Collocata nella pianura a nord-est di Bologna lungo il torrente Idice, Budrio è una piccola cittadina ricca di storia e cultura.
Budrio è la patria dell'ocarina, lo strumento musicale a fiato di terracotta qui inventato nel 1853, al quale è dedicato anche un originale Museo con centinaia di pezzi esposti – strumenti musicali e di lavoro, fotografie, dischi, spartiti, documenti – che testimoniano la creatività locale, ma anche esperienze diverse fiorite in Italia e all’estero, in particolare in Giappone, Gran Bretagna, Stati Uniti e America Latina.
Sopra i segni dell’originale pianta romana e medievale, il centro storico si presenta con un bell'aspetto sei-settecentesco, caratterizzato dal tradizionale elemento del portico.
Fu infatti negli anni tra Rinascimento e Illuminismo che Budrio conobbe il suo massimo splendore, dovuto a una tecnica avanzata di lavorazione della canapa, di cui divenne esportatore esclusivo in Europa.
Molti gli edifici insigni sorti in quel periodo di prosperità, come Palazzo Boriani Dalla Noce, il Teatro Consorziale, il Museo archeologico e la Pinacoteca "Domenico Inzaghi".
Il Museo dell’Ocarina, con la sua collezione unica al mondo.
Interessante il recupero dell'ex acquedotto, trasformato nel centro di incontro e spazio culturale Torri dell'acqua.
Nella piazza centrale campeggia il monumento al matematico e astronomo budriese Quirico Filopanti, considerato il precursore dell’invenzione dei fusi orari.
Ogni due anni a fine aprile Budrio celebra il Festival internazionale dell'Ocarina, che richiama ospiti, musicisti e costruttori da tutto il mondo e in particolare dall'Estremo Oriente, dove il piccolo flauto in terracotta è divenuto un oggetto di culto.
Tra aprile e maggio ogni anno si tiene Primaveranda, grande evento primaverile che raccoglie musica, spettacoli, prodotti locali ed enogastronomia.
In autunno Budrio celebra i prodotti dell’agricoltura locale nella manifestazione Agribu.
Nei dintorni, merita una visita la località di Bagnarola (5 km) dove sorge il complesso delle superbe ville dei Malvezzi-Campeggi, dette “Versailles della Bassa”, costruite a cavallo tra 1700 e 1800.
Nella località di Mezzolara sorge la rossa mole di Villa Rusconi, edificio settecentesco che presenta una caratteristica merlatura in stile neogotico, aggiunta successivamente.