Pievepelago

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Situata nel cuore del Parco Regionale dell’alto Appennino modenese, di cui è sede, circondata da boschi di rara bellezza, Pievepelago è fra i principali centri turistici del crinale tosco-emiliano.


Quando andarci e cosa vedere

Il paese, che vanta il titolo di “Città dell’Infiorata” per via della tradizionale processione su suggestivi tappeti floreali la domenica del Corpus Domini, offre al visitatore numerosi impianti sportivi, decine di percorsi escursionistici, attrezzati centri per il turismo estivo ed invernale.

Di certo Pievepelago è meta turistica fra le più apprezzate in tutte le stagioni e luogo ideale per chi vuole coniugare la pratica sportiva in un contesto naturale con la tranquillità e il relax di una vacanza lontano dalla folla.

Durante la stagione invernale la grande attrazione del comprensorio è lo snowpark, con strutture e rampe pei i rider più esperti ed acrobatici ma anche per chi si avvicina per la prima volta alla tavola.

Ci sono poi piste da fondo in partenza da Sant’Anna Pelago (8 km) con impianto d’illuminazione che si snodano a ridosso del centro abitato e 12 km di discese (due impianti, uno skilift e una seggiovie) per atleti di tutti i livelli. Una pista di sci nordico di 2,5 km, illuminata, parte dal centro del paese.

Nelle acque dello Scotenna che costeggia il paese si pratica la pesca “no kill”. Anche l’orienteering ha trovato qui sull’Appennino modenese il suo habitat ideale e Pievepelago offre appositi “campi” con mappe federali.

Tutto il territorio circostante si presenta ricco di boschi di castagni, faggi e conifere, percorsi da numerosi sentieri.

Tra le varie opportunità si segnala il Lago Santo sotto il Monte Giovo, a 1501 metri, il più grande dei laghi appenninici e meta frequentata per la facilità con cui si raggiungere, in automobile e a piedi, seguendo i numerosi sentieri. Circondato da un fitto bosco di conifere, la sua origine glaciale gli conferisce molte delle caratteristiche del tipico laghetto alpino. D’estate qui si praticano trekking, alpinismo, orienteering, arrampicata, MTB, escursioni guidate a cavallo e raccolta dei prodotti del sottobosco.


Per tenersi in forma

Il torrente Perticara, tra ponte S. Anna e Pievepelago, è frequentato da canoisti italiani e stranieri. Per chi ama camminare nella natura diversi sono i percorsi di trekking, sia per principianti che per esperti, e particolarmente suggestiva è la rete a ridosso dei laghi del crinale tosco-emiliano.


Appuntamenti di rilievo

Per la gastronomia tipica si segnalano la Rassegna Verde Pieve, mostra-mercato dei prodotti della terra, la terza domenica di maggio; la Sagra del Mirtillo e dei prodotti del sottobosco, il secondo week end di agosto; la Festa del Fungo Porcino a S. Annapelago (fine settembre); la Sagra delle Tre Farine (fine ottobre) e la tradizionale Festa della Castagna, il 1° novembre.

Oltre la tradizionale processione sui tappeti floreali dell'"Infiorata", un altro importante appuntamento è la rievocazione storica a Roccapelago (in genere la seconda domenica di agosto), con guerrieri in corazza, armigeri, scene di vita quotidiana, sbandieratori e musica medievale.


Nei dintorni

Particolare importanza riveste la vicina Rocca del Pelago, un tempo dimora del condottiero medievale Obizzo da Montegarullo. Nel castello, sono stati recentemente ritrovati ed esposti reperti - tra cui decine di mummie medievali - di interesse internazionale. Di notevole interesse artistico e storico anche il massiccio ma elegante Ponte della Fola “a schiena d’asino” risalente all’Alto Medioevo.

Ai Casoni di S. Andrea, le “Capanne Celtiche” sono un pregevole esempio di utilizzo delle antiche tecniche dei Celti mentre Sant’Anna Pelago, stazione turistica estiva ed invernale, offre itinerari sportivi e naturalistici per tutte le età.


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Ultimo aggiornamento 01/08/2024
Ultimo aggiornamento 01/08/2024

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