San Polo d'Enza

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Il comune di San Polo d’Enza è situato in area matildica a sud-ovest di Reggio Emilia.


Perché visitarla

San Polo d'Enza rappresenta un importante punto di comunicazione tra il territorio Reggiano e quello Parmense e tra pianura e Appennino; il nome deriva in parte da S. Polo, a cui fu dedicata una cappella, e in parte dall'Enza, il fiume che ne lambisce i confini. 

Fu abitato fin da tempi antichissimi, come testimoniato dall'importante insediamento etrusco di Servirola (circa 1 km a nord dell'abitato) e si suppone che il paese fosse stato creato dagli Etruschi verso il V secolo a.C. L'antico nome di San Polo, "Plebs de Caviliano", fu citato per la prima volta in un diploma dell'Imperatore Ottone II redatto il 14 ottobre del 980. Nel 1070 passò dalla Chiesa di Reggio Emilia al dominio del marchese Bonifacio di Canossa, per poi passare nei secoli successivi ai Visconti, agli Estensi e, nel XVII secolo, ai Gherardini.


Da non perdere

L'antica Rocca, edificata nel XI secolo, deriva dalla trasformazione del castello in residenza signorile; ora ospita gli uffici comunali e il Museo della Resistenza. Con un ingresso medievale al borgo, rappresenta una spettacolare esemplificazione dell'antichissima storia del paese che si è edificato tutto intorno, sulle sponde dell'Enza.


Nei dintorni

Su un'altura verso Quattro Castella si erge l’ex convento francescano di Montefalcone, purtroppo oggi in abbandono, e, a nord del paese, l'antica pieve di Caviano.

Nella parte collinare del comune, si segnala, sulla via per Canossa, l'abitato di Grassano, dalle tradizionali case di sasso.


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Ultimo aggiornamento 15/10/2020
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