Famosa per il suo patrimonio storico e il suo autodromo, Imola ospita un inaspettato patrimonio di opere di street art localizzate in vari quartieri della città.
A partire dal festival di rigenerazione urbana RestArt, diversi progetti di riqualificazione urbana hanno coinvolto la città negli ultimi 10 anni individuando nella street art una delle possibili chiavi di lettura e di interpretazione della contemporaneità.
In poco tempo la città si è trasformata in un vero e proprio museo a cielo aperto con opere di artisti italiani e internazionali, offrendo un'affascinante finestra sulla creatività contemporanea.
Il mezzo ideale per vedere da vicino queste opere è la bicicletta: l’itinerario è quasi completamente affrontabile percorrendo la rete delle piste ciclabili che sono un tratto distintivo della città.
Il sottopassaggio della Stazione di Imola è una piccola galleria che contiene diverse opere di street art realizzate in occasione del Festival “Restart”.
Percorrendolo si ritrovano aspetti più caratteristici della città come la Rocca Sforzesca, l’Autodromo e il volto Leonardo Da Vinci, autore della celebre mappa di Imola.
Tra i più interessanti, senza dubbio vi è l’omaggio al famoso detto “Imola è la città dei matti”, dovuto alla presenza in passato di diverse case di cura per pazienti psichiatrici: un sorridente mago (o forse mangiafuoco) accoglie i visitatori nella “city of fools”.
Sulla facciata del Museo Checco Costa, presso l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari, il ricordo di Ayrton Senna risplende tra i mille colori scelti da Eduardo Kobra, street artist brasiliano di fama internazionale, che nel 2019 ha realizzato questa opera monumentale, in occasione del 25° anno dalla scomparsa di Senna durante il Gran Premio di San Marino del 1994.
A Imola la street art non è solo dipinta sui muri. In occasione dell’edizione 2020 del Restart Urban Festival, lo street artist del riciclo Artur Bordalo è stato invitato in città.
Il suo enorme koala (è alto 6 metri!) si trova nell’area esterna degli istituti scolastici Cassiano da Imola e Alberghetti, e della palestra Cavina, visibile con i suoi colori brillanti percorrendo Via Boccaccio.
Le cabine elettriche a Imola hanno un look particolare grazie al progetto T.A.G. (acronimo di Torre Arte Graffiti).
L’iniziativa ha coinvolto moltissime cabine di media tensione della città, specialmente quelle presenti lungo la pista ciclabile che costeggia il fiume Santerno.
In sella alla bicicletta si possono così ammirare gli animaletti presenti sulla cabina vicino al complesso di Sante Zennaro, il tributo alla Giraffa di Imola nell’ampio parcheggio di Via Pirandello, il pilota gigante all’ingresso del Ponte di Viale Dante… ma sono solo alcune: provate a scovare tutte le altre!