La combinazione tra Aceto Balsamico e Lambrusco suggerisce subito di addentrarsi in una città che ha fatto del gusto di qualità uno stendardo conosciuto in tutto il mondo: destinazione Modena!
La cosa più importante da sapere prima di affrontare questo itinerario è che l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP può essere definito un vero e proprio culto, e il posto perfetto per esserne iniziati è senz’altro l’Acetaia Comunale di Modena.
L’Acetaia Comunale di Modena, all’ultimo piano del Palazzo Comunale, custodisce al suo interno alcune batterie di botti, ognuna costruita artigianalmente con un legno diverso, in modo da conferire all’aceto differenti sfumature di gusto.
Avrete modo di scoprire e assaggiare il migliore Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP grazie alla guida attenta e accurata del mastro assaggiatore.
Nel centro di Modena è poi immancabile una tappa gourmet. Potete scegliere tra lo storico Mercato Albinelli o Via del Taglio, una delle strade più vivaci in città, con enoteche storiche dove abbinare a un buon calice di Lambrusco anche le specialità del territorio.
Ma la conoscenza dell’Aceto di Modena non sarebbe completa senza una tappa al Museo del Balsamico di Spilamberto: qui si cammina attraverso le varie fasi di produzione dell’Aceto Balsamico, dai vigneti alla vendemmia, dalla pigiatura alla cottura del mosto, in un susseguirsi di storie e tecniche antichissime, per poi immergersi nel fascino dei profumi e dei sapori di questo inimitabile nettare nero.
E, parlando di nettare, il pensiero corre subito alla seconda tappa di questo itinerario a stretto contatto con le delizie modenesi: il Lambrusco, il più famoso vino rosso frizzante del mondo che, recentemente, ha rubato molti cuori anche fuori dai confini italiani, diventando il vino più esportato nonché il più bevuto.
Nella zona di Modena ben quattro vini Lambrusco hanno ottenuto il riconoscimento DOP: il Lambrusco di Modena, il Lambrusco di Sorbara, il Lambrusco Salamino di Santa Croce e il Lambrusco Grasparossa di Castelvetro.
E infatti, se siete amanti di questo rosso con le bollicine, non può mancare una deviazione verso Castelvetro di Modena: qui i vitigni si estendono sui terreni dell’alta pianura e della collina modenesi, dove lo sfondo degli Appennini, su cui si staglia il Monte Cimone, fa da cornice ad un dolce paesaggio di rara bellezza.
Dove bere il Lambrusco? La risposta migliore è una degustazione in cantina, dove ripercorrere anche tutto il processo di vendemmia e vinificazione.