Voglia di cime, spazi aperti e orizzonti lontani sull’Appennino Tosco-Emiliano?
Questo itinerario giornaliero vi farà conoscere la ricchezza dell’Appennino: la storia che una vecchia frazione è ancora in grado di raccontare e la natura sterminata che circonda il cammino che porta sul crinale.
La vista da lassù, dopo un trekking adatto anche alle famiglie, riempie cuore e anima.
Siamo nel territorio di Fanano e ci dirigiamo verso la frazione di Ospitale (935 mt slm), un borgo di altri tempi, ricco di storia. All’inizio del XX secolo, Ospitale era frazione densamente popolata; l’economia era basata sulla raccolta dei prodotti del sottobosco, sul legnatico, sulla coltivazione del castagno, sulla produzione di carbone e, soprattutto, sulla pastorizia, condotta nei pascoli comuni già esistenti all’epoca di San Anselmo, fondatore dell’ospedale dedicato a San Giacomo risalente al 751.
Questo ospedale era destinato al soccorso di coloro che transitavano sulla Via Romea Nonantolana diretti in Toscana dal passo della Calanca – Croce Arcana, oltre ad essere utilizzato come postazione nella guerra tra longobardi e bizantini.
Oggi, sul luogo dell’ospizio, sorge la Chiesa dedicata a San Giacomo, che identifica il centro della frazione.
Ci dirigiamo quindi a Capanno Tassoni, luogo di partenza per l’escursione che ci porterà al Lago Scaffaiolo, passando per il Monte Spigolino (durata tra andata e ritorno 5 ore).
La camminata si sviluppa in salita dentro al bosco di faggi ed abeti, per fuoriuscirne con l’arrivo sul crinale, al Passo della Croce Arcana, valico dell’Appennino Tosco-Emiliano che, con la sua altezza di 1669 mt slm, domina le province di Modena e Pistoia.
Il Passo della Croce Arcana riserva un memoriale alle vittime della Seconda Guerra Mondiale. Qui il panorama mozzafiato a 360° vede brughiere ad alta quota, conifere striscianti e splendidi vaccinieti. Nelle giornate più limpide, con un po’ di fortuna, si possono scorgere le vette delle Alpi Apuane e il Mar Tirreno con il profilo dell’Isola Gorgona.
Continuando a godere del panorama suggestivo, saliamo sul Monte Spigolino (1827 mt slm). Il nome deriva dalla sua peculiare della forma “a spigolo”, che presenta una croce sulla vetta. Dalla cima si può contemplare, nella sua estensione ed emozionante bellezza, l’intero crinale appenninico fino al Libro Aperto.
Dopo poco si raggiunge il Lago Scaffaiolo (1785 mt slm), uno specchio d’acqua posto in una profonda spaccatura tettonica del crinale, famoso anche nell’antichità tanto da essere citato dal Boccaccio!
Il contesto naturale in cui è collocato il lago è molto suggestivo, incontaminato, e garantisce il fascino in tutte le stagioni dell’anno. Per recuperare infine le energie impiegate lungo questo bellissimo percorso, accanto al lago si trova un rifugio nel quale potersi rifocillare prima della ripartenza verso valle.