A San Giovanni in Persiceto si cela un'antica tradizione senza tempo, è il Carnevale Storico Persicetano.
Con una competizione agguerrita che vede più di dieci società in gara scatenare la loro massima creatività, il carnevale è in grado di attrarre gli artisti del territorio e offrire loro una grande
possibilità di espressione, anche grazie a forme artistiche contemporanee come la street art
e la scultura.
Ciò che rende davvero unico il Carnevale Storico Persicetano è lo Spillo, un rituale performativo che si svolge le prime domeniche di febbraio nella suggestiva Piazza del Popolo durante le sfilate dei carri allegorici di fronte alla Chiesa Collegiata.
Proprio in questo luogo, infatti, gli artefatti scenici subiscono trasformazioni sorprendenti, grazie a complessi meccanismi narrativi e alle abilità costruttive dei carnevalai.
La maschera dell’irriverente Re Bertoldo apre le celebrazioni mentre una giuria segreta composta da tre esperti valuta l'originalità e l'esecuzione dei carri.
Non c'è vincita in denaro: i partecipanti concorrono solo per la gloria, con l'onore di portare a casa il Gonfalone di Re Bertoldo e il prestigio di vedere i loro nomi immortalati sul retro dello stendardo, insieme a quelli di tutte le società vincitrici della storia del Carnevale.
Realizzata tra il 2003 e il 2004 a lato del marciapiede lungo via Marconi, questa straordinaria opera d'arte è una vera e propria passeggiata attraverso un gruppo scultoreo di 17 elementi composto da esseri fiabeschi, umani, animali ed elementi naturali che popolano le numerose colonne disposte in fila.
L’autore, lo scultore persicetano Marcello Magoni, ha contribuito anche come progettista alla realizzazione dei carri del Carnevale storico.
Lo stesso Gino Pellegrini, autore dei murales di questa piazza nonché scenografo di fama internazionale, fu coinvolto in qualità di membro della giuria del Carnevale.
Qui possiamo ammirare il suo contributo più famoso al paese che l’ha ospitato, la Piazzetta Betlemme o Piazzetta degli Inganni, così chiamata per via dei giganteschi dipinti trompe-l’oeil ispirati alla vita di campagna e raffiguranti enormi ortaggi e animali da cortile.
Posto a decorazione di un gigantesco silos del grano, per questo murales furono scelti
motivi a tema naturalistico raffiguranti spighe, viti e foglie ad opera del maestro Pellegrini e
dei suoi allievi di decorazione.
L'inaugurazione della facciata è avvenuta nel 1985 con una performance pittorica e musicale che ha coinvolto gli stessi allievi del corso.