Siediti, dondola i piedi nel vuoto e lasciati incantare dalla vista: le Panchine Giganti dell’Appennino Reggiano regalano un’esperienza speciale, fatta di meraviglia e stupore.
Questo itinerario ti porterà alla scoperta di alcune delle panchine più panoramiche del circuito mondiale Big Bench Community Project, immerse tra colline, crinali e paesaggi da cartolina nella Riserva MaB Unesco dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Il concetto che sta alla base di questo progetto è nel cambio di prospettiva dato dalle dimensioni della panchina che fa sentire chi vi siede come un bambino, capace di meravigliarsi della bellezza del paesaggio, osservando con uno sguardo più attento, curioso e nuovo.
Con 11 Big Bench distribuite in 10 comuni, potrai esplorare questi luoghi con una serie di tappe pensate per più giorni, tra natura, borghi caratteristici e sapori autentici.
Sei pronto a guardare il mondo da una nuova prospettiva?
Visita il sito e scarica l’App Big Bench per scoprire tutte le panchine giganti del mondo con relativa foto e indicazioni per raggiungerle.
Il nostro è un itinerario di massima ma ognuno potrà poi personalizzare a piacere le visite, consultando la pagina dedicata sul portale www.appenninoreggiano.it
La prima Panchina gigante che si incontra salendo dalla pianura Padana è a Baiso.
Per raggiungerla, si parte dal centro del paese, lasciando l’auto nel parcheggio davanti al Bar Castello. Da qui, una breve passeggiata di 25 minuti lungo il sentiero CAI 632 conduce fino alla cima del Poggio La Balota, dove la grande panchina arancione offre una vista spettacolare con un panorama che spazia dal Monte Cimone fino ai ponti di Calatrava di Reggio Emilia. Nelle giornate limpide, è possibile scorgere persino le Torri degli Asinelli di Bologna e le Prealpi Venete.
Accanto alla panchina si trova anche una libreria all’aperto, perfetta per una sosta letteraria.
Cosa vedere e fare
Rientrando all’auto, è consigliata la pausa pranzo in un ristorante o trattoria tipici, in cui gustare i piatti del territorio prima di proseguire l’itinerario.
Nel pomeriggio, dopo circa 30 minuti di auto, basterà fermarsi lungo la strada SP 79 per arrivare alla Big Bench n°280 in località Trinità in Comune di Casina.
Facile da raggiungere, essendo una delle più accessibili non è faticoso raggiungerla, questa panchina bianca e rossa si trova in un grande prato panoramico, con una vista a 360° sulla Pietra di Bismantova, l’Appennino reggiano e modenese, le colline matildiche e la Pianura Padana.
Tra l’altro si vedono benissimo alcuni dei principali castelli, appartenuti a Matilde di Canossa: quello di Sarzano e di Rossena oltre alla torre di Rossenella.
A pochi minuti di distanza si trova un’altra panchina imperdibile: la Big Bench n°212 di Canossa - gialla e blu- situata in località Albareto.
Dopo aver parcheggiato nel piazzale della fermata dell’autobus, la distanza da coprire a piedi per raggiungerla e ammirare un magnifico scorcio sulla Val d’Enza e l’Appennino parmense è appena 200 metri . La giornata finirà nel modo migliore con una cena tipica ed il riposo in una delle strutture ricettive locali, caratteristici agriturismi, b&b o locande che si possono consultare sul portale Appennino reggiano turismo.
Per un’esperienza autentica la giornata non può che terminare con cena e pernottamento in caratteristici agriturismi, B&B e locande della zona.
La seconda giornata inizia con una passeggiata verso la Panchina Gigante del Monte Fosola, che si può raggiungere Felina, nel Comune di Castelnovo ne’ Monti.
Si consiglia di utilizzare la pratica geolocalizzazione presente sul sito per capire esattamente dove posteggiare. Dopo una camminata in leggera salita di circa 30 minuti, si arriva alla prima Panchina Gigante (rossa) installata in Emilia-Romagna nel 2018.
Cosa vedere e fare
Giusto il tempo di un pranzo gustando i piatti tipici dell’Appennino reggiano a Felina o Castelnovo ne’ Monti, e l’itinerario prosegue alla volta della prossima panchina gigante.
La tappa successiva dell’itinerario porta a Ligonchio, suggestivo borgo nell’alta montagna reggiana.
Dopo circa 45 minuti di auto da Felina, si arriva in piazzetta a Ligonchio di Sopra, punto di partenza per la Big Bench n°86, situata sul Monte della Croce.
Il sentiero parte vicino alla pizzeria “Il Faro” e in 20 minuti di cammino (sentiero in salita, ma breve e alla portata di tutti anche dei bambini) si arriva alla panchina rosa shocking, che offre una vista incredibile sulla Centrale Enel, la valle dell’Ozola e la Pietra di Bismantova.
Un tramonto da cartolina sulla valle, perfetto per chiudere la giornata con uno scenario spettacolare.
Rientrando dalla passeggiata non mancano i locali dove cenare e pernottare in paese a Ligonchio, con cucina tradizionale, immersi nel Parco Nazionale dell’Appennino tosco emiliano.
Dopo il pernottamento a Ligonchio ci dirigiamo verso la sesta Big Bench, collocata a pochi chilometri da Collagna, in Comune di Ventasso.
Partendo da Ligonchio, si raggiunge dirigendosi prima a Busana e poi proseguendo con la Strada Statale 63 fino a Collagna. Da qui si prosegue per Valbona lungo una strada asfaltata tra i pascoli, si lascia l’auto e poi si cammina per poche centinaia di metri fino alla Panchina Gigante, di colore verde.
Questa Panchina Gigante si trova sul monte Ca’ di Viola in una zona molto panoramica sulla val Secchia ed i Gessi Triassici, Patrimonio UNESCO.
Si raggiunge dirigendosi verso Castelnovo ne’ Monti lungo la Strada Statale 63 fino alla località Sparavalle, nel punto in cui si trova il ristorante “La Baita d’oro”, i cui proprietari hanno voluto installare la Panchina.
Si deve lasciare l’auto proprio in questo punto, per poi proseguire a piedi seguendo le inconfondibili indicazioni, dopo circa 40 minuti di camminata a piedi (senza grandi pendenze) si raggiungerà la Big Bench, di color ciclamino e si potrà godere una vista amplissima sia sulla valle, che sulle montagne circostanti e la Pietra di Bismantova.
Si chiude così la giornata, non resta che rientrare a casa o pernottare in una delle strutture locali, dopo aver fatto il pieno di timbri sul proprio Passaporto Big Bench.