Bologna è una città in cui l’arte e la musica hanno lasciato un’impronta profonda, non a caso è stata riconosciuta come Città Creativa della Musica dall’Unesco.
Tra i grandi nomi che l’hanno abitata e amata spicca Gioachino Rossini, genio del melodramma italiano, che seppur marchigiano ha legato la sua vita all’Emilia-Romagna, in particolare a Bologna.
Questo itinerario urbano di 24 ore è pensato per chi desidera esplorare i luoghi dove Rossini ha vissuto, studiato e creato, ripercorrendo i passi del compositore in una città che è stata per lui culla e palcoscenico.
Dall’Archiginnasio, dove visse con Isabella Colbran, al Conservatorio G.B. Martini, dove mosse i primi passi nella musica, passando per teatri, accademie e musei che ne custodiscono l’eredità, il percorso è adatto a tutti, facilmente percorribile a piedi, e immerso nella suggestione del centro storico bolognese.
Un viaggio che unisce musica, storia e scoperta, pensato per appassionati di Rossini e per chi vuole conoscere il volto più armonioso di Bologna.
Consiglio
A Bologna sono tanti i luoghi simbolo della creatività musicale bolognese, perché non continuare il tuo percorso abbinando l’itinerario “La Musica di Bologna”?
Inoltre, se il tema dei personaggi celebri che hanno fatto la storia della musica ti interessa allungati fino a Modena, dove l’itinerario di viaggio si arricchisce di nuove emozioni.
Inizia il tuo tour nel cuore del centro storico, presso il maestoso Palazzo dell’Archiginnasio.
Qui, Rossini visse insieme a Isabella Colbran tra il 1823 e il 1838, lasciando un segno indelebile nella città.
Ammira la facciata arricchita da epigrammi ispirati a Cicerone e Virgilio, che celebrano il connubio tra arte e cultura bolognese.
Curiosità
Il 1842 fu considerato l’anno culmine per la permanenza dell’artista a Bologna e proprio qui fu eseguito per la prima volta lo Stabat Mater, composizione di musica sacra sui versi in latino di Iacopone da Todi.
Da quel giorno, la sala che ospitò l’evento adottò il nome della composizione, che ancora oggi conserva.
Prosegui fino alla piazza a lui dedicata per ammirare dall’esterno il Conservatorio G.B. Martini. Trattandosi di un edificio scolastico non sono consentite le visite guidate. L’antico Liceo Filarmonico, fondato nel 1804, fu il primo istituto musicale pubblico italiano e dal 1806 al 1809 ospitò nelle sue aule il giovane Rossini.
Qui potrai respirare l’aria delle prime sperimentazioni musicali e comprendere le radici della tradizione sonora bolognese.
Curiosità
Nel 1826 Gioacchino Rossini fu nominato “Maestro onorario” dell’istituto, poi Tesoriere nel 1830, Maestro numerario nel 1843 ed infine Presidente nel 1845.
A pochi passi dal Conservatorio, si trova la Casa di Gioacchino Rossini, un autentico scrigno di storia.
Dal chiostro settecentesco fino alla suggestiva Sala Rossini – oggi simbolo di una memoria vibrante – questo luogo ospita preziosi cimeli, partiture autografe e l’antica biblioteca che testimoniano il genio del compositore.
Questo luogo ricco di fascino sarà un’esperienza imperdibile per gli appassionati di musica e cultura!
Il Teatro Comunale fu il primo vero palcoscenico di Rossini:
Consiglio
Non appena tornerà fruibile, attualmente è chiuso al pubblico per lavori di manutenzione (fine lavori nel 2026), da prenotare la visita guidata che vi svelerà i tanti segreti di uno dei 116 teatro storici dell’Emilia-Romagna.
Al momento la programmazione musicale è spostata al Comunale Nouveau consultabile nel sito ufficiale del teatro.
Curiosità
Il Foyer del Ridotto, un’ampia sala impreziosita da splendidi lampadari, affacciata sul terrazzo della facciata, aggiunto dopo l’incendio del 1931 è dedicato proprio a lui.
Da qui, dirigetevi verso il Palazzo Riario-Sforza, oggi sede del Museo Internazionale della Musica. In questo elegante edificio, Rossini e la seconda moglie Olimpia Pelissier furono ospitati dal 1846 al 1851.
La collezione permanente ospita il celebre pianoforte Pleyel del Maestro, partiture autografe e altri oggetti personali che raccontano il lato più intimo e innovativo del compositore.
Come ultima tappa è doveroso visitare l’Accademia Filarmonica.
Fondata nel 1666 dal Conte Vincenzo Maria Carrati, l’Accademia promuoveva l’arte musicale a Bologna diventando un’istituzione chiave nel ‘700.
Gioachino Rossini vi fu ammesso nel 1806 tra i Cantori e, tra le varie cariche rivestite, nel 1845 ne divenne anche Presidente.
Oggi, la biblioteca conserva manoscritti autografi rari, tra cui La Cenerentola, oggetti personali (bacchetta da direzione e un fortepiano d’epoca) e ritratti del compositore, testimoniando il suo profondo legame con l’Accademia e il sostegno ai musicisti indigenti. Nel 1877, infatti, Rossini fondò un’associazione benefica che devolveva i guadagni dei suoi concerti per supportare gli artisti in difficoltà.
Il congedo con la sua Bologna non può che giungere in questo luogo dove si percepisce tutto il rispetto che la città nutre ancora per il suo geniale cittadino.