San Felice sul Panaro è situato nella bassa pianura modenese in prossimità della riva destra del fiume Panaro. Il paese fu feudo di Matilde di Canossa e teatro di continue contese perché era una postazione militare di confine tra Modena e Ferrara.
Rocca Estense
È il principale monumento di San Felice, splendido esempio di architettura medioevale emiliana a pianta quadrata. Visibile solo esternamente. Attualmente chiuso per il terremoto del 20 maggio 2012.
Oltre ai prodotti tipici del territorio modenese tra i quali l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, l’aceto Balsamico di Modena IGP e il Parmigiano-Reggiano DOP, i Lambruschi, Zampone e Cotechino e i piatti della tradizione come la pasta fresca all’uovo, in questa zona si produce anche il Salame di San Felice.
È un salame dal profumo invitante e appetitoso, dal caratteristico sapore dolce, ottenuto da carni suine selezionate provenienti esclusivamente da allevamenti locali. Il colore rosso rubino intenso e la particolare morbidezza gli derivano dalle carni suine selezionate provenienti esclusivamente da animali allevati sul territorio e dall'uso, nell'impasto, di vino rosso, rigorosamente lambrusco.
La zona di produzione e confezionamento del Salame di San Felice è rappresentata esclusivamente dalle località comprese nei territori dei comuni di Camposanto, Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, San Felice sul Panaro, San Possidonio e San Prospero appartenenti alla provincia di Modena
In bicicletta
San Felice sul Panaro è attraversata dalla ciclovia Modena – Finale Emilia e come tanti comuni della Bassa Modenese è collegata da un'articolata rete di piste ciclabili che la collega alle più importanti città dell'Emilia Romagna come Modena e Ferrara, che le ha fatto guadagnare nel 2020 il titolo di Comune Ciclabile, conferito da FIAB Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta. Da scoprire anche in occasione delle Pedalate Amiche.
La chiesa della Natività della Vergine nella frazione di Rivara
La chiesa, che risale ai primi decenni del 1600, presenta la facciata che richiama gli elementi dell’architettura classica, suddivisa da quattro semipilastri che dipartono da uno zoccolo posto alla base e collegati fra loro da una cornice al di sotto del timpano. Nel timpano vi è un affresco raffigurante l’assunzione della Beata Vergine Maria tra angeli eseguita nel 1958 da Giovanni Botti di Domodossola, durante i restauri della facciata. Sulla destra della chiesa, staccata da essa, il campanile, alto circa 26 metri, a base quadra. Riaperta nel 2019 dopo i restauri a seguito del terremoto del 2012.
Giardino Botanico La Pica
Su un terreno di 21000 mq, posto in una località della bassa modenese chiamata San Biagio in Padule, nel territorio del comune di San Felice sul Panaro, si trova una raccolta di oltre 1000 esemplari diversi di piante provenienti da tutti i continenti e da tutte le zone climatiche disposte in 81 aiuole che disegnano l’area creando una serie di sentieri che si sviluppano a spirale in una passeggiata di circa tre chilometri.