Fino al 7 gennaio al castello Campori di Soliera, nella bassa modenese, una mostra che presenta e mette a confronto oltre 60 opere di autori che, tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta, hanno affrontato con la loro ricerca le sfide dell’avanzamento tecnologico e allo stesso tempo affinato e precisato un proprio linguaggio, estetico e formale.
Da Luigi Ghirri a Marina Ballo Charmet, da Franco Vaccari a Paola di Bello, da Olivo Barbieri a Guido Guidi, da Gabriele Basilico ad Alessandra Spranzi, da Mario Cresci a Silvio Wolf.
Sono solo alcuni degli artisti le cui opere sono esposte al Castello.
Le opere in mostra provengono da importanti collezioni, tra cui il Museo di Fotografia di Cinisello Balsamo e la Fototeca della Biblioteca Panizzi, di Reggio Emilia, oltre a gallerie e collezioni private, così da ricercare approcci e una tendenza del collezionismo come forma non solo di conservazione, ma anche di divulgazione dell’arte contemporanea.