Dal 12 Aprile al 24 luglio 2022 apre a Piacenza, una grande mostra diffusa dedicata a Gustav Klimt.
A seguito del ritrovamento di "Ritratto di Signora" nel dicembre 2019 la Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi, rimasta orfana dell'opera per più di 20 anni ha realizzato un progetto triennale iniziato nel 2020 con l'esposizione del dipinto in una nuova teca, seguita nel 2021 dalla mostra "Klimt e i maestri segreti della Ricci Oddi" per approdare alla mostra più complessa del 2022.
Il Ritratto aveva destato scalpore negli anni Novanta per la scoperta di un ritratto precedente sotto la superficie dipinta. Il volto nascosto apparteneva al dipinto "Backfisch" realizzato negli anni '10 da Klimt, il ritratto attuale è datato alla fine della carriera dell'artista.
La nuova esposizione segue ed è complementare all'evento in corso al Museo di Roma "Klimt la Secessione e l'Italia". La collaborazione di Piacenza non si è aperta solo verso la capitale, prestiti e collaborazioni sono attivate con grandi istituzioni europee: il Museo Belvedere di Vienna, la Neue Galerie di Graz, la Klimt Foundation.
Il percorso espositivo muove dal clima del simbolismo europeo, da cui Klimt prende le mosse con incisioni e disegni emblematici di Klinger, Redon, Munch, Ensor, Khnopff, la famosa Medusa di von Stuck e sculture di Minne e dello stesso Klinger per poi introdurre i visitatori nel mondo di Klimt, con le sue prime opere e i suoi primi compagni: i fratelli Georg ed Ernst, e l’amico Franz Matsch.
Ci si addentra quindi nella vicenda del pittore attraverso la Secessione Viennese da lui fondata con altri 17 artisti nel 1897 in segno di protesta verso l’arte ufficiale. Il Ritratto di Josef Pembauer(1890), capolavoro di Klimt che ne preannuncia la “stagione d’oro” introduce a opere quali la Signora con mantello e cappello su sfondo rosso (1897-1898), Signora davanti al camino (1897-1898), Dopo la pioggia (1898), Le amiche I (Le sorelle) del 1907, il Ritratto di Amalie Zuckerkandl (1913-1914), il Ritratto di signora in bianco (1917-1918).
Un’ intera sezione della mostra è dedicata al Ritratto di Signora della Galleria Ricci Oddi di Piacenza e al racconto delle sue avventurose vicende.
L'esposizione include la ricerca della Wiener Werkstätte, alcuni manifesti della Secessione, tra i quali spicca Teseo e Il Minotauro di Klimt. Si prosegue con una sezione dedicata a e dedicata agli artisti italiani che si ispirarono a Klimt, con opere straordinarie come il Sogno del melograno (1912-1913) di Felice Casorati.
La mostra si chiude con la ricostruzione del monumentale Fregio di Beethoven (copia del 2019 dell’originale del 1901) riservando così ai visitatori un’esperienza di grande suggestione.
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