Un itinerario di quarantotto ore per conoscere Imola e la lussureggiante vallata del Santerno.
Imola è conosciuta a livello mondiale grazie al suo storico autodromo, ma è anche ricordata nei libri di storia per via della piantina della città disegnata da Leonardo da Vinci.
Gli eleganti palazzi nobiliari e la Rocca Sforzesca sono i fiori all’occhiello del centro storico, interamente visitabile a piedi.
Non meno rinomata è la Vallata del Santerno, con il Parco della Vena del Gesso Romagnola che termina sulle colline di Castel del Rio, dove è possibile scoprire i segreti rinascimentali della famiglia Alidosi e visitare un museo dedicato alla seconda guerra mondiale.
Ecco alcuni punti della città in cui posteggiare il camper e raggiungere facilmente il centro: il camper service Imola, vicino all’autostrada A14; il parcheggio di via Pirandello, molto più centrale, e l’area sosta integrata Imola.
La Rocca Sforzesca di Imola sorge nel centro della città e costituisce uno splendido esempio di architettura fortificata tra il Medioevo e il Rinascimento.
Nei sotterranei della rocca sono ancora custoditi i cannoni e le bombarde anticamente utilizzati a difesa della fortezza. Grazie alla presenza di pannelli esplicativi, grandi e piccini potranno scoprire le varie stanze e ripercorrere la vita ai tempi di Caterina Sforza, signora di Imola, che ha tenuto testa alla furia conquistatrice di Cesare Borgia.
Salendo le strette scale si può raggiungere il Mastio, cuore della Rocca e postazione privilegiata per avvistare i nemici in avvicinamento. Il Mastio è anche un ottimo punto di osservazione per ammirare la città e i suoi dintorni.
Grazie all’App VisitARe Imola e al contributo della realtà aumentata si potrà visitare la rocca in compagnia di una guida eccezionale: Leonardo Da Vinci in persona, che vi svelerà tutti i segreti del monumento simbolo della città.
Per una giornata interamente dedicata ai più piccoli, i Musei Civici di Imola organizzano inoltre tanti laboratori ed attività per bambini, chiamate Giocamuseo.
Lasciandosi alle spalle la Rocca, ci si addentra nel centro storico di Imola. La nostra seconda tappa è Palazzo Tozzoni.
Il Palazzo conserva ancora oggi arredi, suppellettili, ricordi della famiglia che vi abitò per oltre cinque secoli, avvolti nel fascino di una casa nobiliare i cui spazi si dividono in sale pubbliche, appartamenti privati ed aree ad uso domestico. La casa-museo permette di scoprire la quotidianità di una nobile famiglia di provincia, divisa tra vita pubblica e privata: lo scalone, il salone d'onore, l'appartamento barocchetto e l'appartamento in stile Impero testimoniano il ruolo pubblico della famiglia, mentre l'appartamento della veranda, la sala da pranzo, i salotti, le antiche cucine nonché la biblioteca sono ambienti più intimi e ad uso privato.
È proprio il cortile interno ad accogliere i visitatori. Il pozzo posto al centro e le piante rampicanti che avvolgono le pareti suggeriscono un’atmosfera senza tempo. Visite guidate, conferenze, mostre, laboratori didattici per bambini e per adulti sono diventati consuetudine a Palazzo Tozzoni, e appuntamenti immancabili per cittadini e visitatori.
Lasciando Imola e prendendo la via Montanara si sale lungo la vallata del Santerno, fino ad arrivare a Borgo Tossignano.
Il comune è diviso in due insediamenti: Borgo a valle e Tossignano in alto, sorta intorno ai resti della Rocca che venne distrutta durante i bombardamenti nella seconda guerra mondiale. Oggi rimangono visibili solo il fossato e i resti del ponte levatoio.
Da Tossignano si può entrare nel Parco Naturale della Vena del Gesso Romagnola, oggi patrimonio dell’UNESCO, che conserva al suo interno più di 200 grotte, molte delle quali visitabili, oltre a una fauna e una flora decisamente ricca.
Molto interessante da visitare è Il Museo Geologico della Vena del Gesso Romagnola, che attraverso il percorso espositivo permette di ripercorrere nel dettaglio le caratteristiche geologiche della Vena del Gesso Romagnola. È possibile parcheggiare il camper nel lungofiume del Santerno, seguendo le indicazioni dal centro del paese.
Continuando a salire per la vallata si giunge al comune montano di Castel del Rio caratterizzato da boschi e castagneti secolari, e da una buona offerta di escursioni a piedi e in MBT.
Nella piazza della città, all’interno del rinascimentale Palazzo degli Alidosi si trova il Museo della Guerra, che ospita oltre 2.300 reperti legati agli eventi bellici del XX secolo, in particolare al passaggio del fronte nella Valle del Santerno nell'autunno/inverno del 1944-45, a ridosso della Linea Gotica (l’imponente linea di difesa che i tedeschi avevano approntato attraverso gli Appennini, dal Tirreno all’Adriatico, per ostacolare l’avanzata alleata nel Nord Italia).
Unico nel suo genere, un’altra tappa obbligata a Castel del Rio è il Ponte degli Alidosi.
Si tratta di un ponte “a schiena d’asino” con un’unica campata, al cui interno si trovano cinque stanze presumibilmente utilizzate dalle guardie per la riscossione delle gabelle.
Per visitare il ponte in libertà si può lasciare il camper nella piccola zona artigianale situata prima del paese, provenendo da Imola.