Le città sul mare hanno un cuore che pulsa nella loro autentica tradizione marinara.
Ci sono musei e luoghi che raccontano antiche storie di mare, di reti stese al sole, di pescatori pazienti che con la loro canna da pesca trascorrono ore davanti al mare.
Passeggiare qui è allo stesso tempo rilassante e romantico, lo spettacolo ti accarezza la vista con ogni tempo. Lo sguardo si perde nello spettacolo del cielo e delle barche riflesse.
Ecco un itinerario che porta a scoprire i borghi marinari che si trovano lungo la Riviera di Rimini, partendo da Bellaria Igea Marina e scendendo fino a Cattolica
Partendo da nord della provincia di Rimini, l’itinerario inizia dal porticciolo di Bellaria Igea Marina, piccolo e antico borgo di pescatori. Qui c’è una discreta flotta di pescherecci che salpano prima dell’alba per la consueta battuta di pesca. Al mattino presto, quando le barche sono di ritorno presso le banchine del porticciolo, è possibile acquistare il pesce fresco sui banchi vicino al molo.
Come Rimini, anche Bellaria ha una Vecchia Pescheria: costruita nel 1924 ha ospitato la vendita del pesce al dettaglio fino agli anni ’80. Oggi, durante l’estate, è sede di incontri, esposizioni e del mercatino del baratto dei bambini.
Ma qui la nostra tappa è il Museo “Noi. Museo della Storia e della Memoria di Bellaria Igea Marina” che ha spazi dedicati alla marineria: un racconto delle tradizioni locali, reso attraverso gli oggetti che ne sono testimonianza storica.
Percorrendo la Strada Statale Adriatica in direzione sud, in circa 10 km si arriva a Rimini, seconda tappa del nostro itinerario.
Il porto di Rimini è uno dei luoghi più amati dai riminesi: la passeggiata della domenica mattina, con colazione sul molo, è un must in ogni stagione.
La "palata" è il luogo dove Federico Fellini immaginava l’apparizione notturna del transatlantico Rex, ed è sempre qui che Alain Delon nel 1972 durante la lavorazione del film di Valerio Zurlini "La prima notte di quiete" passeggia nella nebbia.
Un luogo pieno di significati e di vita, dove dalle banchine i pescatori salpano con le barche per la pesca, e rientrano seguiti da stormi di gabbiani. Qui - oltre che all’alba - anche nelle prime ore del pomeriggio si può vivere in diretta il rientro dei pescherecci ed assistere allo sbarco delle casse di pescato, che poi vengono caricate sui camion per la vendita.
Una Rimini che non ha niente a che vedere con i locali e le discoteche, una Rimini inaspettata che pulsa nel cuore del porto, ai piedi di un grattacielo che con suoi 102 metri di altezza caratterizza lo skyline della città.
Spostandosi verso il centro storico, in via Castelfidardo n. 15/21 a pochi passi dal tempio Malatestiano, troviamo poi il Mercato Coperto di Rimini, la più grande pescheria dell’Emilia-Romagna, con i suoi 60 banchi dedicati a chi vuole comprare il pesce fresco, disponibile tutte le mattine: seppie, lumachini, vongole, pesce azzurro, sgombri, triglie, canocchie...
Se siete appassionati di cibo locale è un luogo da non perdere, ricco di suoni e sapori di autentica vita riminese.
Ultima tappa riminese, la Vecchia Pescheria in Piazza Cavour, un luogo pittoresco e caratteristico. Una volta i pescatori e i pescivendoli si incontrano qui: era su questi lunghi banchi in pietra d'Istria che le donne vendevano il pesce.
Oggi questa zona, insieme all'adiacente piazzetta San Gregorio, è diventata il centro della vita serale dei giovani, con locali, cantinette e punti d'incontro, in particolare il venerdì sera.
L'itinerario termina a Cattolica. Questa cittadina marinara, ricca di antiche tradizioni legate alla pesca, è adagiata nell’insenatura naturale ai piedi del Monte San Bartolo, al confine tra Romagna e Marche.
Fin dal tempo dei Romani e della città di Ariminum, Cattolica ha sempre rappresentato un porto sicuro e oggi è uno degli approdi romagnoli più vivaci.
La vera attrazione sono le barche e la gente di mare. La giornata dei pescatori, quasi tutti locali, finisce all’alba, quando portano il pescato in banchina, e nelle primissime ore del mattino potete assistere al loro rientro in porto e osservare gli antichi mestieri e tradizioni, come la sbroccatura delle reti. Pesce bianco, pesce e azzurro e vongole sono i prodotti principali.
Nell’area portuale della città, la Darsena è elegante e armoniosa e la Marina rappresenta un vero e proprio polo di attrazione turistica. Da qui si gode di un tramonto splendido su tutta la riviera fino a Rimini e, anche nei periodi invernali, è da visitare con una bella passeggiata a piedi o in bicicletta.
In estate, per gli amanti della pesca, le motonavi offrono escursioni dedicate, basta prenotarsi in anticipo presso gli uffici di informazione turistica.
Consigliamo di chiudiamo in bellezza la giornata dedicata alle tradizioni marinare della Riviera di Rimini con una piada ai sardoncini, radicchio e cipolla: questa ricetta è uno degli emblemi della Romagna, street food per eccellenza.
L’antica usanza è quella di mettere a cuocere i sardoncini (qui chiamati anche “saraghine”) sulla graticola, appena impanati e profumati di prezzemolo e aglio; la cipolla, scottata con olio e aceto, va invece mischiata al radicchio fresco di campo: un’unione perfetta tra la sapidità del pesce azzurro, l’amaro del radicchio e l’agro della cipolla, il tutto racchiuso nella mitica piadina!