Un itinerario giornaliero a Cervia e dintorni adatto a chi desidera conoscere il passato attraverso i luoghi e i suoni simbolici che ne regolavano le giornate, i momenti del lavoro e del riposo, di festa e di pericolo.
Il percorso parte dalla campana della Torre San Michele, attraversa Piazza Garibaldi per far tappa alla Chiesa di Sant'Antonio da Padova e infine si sposta a Pisignano per visitare la Pieve di Santo Stefano.
La Torre San Michele di Cervia è una torre costiera di fine Seicento, costruita per difendere il porto e il sale custodito nell'adiacente magazzino.
La struttura attuale rispecchia solo in parte il progetto originario. Un tempo al posto del tetto c'era una piazza d'armi e sul lato rivolto verso il Magazzino del sale c'era un campaniletto con una campana, che probabilmente veniva suonata sia a distesa che a martello per dare gli allarmi, sia di natura bellica che di altro genere (rapine, incendi, alluvioni e tempeste).
Della campana purtroppo attualmente non rimane nulla, ma è suggestivo immaginarsela immersi nella bellezza del porto canale di Cervia.
Nel Palazzo Comunale di Cervia le due campane solennizzavano fin dall’epoca medievale le feste, i vari momenti della vita civile e l'allarme in caso di incendio. Fu a partire da quell’epoca infatti che le nuove forme di vita urbana e soprattutto l'attività mercantile avevano bisogno di tempi più precisi.
La torretta dell’orologio del palazzo comunale fu eretta nel 1732 e ricostruita nei primi dell’Ottocento.
Le campane originarie, provenienti da Cervia vecchia, sono state spezzate e inviate
come bronzo per la patria il 26 marzo 1942. Quelle attuali furono ripristinate nella torretta nel 1950.
Il campanile della Cattedrale di Cervia fu eretto mezzo secolo dopo il completamento della Cattedrale, avvenuto nel 1760 circa. In origine le campane erano tre; le cinque in uso ancora oggi risalgono invece al 1847. Oltre ai momenti legati al culto, queste campane comunicavano se un fedele aveva ricevuto l'olio santo ed era in agonia - con rintocchi diversi se uomo o donna - o l'arrivo di un temporale minaccioso, perché si riteneva che le onde sonore potessero allontanarlo.
La Chiesa attuale, risalente al 1741, fu eretta su una chiesetta precedente annessa al convento, costruito nel 1702. L'edificio, commissionato dai Frati Minori Osservanti quando dovettero lasciare la sede a Cervia Vecchia, fu edificato in parte con i mattoni provenienti dalla demolizione di quello dei Carmelitani della Madonna del Pino, ormai abbandonato, mentre per la chiesa, vennero usati quelli della “Osteria del Pino” che faceva parte dello stesso complesso.
Il campanile, a tre campane ancora oggi, risale invece probabilmente al periodo post-napoleonico.
Grazie ai monaci, il rintocco della campane, oltre al tempo delle ore liturgiche, scandiva anche i momenti della giornata di lavoro; in questo modo preghiera e fatica umana venivano strettamente correlate.
La Pieve di Pisignano risale probabilmente al X secolo ed è una delle più antiche della provincia di Ravenna. Costruita in forma basilicale e stile deutero-bizantino o protoromanico, è un luogo di interesse storico e artistico, sia per il suo interno, sia per l'esterno.
Il suono delle sue campane, come d’abitudine in campagna, scandiva i turni di lavoro nei campi, oltre a comunicare i vari momenti di rito ecclesiastico, come messe, battesimi, matrimoni.