esterno, una piazza alberata di forma triangolare, scenograficamente disegnata con portici nel secolo XVIII, forse su disegno di Cosimo Morelli. Al di là della porta, lungo la via Gramsci alcuni edifici conservano elementi del secolo XV (portali, torri). Subito a sinistra, la Parrocchiale e poco oltre, il pregevole palazzo Malvezzi-Hercolani (ora sede del municipio), di costruzione quattrocentesca forse a opera di Gaspare Nadi, trasformato nelle parti interne a fine secolo XVIII e restaurato in anni recenti, con bel cortile a portico e loggia.

  • Sasso Morelli Imola (BO)

    A m 26, significativo esempio di complesso architettonico rurale pianificato della fine del Settecento, interamente costruito su progetto di Cosimo Morelli. Consta di una villa padronale affacciata su uno spiazzo chiuso da tre quinte di case porticate; sotto il portico erano alloggiati, come scriveva lo stesso Morelli, «una pubblica osteria, macelleria, bottega del sale, arte bianca, ferrarezzi, pizzicaria, pubblico forno, falegname, sartore, calzolaro»: un vero centro di servizi.

  • Bubano Mordano (BO)

    Il quattrocentesco torrione Sforzesco è sede di un Museo che raccoglie materiale archeologico, ceramiche, oggetti agricoli tradizionali, testimonianze audiovisive del passato recente e prodotti agroalimentari tipici.

  • Mordano Mordano (BO)

    A m 21, ab. 4726, situato presso la sponda sinistra del corso arginato del Santerno. Citato come Vicus Moredani in documenti del XIII secolo, il suo impianto ortogonale risale a una fondazione degli ultimi secoli medievali. Ha una cinta di mura quasi quadrata, con piccoli bastioni agli angoli e strade ortogonali.

Ultimo aggiornamento 11/11/2022
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