Il Corno alle Scale (1945 mslm) è la cima più alta dell’Appennino Bolognese, situata nel comune di Lizzano in Belvedere. Tutta la zona, all’interno del Parco regionale omonimo, è un vero e proprio paradiso per gli amanti dell’escursionismo e della bicicletta.
A queste altitudini (si parte da 1415 mslm per arrivare fin quasi a 2000) flora e fauna sono comuni alle zone alpine: non è raro incontrare o sentir fischiare le marmotte e durante i periodi di fioritura orchidee e genziane colorano i crinali più elevati. Grazie anche alle numerose infrastrutture il Corno alle Scale è una meta ottimale per tutti coloro che cercano il contatto con la natura a piedi, in mountain bike o, nella stagione invernale, con gli sci.
L'itinerario qui proposto si adatta alla categoria dei camminatori ed è proposto in una variante adatta a tutti e una per escursionisti esperti. In entrambi i casi però sarà possibile raggiungere i maggiori punti di interesse dell’area, come i laghetti Cavone e Scaffaiolo, la meravigliosa Valle del Silenzio e naturalmente la croce posta in cima al Corno alle Scale.
L’itinerario parte dal laghetto del Cavone, zona strategica sia per trovare parcheggio che per rifocillarsi. Il Cavone offre scorci meravigliosi sia per apprezzare la flora estiva che il foliage autunnale; in inverno a volte è possibile ammirarlo ghiacciato e circondato dalla neve.
Dal Cavone si procede in direzione Valle del Silenzio, seguendo le indicazioni e la segnaletica del sentiero CAI 335.
Dopo una breve camminata raggiungerete la Valle, uno dei luoghi più suggestivi dell’intero comprensorio: in mezzo scorre un piccolo corso d’acqua (il Rio Piano) che delimita da un lato gli ultimi alberi del bosco e dall’altro i “canalini” del Corno, formazioni rocciose che ricoprono parte della parete montuosa. Qui si trova una flora che è già in parte alpina, come la Primula Orecchia d’Orso e la Genziana di Koch.
A questo punto si può raggiungere la croce del Corno (posta proprio sulla cima) in due modi: tramite il Passo della Porticciola (livello medio/facile) o tramite i Balzi dell’Ora (livello per escursionisti esperti).
Nel primo caso si prosegue per il sentiero CAI 335 che conduce al Passo della Porticciola, da cui si può ammirare il panorama circostante e anche scorgere il laghetto del Cavone esattamente sotto gli speroni rocciosi. Per arrivare alla croce da qui basta camminare lungo i prati del Corno, dove in inverno sfrecciano gli sciatori.
Nel secondo caso è necessario arrivare al termine della Valle del Silenzio seguendo il sentiero CAI 337 per il Passo del Vallone e da qui prendere il CAI 129 per i Balzi dell’Ora. Questa parte di trekking è sicuramente suggestiva e il panorama di cui si gode è impagabile, ma è percorribile (come segnalato anche dai cartelli) solo da escursionisti esperti.
Una volta raggiunta la croce è d’obbligo prendersi qualche minuto per ammirare il paesaggio circostante che, nelle giornate più limpide, regala panorami incredibili che raggiungono il mare (a volte è possibile scorgere l’Isola d’Elba) e le Alpi.
Seguendo il sentiero 00 (la GEA, Grande Escursione Appenninica) si arriva al lago Scaffaiolo, un piccolo lago ad alta quota che ricorda molto gli specchi d’acqua alpini. Secondo una leggenda se si lancia un sasso nelle sue acque si scatenerà una tempesta: vi sconsigliamo di provare per non rovinare l’escursione! Dopo una sosta ristoratrice sulle rive dello Scaffaiolo si può riprendere il cammino verso la fine del trekking.
Per concludere l’anello si prosegue per il sentiero CAI 329 in direzione Cavone, attraverso le vaste brughiere a mirtillo che coprono la zona oltre il limite degli alberi. In agosto è possibile raccogliere questi deliziosi frutti, previo acquisto del tesserino dedicato: in alternativa una fetta di crostata ai mirtilli è sempre disponibile presso i rifugi presenti al Corno alle Scale.