Anello dei Borgia: in bici fra le delizie estensi

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L’anello dei Borgia è un percorso cicloturistico di circa 40 km che, attraversando la campagna ferrarese, tocca alcune delle cosiddette Delizie Estensi, ovvero quelle opulente residenze edificate nel Rinascimento dai Duchi d’Este nelle aree attorno a Ferrara e il delta del Po.

Queste grandi tenute agricole, dotate di palazzi di pregio e opulenti giardini, godono, insieme alla città estense, del riconoscimento UNESCO, in quanto pieno riflesso della cultura del Rinascimento.

L’itinerario ciclabile, percorribile sia in senso orario che antiorario lungo vie a basso traffico e strade bianche, unisce tre delle Delizie Estensi che più si sono intrecciate con la storia della casata d’Este e di Lucrezia Borgia: quella di Belriguardo (collocata nel comune di Voghiera), Benvignante (comune di Argenta) e quella del Verginese (comune di Portomaggiore).

Si tratta di un percorso, tabellato e segnalato, davvero alla portata di tutti, affrontabile senza difficoltà tecniche, che consente quindi a chiunque di completare il tragitto con comodità e far ritorno al luogo di partenza in giornata (usufruendo anche del treno nelle stazioni di Portomaggiore, Montesanto e Consandolo).

  • Durata
    24 ore
  • Interessi
    Sport
  • Target
    Tutti
  • Prima tappa - Delizia Estense di Belriguardo Voghiera

    La prima tappa del percorso è Voghiera, in cui sorge la Delizia Estense di Belriguardo.
    Fu la residenza estiva prediletta dalla Corte Estense, nonché uno dei palazzi più amati da Lucrezia Borgia.

    Sorta per volere del marchese Niccolò d'Este nel 1435, fu la prima delle celebri residenze estensi a essere edificata fuori dalle mura di Ferrara e rimase sempre la più ricca e sontuosa tanto da meritarsi l'appellativo di "Versailles degli Estensi", con decine di saloni affrescati ed enormi e favolosi giardini “all’italiana”.
    Integrati alle architetture si svilupparono nel tempo strutture e spazi funzionali, quali pergolati e vigne, verzieri e broli, peschiere, fontane e soprattutto vastissimi e ordinati giardini.

    Oggi, l’unico spazio di pregio artistico sopravvissuto è la grande Sala delle Vigne, per la quale collaborano numerosi artisti come Dosso e Battista Dossi, Camillo Filippi, Benvenuto Tisi da Garofalo, Tommaso e Girolamo da Carpi e tanti altri.
    Al suo interno ha sede il Museo Civico di Belriguardo, suddiviso in quattro sezioni: la sezione Archeologica; la sezione Rinascimentale ospitata nella bellissima Sala della Vigna; la sezione di Arte Moderna e la sezione di Archeologia Industriale.

  • Seconda tappa - Delizia Estense del Verginese Portomaggiore

    Si percorrono pochi chilometri in bicicletta e si raggiunge la Delizia Estense del Verginese nei pressi di Gambulaga, frazione del comune di Portomaggiore.
    La delizia, antica dimora di svago della famiglia d'Este, fu inizialmente ereditata da Ercole II (figlio di Lucrezia e di Alfonso I d’Este e in seguito  donata nel  1534 dal duca  Alfonso I d’Este a Laura Dianti, divenuta sua amante dopo la morte della moglie Lucrezia Borgia. 

    Laura Dianti trasformò quella che era una semplice struttura agricola in una piccola reggia rinascimentale, composta da una villa rettangolare a due piani delimitata da torri merlate. La denominazione della residenza va presumibilmente collegata con la presenza del canale o fosso “Verzenese” che lambiva in più parti la tenuta agricola.

    Le sale del  Verginese sono sede del Museo archeologico Sepolcreto dei Fadieni, con reperti di epoca romana rinvenuti in una piccola necropoli vicina alla Delizia, che raccontano la vita quotidiana, economica e sociale di una famiglia romana.

    Sul retro della Delizia si apre il Brolo, l’antico giardino della delizia, costituito nel Rinascimento essenzialmente da fiori e da alberi da frutto, per unire il diletto dei colori e dei profumi all'utile della produzione di frutti per la mensa. 
    Oggi il giardino è stato ricostruito con prati, aiuole e roseti alternati, in modo geometrico e simmetrico, ad alberi da frutto come melograni, peri, noccioli e meli.

    In fondo al giardino si staglia la Torre Colombaia, un tempo utilizzata come torre di avvistamento e ‘casa’ per i piccioni viaggiatori. Tornando verso la Delizia si intravede un altro edificio, la Vinaia del Sapere, l’antico essiccatoio, attualmente ristrutturato e adibito a mostre e attività culturali.

  • Terza tappa – Delizia di Benvignante Argenta

    Un’altra residenza toccata dal percorso, la Delizia di Benvignante si trova nell’omonimo paese, frazione del comune di Argenta, ma purtroppo non è visitabile all’interno.

    Costruita nel 1464 per volere di Borso d’Este fu regalata dal duca a Teofilo Calcagnini, gentiluomo e segretario alla corte estense. Attorno al palazzo si estendevano inoltre un parco alberato, un orto e vasti possedimenti coltivati.

Ultimo aggiornamento 04/11/2024

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Redazione Ferrara e provincia

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