Per gli amanti della montagna il mezzo di trasporto più idoneo per scoprire borghi ed immergersi nella natura più svariata, è la bicicletta, e in particolare la e-bike, o bicicletta elettrica, che permette di muoversi per svariati chilometri, senza eccessiva fatica, godendosi il paesaggio circostante.
Qui proponiamo un itinerario di circa 50 km attraverso i comuni che formano un anello attorno al Monte Cimone.
Il percorso ad anello parte a valle, attraverso castagneti, cerreti e querceti, per poi salire verso il monte, tra abetaie, faggeti e pascoli d'alta quota.
La lunghezza ed il dislivello lo rendono un percorso di media difficoltà, che si può fare in autonomia o contattando le guide autorizzate che lavorano sul posto.
Partiamo dalla Perla dell’Appennino, Sestola e arriviamo a Pian Cavallaro ai piedi del Cimone, passando prima per Pian del Falco dove, ai margini di un verde prato, si trova il delizioso Oratorio romanico della Santa Croce. Proseguiamo poi per il Lago della Ninfa.
Per arrivare a Pian del Falco consigliamo di passare per la vecchia strada, immersa nel bosco ma asfaltata e molto piacevole in estate, considerato che è chiusa al traffico ed è all’ombra.
Un suggerimento per il tratto di percorso successivo al lago è quello di concedersi una pausa rigenerante a Fontana Bedini (1632 m s.l.m.), una fonte naturale che offre un’acqua dalla freschezza unica!
Percorrendo i tornanti della strada militare dell’Aeronautica Militare, si arriva a Pian Cavallaro (1880 mt s.l.m.), da cui si può godere una bellissima vista sulla valle.
Dalla base del Monte Cimone, si procede sulla destra in direzione Fiumalbo, sulla via per Doccia (strada sterrata).
Arrivati nella frazione fiumalbina, vi invitiamo a seguire le indicazioni che conducono alle caratteristiche “Capanne Celtiche”, edifici rurali in pietra che riconducono alla cultura celtica e che presentano particolari facciate a gradoni, ricoperti e protetti da lastre di arenaria.
Il percorso, immerso nel verde tra boschi di faggi e abeti, conduce al centro di Fiumalbo, piccolo borgo di case di sasso, collocato in un paesaggio incontaminato e che ha saputo conservare intatto il centro storico e le tradizioni.
Qui si respira aria di altri tempi, tra chiese e oratori; tra i monumenti di rilievo del suo centro storico oggi presenti si segnalano la duecentesca chiesa di S. Bartolomeo, il rinascimentale Oratorio di S. Rocco, l’Oratorio dell’Immacolata e quello di S. Caterina.
Nel borgo si possono ammirare altresì le famose “marcolfe”, sculture di volti in pietra dai tratti misteriosi; ce ne sono una trentina, tutte dislocate tra le vie del centro storico.
Si riparte da Fiumalbo verso Riolunato percorrendo la via Circonvallazione, passando per la parte periferica di Pievepelago.
Una sosta nel centro storico di Riolunato è d’obbligo. Nel borgo medioevale e rinascimentale si possono ammirare le antiche case delle famiglie notabili con lo stemma gentilizio e la caratteristica piazza del Trebbo, su cui si affacciano Casa Ferrari, Casa Vellani, Casa Gestri, un tempo sede municipale.
Consigliata una visita anche alla Chiesa Parrocchiale di San Giacomo (1611), patrono del paese, restaurata nel 1920, all’interno della quale è conservato un affresco quattrocentesco rappresentante la Vergine Annunciata.
Lasciamo Riolunato e riprendiamo il percorso verso Sestola pedalando sulla strada principale, la SP324.
All’incrocio prima della galleria di Strettara, giriamo a destra e arriviamo a Montecreto dalla vecchia via.
Entrati nel centro del piccolo borgo medievale, senza spaventarsi della pendenza, iniziamo la salita su Via Castello per arrivare al Castello e alla chiesa di San Giovanni.
Della Rocca antica, che domina sulla vallata del fiume Scoltenna, rimangono solamente alcune porzioni delle mura; una delle tre torri è stata riconvertita a campanile della chiesa parrocchiale.
La Via Castello, con le corti, i portali scolpiti e le logge, è un significativo esempio di strada fortificata e una pedalata sino alla cima, con meritata pausa, è consigliata.
Tornati in sella si pedala per altri 7 km fino a conquistare la meta, Sestola, ovvero il nostro punto di partenza.
E per chi ha ancora gambe, perché non allungarsi alla Rocca per concedersi un meritato relax nello splendido e panoramico Parco della Covetta, al di fuori delle mura della vecchia fortezza?