Soliera è una piccola e ospitale cittadina emiliana di pianura situata sulla riva ovest del fiume Secchia.
Il nome della città suggerisce le sue origini contadine e la vocazione prevalentemente agricola del passato. Soliera deriva infatti dal latino "solarium", ossia il solaio scoperto dove si lasciava il grano ad essiccare al sole.
Soliera è un grazioso borgo domito dal Castello Campori, simbolo della città che nel medioevo fu a lungo conteso tra le casate degli Estensi e dei Pio, signori di Carpi.
È il simbolo storico-architettonico della città, a lungo contesa in età tardo medievale e moderna dalle casate degli Estensi signori del ducato di Modena e Ferrara, e dei Pio signori di Carpi. All'interno del perimetro del castello a metà del quattrocento venne costruita una rocca. Il Castello è oggi sede di mostre di arte contemporanea e fotografia.
Conserva al suo interno pregevoli dipinti tra cui, nella seconda cappella di destra, un Crocefisso con i santi Filippo Neri, Francesco d’Assisi e Francesco Saverio, del noto pittore seicentesco Antonio Giarola di Verona, su un altare dal prezioso paliotto seicentesco in scagliola, tipico artigianato artistico carpigiano.
Citata per la prima volta nel 1106, ricostruita nel Quattrocento e abbellita nel Sette-Ottocento.Nella cappella di sinistra, in un ricco altare in scagliola, l’affresco quattrocentesco della "Madonna delle Grazie", casualmente scoperto nel 1828 durante lavori murari.
Oltre ai prodotti tipici del territorio modenese tra i quali l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, l’aceto Balsamico di Modena IGP e il Parmigiano-Reggiano DOP, i Lambruschi, Zampone e Cotechino, i salumi e i piatti della tradizione come la pasta fresca all’uovo, il simbolo gastronomico della città è il "tortellone balsamico" servito durante la ultracentenaria Fiera che si svolge ogni anno nei giorni intorno al 24 giugno, festa di San Giovanni, patrono della città.
Consigliata una visita alla Chiesa di San Bartolomeo a Sozzigalli.