L'arte antica del plasmare le materie prime e decorarle è ancora un segno distintivo di tutta l’Emilia Romagna, dove la produzione di ceramica è una delle realtà industriali e artigianali più rilevanti.
Cuore di quest’arte è Faenza, sulla Via Emilia nel cuore della Romagna. Basti pensare che il termine “faïence” è tuttora utilizzato in alcune regioni d’Europa come sinonimo di maiolica.
Da secoli nelle sue botteghe si tramandano i segreti delle forme e degli smalti e si perpetua lo spirito e la creatività con produzioni a marchio certificato DOC.
Eventi come Argillà o Buongiorno Ceramica! mostrano quanta importanza abbia quest’arte, la cui storia ed evoluzione segue un proprio filo narrativo nelle due realtà museali al centro di Faenza: il MIC - Museo Internazionale delle Ceramiche e il Museo Carlo Zauli.
La lavorazione artistica dell’argilla non si esaurisce però con questa eccellenza. A Imola, ad esempio, quest’arte si mostra in tutta la sua preziosità nelle collezioni di ceramiche medievali e rinascimentali conservate presso la Rocca Sforzesca e a Palazzo Tozzoni mentre al Museo-Centro di Documentazione storico-artistica “G. Bucci” si ritrovano forme più contemporanee.
A Cesena e nei dintorni si distingue la produzione di tradizionali decori e la tipica teglia in terracotta usata per la cottura della celebre piadina, che ha nel borgo di Montetiffi il suo storico centro di produzione.
A Rimini, Montescudo e Montefiore Conca antiche botteghe specializzate in ceramica artistica e decorazioni di maioliche rappresentano un gioiello di conservazione della sapienza popolare e un polo attrattivo per chi vuole assistere di persona alle creazioni di queste opere d’arte.
Risalendo la costa fino a raggiungere Ferrara ci si imbatte nell'arte della ceramica graffita, oggi riproposta con le stesse tecniche e capacità creative di un tempo.
Poco lontano, nel territorio di Bologna la lavorazione, invece, attinge alla tradizione locale, faentina e siciliana e propone in diverse botteghe artigiane la storica produzione della terracotta.
Percorrendo la Via Emilia si raggiunge Modena. Anche questa città ha alle spalle una tradizione plurisecolare legata alla creazione di piastrelle: un’arte del decoro testimoniata dalle botteghe di Modena, Sassuolo, Vignola e Castelnuovo Rangone, e che trova nel Museo della Ceramica all’interno del castello di Spezzano e nelle decorazioni del Palazzo Ducale di Sassuolo un punto di riferimento importante.
Nata nelle terre di Canossa sotto l’impulso della contessa Matilde, a Reggio Emilia c’è l’Ars Canusina®, ispirata ai temi decorativi dell'arte romanica. Tutti pezzi unici, fatti “a regola d’arte”: dai piatti in ceramica a portaritratti in vetro, dalle stufe in maiolica fino agli specchi.
Ma se la ceramica trova un vasto eco su tutto il territorio, nell’area di Bologna e Modena è anche forte la tradizione artigianale legata alla produzione del vetro. Nel capoluogo di regione ci si rifà alla tecnica della soffiatura usata per secoli per il restauro delle cattedrali gotiche e per la progettazione di nuove vetrate artistiche; mentre nei laboratori di Modena, Carpi e San Felice sul Panaro antichi maestri vetrai danno vita a opere incredibili.