San Possidonio

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San Possidonio è un Comune della provincia di Modena, le cui origini sembran risalgano alla tarda età del bronzo. Il territorio fu sicuramente abitato all’epoca romana. Durante l’alto medioevo entra a far parte del distretto reggiano del regno longobardo e tutta la zona gravita intorno a Reggio Emilia.

Dopo il 1000, San Possidonio appartiene al feudo dei Marchesi di Toscana. Nei primi anni del XIV secolo entra a far parte del dominio dei Pico e vi rimane sino al 1710 quando passa alla Signoria degli Estensi. Nel 1723 viene concesso in feudo al nobile reggiano Pietro Tacoli che fece costruire il Palazzo in riva al Secchia, mentre il figlio Achille fece costruire la chiesa parrocchiale, oggi principale monumento della cittadina. A causa del terremoto del 2012, San Possidonio è stata fortemente danneggiata. La chiesa parrocchiale è attualmente inagibile.


Perché visitarla

Nei dintorni si trova la zona naturalistica delle Ex-cave di Budrighello che è una meta apprezzata da visitatori amanti della natura.


Quando andarci e cosa vedere

Le stagioni migliori per una visita in queste zone sono la primavera e l'autunno per via del clima mite e dei tanti eventi che vengono organizzati.


Da non perdere

Ex Cave di Budrighello

Si segnala  l’importante zona di recupero ambientale denominata “Ex-cave di Budrighello”. L’area, in passato sede di attività estrattiva di materiali per l’edilizia, è composta da cave che si sono riempite con acqua di falda dando vita a un ricco ecosistema in cui vivono e si moltiplicano specie arboree e una variegata avifauna. Il complesso è attrezzato per accogliere i visitatori con punti sosta e un’altana per l’osservazione. Le Cave non sono visitabili durante l’attività di caccia che inizia la 3° domenica del mese di settembre fino al 31 gennaio; da settembre ad ottobre, viene effettuata solamente il giovedì e domenica mattina.

La Raganella

Il Centro di Educazione alla Sostenibilità (CEAS) “La Raganella”  fa parte della Rete dei Centri di Educazione Ambientale per lo Sviluppo Sostenibile della Provincia di Modena.


Sulla tavola

Oltre ai prodotti tipici del territorio modenese tra i quali l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, l’aceto Balsamico di Modena IGP e il Parmigiano-Reggiano DOP, i Lambruschi, Zampone e Cotechino e i piatti della tradizione come la pasta fresca all’uovo, in questa zona si produce anche il Salame di San Felice.

È un salame dal profumo invitante e appetitoso, dal caratteristico sapore dolce, ottenuto da carni suine selezionate provenienti esclusivamente da allevamenti locali. Il colore rosso rubino intenso e la particolare morbidezza gli derivano dalle carni suine selezionate provenienti esclusivamente da animali allevati sul territorio e dall'uso, nell'impasto, di vino rosso, rigorosamente lambrusco. La zona di produzione e confezionamento del Salame di San Felice è rappresentata esclusivamente dalle località comprese nei territori dei comuni di Camposanto, Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, San Felice sul Panaro, San Possidonio e San Prospero appartenenti alla provincia di Modena


Nei dintorni

Negli immediati dintorni del centro abitato si incontrano Villa Bellini e Villa Varini.


Ultimo aggiornamento 28/03/2024
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