Nascoste tra le colline dell'entroterra della Romagna, le Grotte di Onferno e la Riserva Naturale Orientata rappresentano un viaggio unico nel cuore della natura e della storia.
Questo angolo incantato, situato nei pressi di Gemmano in provincia di Rimini, è una destinazione imperdibile per chi desidera esplorare le bellezze naturali e culturali della regione.
Si tratta infatti di un ambiente incontaminato dal quale emerge una flora e fauna rara e singolare, insieme a una geologia intimamente legata agli affioramenti di gesso e ai suoi calanchi.
Alla particolarità delle grotte si unisce un territorio che consente escursioni e osservazioni naturalistiche e paesaggistiche a piedi, in bici o anche a cavallo, lungo i diversi sentieri segnati che lo attraversano.
Oggi c’è un motivo in più per visitare questi luoghi. Le Grotte di Onferno, sono state ufficialmente riconosciute dall’Unesco come valore universale per le loro caratteristiche di unicità e rappresentatività a livello mondiale.
La prima tappa dell’itinerario prevede una visita alle Grotte di Onferno, un complesso carsico che si estende per oltre 800 metri e che rappresenta una vera e propria discesa verso il centro della terra per ammirare gessi cristallini e enormi colonie di pipistrelli.
Scavate dalle acque di un torrente nel corso di millenni, le grotte attraversano da parte a parte una singolare rupe gessosa sulla quale un tempo sorgeva il “Castrum Inferni”, oggi un piccolo borgo a corte chiusa dalla cui piazzetta si gode una vista meravigliosa con San Marino sullo sfondo della Valle del Conca e Sassofeltrio.
L'atmosfera all'interno delle grotte, ricca di mistero e fascino, cattura l'immaginazione di chiunque si avventuri al loro interno.
La discesa attraverso i gradini nel bosco è un'esperienza incredibile fatta di luce e ombre, spazi grandi e piccoli, rivoli d'acqua e tanto silenzio.
Guidati da esperti speleologi, i visitatori esplorano sale incantevoli e gallerie misteriose tra cui anche la meravigliosa Sala Quarina, ricca di enormi protuberanze coniche di gesso che sporgono dal soffitto, che è tra le più grandi d’Europa.
Questa sala è anche la “nursery” estiva di migliaia di pipistrelli (proprio per questo è visitabile solo in inverno e in periodi limitati) che qui sono i veri padroni di casa: ce ne sono oltre seimila, di almeno 6 specie differenti!
Le visite sono sempre guidate e ogni periodo dell’anno riserva particolarità e caratteristiche diverse. Si consiglia una tenuta comoda e soprattutto un giacchetto impermeabile anche nel periodo estivo visto che la temperatura all’interno delle grotte è attorno ai 12 gradi Celsius tutto l’anno.
Oltre alle grotte, la zona circostante è protetta all'interno della Riserva Naturale Orientata di Onferno.
Per le sue peculiarità è un sito di importanza Comunitaria (SIC) e fa parte di Rete Natura 2000, la rete europea destinata alla conservazione della biodiversità.
Questo scrigno di biodiversità si estende per circa 274 ettari nella zona della Valconca ed ospita una diversificata varietà di specie animali e vegetali, alcune delle quali rare e protette. In particolare è possibile osservare la presenza dell’istrice e del capriolo che hanno colonizzato nuovamente alcune aree di questo paesaggio.
I visitatori possono percorrere sentieri immersi nella vegetazione e avvistare molte specie di uccelli, farfalle e piccoli mammiferi.
La sede della Riserva è nell'antica Pieve di Santa Colomba, gravemente danneggiata durante la Seconda Guerra mondiale e oggi restaurata, adibita a Centro Visite e Museo Naturalistico.
Il percorso espositivo mette in evidenza le caratteristiche peculiari della Riserva, soprattutto dal punto di vista geologico, e mostra esemplari di uccelli, rettili e mammiferi che popolano questi ambienti. Non manca spazio anche ad alcuni manufatti archeologici ritrovati nell'area.
Consigliato è anche l’interessante Museo Multimediale Polifunzionale, oltre al Giardino Botanico con i suoi sentieri alla scoperta delle piante spontanee e delle grandi querce secolari.
Tra i diversi itinerari che attraversano la riserva, si consiglia il “Grande Anello CAI 011”, un percorso di circa 3 ore che abbraccia tutto il territorio.
La camminata nel suo punto più alto ti porta fino al panorama della Ripa della Morte (532 mt slm) ai vicini calanchi o ai meravigliosi querceti che vantano una flora e fauna dal carattere spiccatamente mediterraneo.