La Repubblica di San Marino

In collaborazione con Touring Club

Per raggiungere San Marino dal territorio italiano, il collegamento più diretto è quello costituito dalla statale 72, di San Marino, che si dirama dalla statale Adriatica in corrispondenza dell’innesto nella circonvallazione di Rimini della via della Repubblica, ed è raccordata all’autostrada A14 presso l’uscita Rimini Sud.

Si percorre la statale con vista sempre più ravvicinata della spettacolare mole – morfologicamente simile alle formazioni dolomitiche – del Monte Titano.

La strada è pianeggiante fino al confine di stato della Repubblica per poi salire con larghe curve raggiungendo prima Borgo Maggiore e poi la Città di San Marino, aggrappata al declivio occidentale del Monte Titano, densa di edifici e dominata dalla Rocca con le tre torri.


  • Lunghezza
    n.d.
  • Museo dell'Aviazione Rimini (RN)

    Su quasi 80 mila metri quadrati di verde, il museo riunisce oltre 50 velivoli, mentre in un padiglione sono ospitati una collezione di uniformi dalla Prima Guerra Mondiale a quella del Golfo, fotografie d’epoca, cartoline militari, modellini, distintivi.

  • San Marino (Repubblica di)

    Circondata quasi interamente da territori comunali della provincia di Rimini (tranne un breve tratto a sud, di confine con la provincia di Pesaro e Urbino), la Serenissima Repubblica di San Marino ha un’area di km2 61,13, una lunghezza massima (da sud-ovest a nord-est) di km 13, una larghezza massima (da ovest a est) di km 8,75 e un perimetro di km 39.

    Il suo territorio, geograficamente appartenente alla regione romagnola e montefeltresca, è costituito essenzialmente dalle pendici e dalle propaggini del monte Titano, che si leva tra le valli del Marecchia e del Conca in un’acuta cresta culminante a 749 m, formato di calcare arenaceo miocenico.

    La popolazione, di 33.785 abitanti (al 31 dicembre 2018), è raccolta per poco meno di un ottavo nella capitale; il resto, in una decina di centri minori o in case sparpagliate per la campagna.

  • Domagnano

    A m 357, vi fu trovato un tesoro di oreficerie ostrogote (VI secolo). Nella chiesa di S. Michele (1935), merita segnalazione una tela (S. Marino e altri santi) di Giuseppe Soleri Brancaleoni.

  • Borgo Maggiore

    A m 521 – è Borgo Maggiore, l’antico Mercatale, situato proprio ai piedi del Titano, che di qui si vede levarsi quasi a picco come una grigia muraglia solcata da canaloni e coronata dalle tre torri.

    All’inizio del borgo si incontra il santuario della Beata Vergine della Consolazione (Giovanni Michelucci, 1966). Deviando brevemente a sinistra si raggiunge il cuore del borgo, costituito da una piazza porticata, con l’elegante torre dell’Orologio dovuta a Francesco Azzurri (1896).

    Borgo Maggiore è collegato alla città di San Marino, oltre che per la strada carrozzabile, da una comoda funivia, che sale in pochi minuti al piazzale Belvedere, e da un sentiero pedonale, che, piuttosto ripido, attraversa il bosco in circa 20 minuti e sbuca alla porta della Rupe.

  • Museo del Francobollo e della Moneta

    Il museo ha sede in un edificio della piazza questo che espone tutte le emissioni filateliche della Repubblica sanmarinese dal 1877, e quelle di monete e medaglie dal 1864.

  • Museo di Storia naturale

    Non lontano dalla stazione della funivia si trova il Museo di Storia naturale, che illustra gli ambienti naturali, la fauna, la flora, la geologia e la paleontologia del territorio sammarinese attraverso 5 diorami che riproducono fedelmente gli ambienti più caratteristici del territorio.

    Il percorso espositivo si completa con le collezioni di uccelli europei, mammiferi, rettili, anfibi, pesci, invertebrati, minerali e fossili, un terracquario e un plastico che riproduce in scala 1:8000 il territorio della Repubblica di San Marino.

  • Chiesa di S. Maria dei Servi

    In località Valdragone m 403 sorge la chiesa di S. Maria dei Servi, dall’armonioso portico cinquecentesco in facciata; il bel polittico, dipinto da Bartolomeo Coda verso il 1530, valorizza una Madonna della Pera di ignoto fiammingo della metà del Quattrocento.

  • Chiesa dei Cappuccini

    Chiesa dei Cappuccini, o di S. Quirino, costruita nel 1549: sotto il porticato Garibaldi lesse ai reduci della difesa della Repubblica Romana del 1849 l’ordine di scioglimento; all’interno, Deposizione attribuita sia a Federico sia a Taddeo Zuccari.

  • Chiesa di S. Francesco

    Al di là della porta di S. Francesco (1451), ingresso alla città, si leva la chiesa di S. Francesco, costruita a partire dal 1361 da maestranze locali e comacine, trasformata nei secoli XVII e XVIII e più volte restaurata.

    Sulla porta di facciata, preceduta da un portico del 1631, è un’interessante lapide trecentesca che commemora la fondazione del luogo di culto; nella parte inferiore reca scolpiti un’aquila imperiale e il profilo dell’imperatore Giustiniano.

    Nell’interno ad aula, trasformato nel 1790-91, l’abside accoglie un Crocifisso ligneo del secolo XV. Per una porta a sinistra del portico si accede al Museo di S. Francesco.

  • Città di San Marino

    Aggrappata al declivio occidentale del Monte Titano, la Città di San Marino (m 739, ab. 4.197), meta di un intensissimo flusso turistico, è una cittadina densa di edifici, dominata dalla Rocca e dalla basilica.

    Numerosi e appariscenti sono i rifacimenti in stile eseguiti nella prima metà del Novecento, che le conferiscono un’aria per lo più artefatta e, talvolta, possono trarre in inganno il visitatore circa l’autenticità dell’origine.

    L’intera compagine urbana presenta comunque aspetti ambientali d’indubbio valore e piacevolezza, in quanto i rifacimenti non riguardano in genere la struttura urbanistica, che si è mantenuta genuina e il cui sapore medievale si ricupera facilmente soprattutto d’inverno.

    Grande interesse rivestono i magnifici panorami, come pure certi ambienti caratterizzati da semplici case in pietra, da giardini pensili, da piccoli orti, da vie e scalette ripide – alcune delle quali scavate nella roccia – da piazze irregolari.

    Il centro storico è ancora racchiuso dalle mura cinquecentesche, ma conserva traccia di cinte difensive precedenti: la più antica, dei secoli XIII-XIV, era limitata alla parte alta del paese, attorno all’antica pieve; un’altra, databile tra XIV e XV secolo, raggiunge il secondo scaglione del monte, dove sorge la torre detta Cesta. Il centro storico e il monte Titano sono stati dichiarati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità.

  • Pinacoteca e Museo di S. Francesco

    La Pinacoteca di S. Francesco è ordinata nei locali del loggiato quattrocentesco che corre lungo il fianco sinistro della chiesa di S. Francesco, nonché in diverse sale moderne.

    Nella loggia inferiore, oltre ad accessori sacri del Seicento e Settecento, è notevole un affresco con l’Adorazione dei Magi attribuito ad Antonio Alberti e già nella chiesa.

    Nella loggia superiore: Santi francescani attribuiti a Niccolò di Liberatore detto l’Alunno; Madonna con i Ss. Agostino e Anselmo e Madonna in trono e santi, tavole di Girolamo Marchesi; Stimmate di S. Francesco, tela di Matteo Loves già sull’altare maggiore.

  • Piazzetta del Titano

    Animatissima piazzetta dove sorgeva una delle porte urbiche della seconda cerchia di mura, oggi incorporata nell’albergo del Titano.

    Vi prospetta il Palazzo Pergami Belluzzi, scelto nel 2001 come nuova sede del Museo di Stato.

  • Museo di Stato-Palazzo Pergami Belluzzi

    Il museo ha sede dal 2001 nel Palazzo Pergami Belluzzi e conserva collezioni di archeologia, di arte e di numismatica. 

    Piano Terra-Archeologia del territorio: la ricerca archeologica sistematica nella Repubblica di San Marino ha permesso una migliore conoscenza della storia antica del territorio che ha ospitato piccoli insediamenti villanoviani e romani. I recenti scavi hanno inoltre evidenziato strette analogie fra la storia antica e alcuni elementi della leggenda del santo fondatore Marino.

    Sala I: reperti appartenuti a una capanna subcircolare (seconda metà VIII secolo a.C.) dalla località Poggio Castellano; ex voto bronzei e fittili e monete rinvenuti in località Tanaccia, in un santuario rupestre a valenza medica e taumaturgica (V sec. a.C.- I d.C.).
    Sala II: manufatti in pietra locale di età romana.
    Sala III: la scoperta del cosiddetto tesoro di Domagnano, costituito da numerosi pezzi di oreficeria di straordinaria fattura databili fra il V e VI secolo conferma la presenza gota nel territorio; elementi architettonici erratici da Castellaro di Casole.
    Sala IV: della Pieve arcaica (VI secolo, abbattuta e ricostruita nel XIX) il museo espone alcuni elementi architettonici e un bel polittico di Francesco Menzocchi (circa 1530).

    Primo Piano-Arte nella Repubblica: in questa sezione sono raccolte le opere d’arte legate alla storia e al mito della Repubblica, molte delle quali originariamente ornavano i più importanti edifici pubblici e di culto della città.

    L’esposizione inizia dalla Sala V, con dipinti e gli oggetti provenienti dall’antico monastero di S. Chiara.
    La sala principale (Sala VI) è riservata ai capolavori, soprattutto i dipinti del Guercino e dei suoi seguaci, Cesare e Benedetto Gennari, Matteo Loves, Elisabetta Sirani.
    Ai principali protettori della Repubblica, S. Marino e S. Agata, sono ispirate le opere raccolte nella Sala VII, che espone inoltre oggetti necessari per il funzionamento delle istituzioni (urne e piatti per le votazioni, il giuramento dei Reggenti ecc.).
    Nella Sala VIII sono esposte alcune suppellettili d’uso: boccali, strumenti musicali, giochi, e le insegne dei principali ordini cavallereschi della Repubblica.
    L’ultimo ambiente (Sala IX) del piano è dedicata ai primi doni ricevuti nell’Ottocento, fra i quali alcune preziose tavole e sculture del XV e XVI secolo.

    Primo piano sottostante-Archeologia di Donazione e Numismatica-Medaglistica Sammarinesi.
    Sala XIII: collezione di reperti litici.
    Sala XIV: raccolta di materiale egizio, con statuette funerarie (ushabti), bronzetti di divinità, amuleti e una rara collezione di 23 ampolle di S. Mena; ceramiche cipriote, vasi greci, etruschi e italioti a figure nere e rosse, in gran parte provenienti dall’Italia meridionale; ceramiche e oggetti votivi romani. Sala XV: oggetti ornamentali e d’uso quotidiano (anfore, vasi, vetri, lucerne, collane, fibule ecc.).
    Sala XVI: saletta dove è esposta una collezione di rari esemplari delle prime emissioni numismatiche dello Stato, iniziate nel 1864, comprendente anche pezzi unici e prove di conio, e collezioni di medaglie.

    Piano Terra-Arte di donazione. In questo piano è presentata una selezione dei donativi – dipinti, ceramiche e oggetti artistici – pervenuti al Museo dal 1865 a oggi, dalle più svariate parti d’Europa.
    Sala X: rari smalti medievali di Limoges e una piccola collezione di icone bizantine.
    Sala XI: dipinti settecenteschi provenienti dall’America latina.
    Sala XII: dipinti del Cinquecento e del Seicento, sculture in legno e in bronzo. Pregevole raccolta di maioliche europee con pezzi provenienti da fabbriche italiane (Sala X), francesi e olandesi (Sala XI).

  • Contrada Omerelli

    Dalla piazzetta del Titano si dirama, in discesa, la contrada Omerelli sul cui lato sinistro sorgono la settecentesca chiesetta Valloni (oggi oratorio di S. Giovanni Battista) e (N. 13) il ricostruito palazzo Valloni; nel palazzo hanno sede la Biblioteca di Stato (fondata nel 1858, possiede oltre 40 mila volumi, tra cui alcuni incunaboli e manoscritti, ed è particolarmente importante per lo studio della storia locale e del Risorgimento italiano) e l’Archivio governativo (i documenti vanno dall’885 ai nostri giorni).

    Avanti si incontra, sempre a sinistra, il seicentesco palazzo Begni (N. 31), di fronte al quale è l’ara dei Volontari nelle Guerre per l’Indipendenza italiana, eretta nel 1927 da Gino Zani.

    Ai numeri 45 e 49 sono alcune case con portali e finestre rinascimentali, mentre a destra è la facciata della chiesa di S. Chiara, attigua all’ex monastero delle Clarisse, del 1609; questo, ristrutturato, ospita la facoltà di disegno industriale dell’Università di San Marino e il Museo dell’Emigrante.

    Giunta in uno slargo, la contrada Omerelli termina alla porta della Rupe, edificata nel 1441-51 e restaurata nel 1525, dalla quale per una ripida strada pedonale – detta la Costa – si può scendere a Borgo Maggiore.

  • Piazza della Libertà

    Centro della vita civile di San Marino. Aperta sull’amplissima distesa dei rilievi montefeltrani, la cingono il seicentesco palazzo Mercuri e il palazzo delle Poste, rifatto (1932) sull’antica Domus communis, mentre al centro è la statua della Libertà (Stefano Galletti, 1876), donata da Otilia Heyroth Wagner. Nel fondo si eleva il Palazzo pubblico o del Governo.

  • Palazzo Pubblico

    Detto anche Palazzo del Governo, eretto (1894) nel posto dell’antica Domus magna communis su disegno di Francesco Azzurri, che si ispirò allo stile dei palazzi comunali trecenteschi.

    La facciata è animata dagli stemmi dei castelli del territorio ed è coronata da una torre merlata con orologio, decorata dalle figure di S. Agata, S. Marino e S. Leo. L’interno è una ricostruzione d’ambiente medievale severa ma fastosa.

    Si entra nell’atrio, pieno di stemmi e di lapidi (il busto in bronzo di Giosuè Carducci è di Tullo Golfarelli), e per una grande scala si sale al piano nobile, dove si segnala la Sala del Consiglio Grande e Generale, che ha intorno i 60 seggi dei Consiglieri e il duplice trono dei Reggenti; tutta la parete di fondo è occupata da un grande dipinto a tempera di Emilio Retrosi raffigurante S. Marino che appare in gloria al suo popolo, mentre nella parete d’ingresso si allineano le tribune pubbliche e, sotto, un monumentale camino con gli stemmi della Repubblica e dei castelli.

  • Galleria Nazionale San Marino

    Le Logge dei Volontari, Giardino dei Liburni dal 2018 sono la sede della Galleria Nazionale San Marino - Museo e centro d’arte moderna e contemporanea della Repubblica di San Marino.

    L’edificio fu costruito alla fine degli anni ’30 del Novecento nell’ambito del progetto urbanistico sviluppato da Gino Zani.

    La collezione statale si compone di circa 1.000 opere, collocate fra i primi decenni del Novecento e i giorni nostri, suddivise tra dipinti, disegni, acquerelli, sculture, fotografie.

    Acquisite come opere vincitrici dei Premi d’Arte Figurativa nelle edizioni dal 1956 al 1967 o commissionate direttamente agli artisti, queste opere testimoniano l’attività svolta dall’istituzione nell’ambito dell’espressione artistica contemporanea.

    Tra gli artisti che vi figurano vanno annoverati: Renato Guttuso, Corrado Cagli, Emilio Vedova, Achille Perilli, Enzo Mari, Enzo Cucchi, Sandro Chia, Gian Marco Montesano, Luigi Ontani.

  • Piazzale Belvedere - Il Cantone

    Il piazzale Belvedere o del Cantone si apre a strapiombo sulla vallata del Marecchia e offre uno straordinario panorama da Borgo Maggiore fino al mare.

    Al centro, busto bronzeo di Bartolomeo Borghesi (Giuseppe Romagnoli, 1904); sulla destra, il palazzo del Turismo e la stazione superiore della funivia proveniente da Borgo Maggiore.

  • Basilica di S. Marino

    Iniziata nel 1826 su disegno di Antonio Serra, compiuta nel 1836 e consacrata nel 1855, che sorge sul sito dell’antica pieve e ha la facciata di linee neoclassiche preceduta da pronao esastilo corinzio.

    L’interno, diviso in tre navate da colonne corinzie, è pure neoclassico. All’altare maggiore, S. Marino, statua in marmo di Adamo Tadolini.

  • Contrada della Pieve

    Si snoda nel quartiere più antico del borgo. Al numero 31, la casa Biordi, ora Amati, con portale a sesto acuto è forse del XII secolo e si vuole sia stata la prima sede del Comune.

    Al N. 2 il Museo delle Armi moderne (attualmente chiuso) che annovera 2.000 esemplari di armi da fuoco, munizioni e armi bianche, della prima e della seconda guerra mondiale.

  • Museo delle cere

    Mette in mostra 40 scene storiche e 100 personaggi in costumi d’epoca.

  • Torre Rocca

    Detta la Rocca o Guaita o anche prima torre (m 738), la torre, in ardita posizione sulla rupe a picco, fu costruita probabilmente nel secolo XI, ma rifatta nel Quattrocento e ancora nel Cinquecento, quindi restaurata alla fine di quel secolo e nel 1615.

    La cingono due ordini di mura: quello esterno è coronato da merli e rafforzato agli angoli da torrioni, abbassati nel secolo XVI.

    L’interno verte su un pittoresco cortile di forma irregolare. Di fronte, una scala sale alla porta superiore, aperta nella cinta interna e difesa da una bertesca, che immette nella rocca vera e propria; da qui si gode un panorama amplissimo e stupendo.

    Dalle mura sporgono, sulla sinistra la torre campanaria, sulla destra l’antica torre della Guardia, ricostruita nella seconda metà del Cinquecento e rialzata negli anni ’30 del Novecento.

  • Torre Cesta

    Oltrepassate le mura della Fratta, costruite nel Trecento e restaurate nel 1934, si giunge, al termine di una rampa, alla seconda torre, detta la Cesta (m 749), sul picco più alto del monte.

    Eretta probabilmente sullo scorcio del XIII secolo, fu ricostruita quasi completamente nel 1924-25 da Gino Zani.

    L’interno accoglie il Museo delle Armi antiche. La sommità della torre è il punto di osservazione più alto di San Marino.

  • Seconda Torre o Museo delle Armi antiche

    L’interno della Torre Cesta, cui si accede per una porta adorna dello stemma della Repubblica (1596), accoglie il Museo delle Armi antiche, che espone gli esemplari migliori (circa 550) tra quelli posseduti dallo Stato, con armi bianche e da fuoco di provenienza non locale, dal Medioevo alla fine dell’Ottocento.

  • Torre del Montale

    Percorrendo un sentiero lastricato entro un delizioso boschetto si arriva alla torre del Montale (m 730), la terza e più avanzata difesa, che si erge isolata sull’estremo picco del monte tra una folta boscaglia di quercioli: fu probabilmente costruita sullo scorcio del Duecento e nuovamente nel 1935.

Ultimo aggiornamento 11/11/2022
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