Il percorso espositivo, allestito al Padiglione d’Arte Contemporanea, mette a fuoco i temi prediletti dal pittore: dal rapporto fra il paesaggio urbano e la natura, alle poetiche e delicate variazioni sul tema del mare e del cielo, passando per gli omaggi ai grandi maestri del passato.
L’esposizione ripercorre cronologicamente l’intera produzione dell’artista presentando al pubblico oltre settanta opere tra dipinti e pastelli suddivisi in due capitoli: gli anni a Roma (1957-1972) e il ritorno in Sicilia (1970-2014).
Questa mostra è un’occasione imperdibile per contemplare da vicino la delicatezza, il silenzioso lirismo, l’intensità e la bellezza dei dipinti dell’artista siciliano. Per dirla con le parole di Guccione: «I tempi attuali certo non inducono alla bellezza. E ciò vale pure per l’arte. Oggi si privilegiano la bruttezza, l’arroganza, l’orrore persino. Io invece cerco di dipingere la bellezza: e non mi importa nulla di essere moderno o no. Essere giudicato non in linea con la modernità mi è del tutto indifferente».
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