Un viaggio straordinario nel mondo della stampa e dell’editoria in Emilia

Un itinerario unico nel regno del libro tra antico e contemporaneo

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L'Emilia è da sempre una terra di cultura, tipografia e editoria.
Qui la storia del libro si intreccia con le innovazioni della stampa, creando un itinerario affascinante e curioso nel mondo dell'editoria tra antico e contemporaneo, tra biblioteche storiche, manoscritti miniati, musei che svelano gli albori della stampa.

Dai codici medievali di Bobbio alle moderne collezioni d'arte editoriale, passando per i macchinari tipografici e le grandi biblioteche, questo percorso offre un'immersione nel mondo del libro attraverso i secoli. 

L'itinerario si sviluppa in tre giorni, attraversando Piacenza, Parma e Reggio Emilia, e toccando i luoghi chiave della cultura editoriale.

In Emilia la passione per la cultura è eclettica e piena di sorprese. Preparati per un viaggio tra carta, inchiostro e sapere...

Per completare l'itinerario nelle 72 ore indicate sarà necessario effettuare delle scelte in base alle proprio preferenze. In alternativa, è possibile estendere la permanenza o pianificare un secondo viaggio per godersi appieno tutte le meraviglie che l'Emilia ci offre.

  • Durata
    72 ore
  • Interessi
    Arte & Cultura
  • Target
    Amici/Solo,Coppia
  • Prima tappa - Stampa antica Piacenza

    Il viaggio inizia a Piacenza, dove si inizia andando alla scoperta della stampa antica.

    Cosa visitare

    • Museo della Stampa del quotidiano La Libertà, un giornale piacentino tra i più antichi d'Italia, con macchine tipografiche d'epoca, utilizzate fino agli anni '80 e poi caduti in disuso, tra cui le storiche macchine compositrici, come Linotypes, Nebitype, Ludlow (apertura al sabato, verificare accessibilità).
    • Biblioteca Passerini Landi, custode di un vero e proprio gioiello editoriale: il Codice Landiano 190, il più antico manoscritto datato della Divina Commedia (1336), (aperta da lunedì a sabato, verificare accessibilità).
    • Museo Kronos della Cattedrale, che conserva il Codice 65 o Libro Maestro, un raro manoscritto pergamenaceo liturgico del XII secolo.

    Consiglio
    All'interno della Biblioteca Passerini Landi, non perdere l'esposizione "Tesori danteschi a Piacenza", che racconta la storia dei manoscritti di Dante.

  • Seconda tappa - Lo Scriptorium di Bobbio Bobbio

    Sempre restando in provincia di Piacenza, ci spostiamo nel borgo di Bobbio, uno dei Borghi più Belli d'Italia dove possiamo visitare l'Abbazia di San Colombano che espone:

    • antichi codici e un nuovo Scriptorium, ricostruito sull'impronta di quelli originali;
    • digitalizzazione di 15 codici bobbiensi, consultabili in alta risoluzione.

    Curiosità
    Bobbio è stato un importante centro di cultura sin dall'epoca longobarda: qui vennero salvati e copiati testi classici che altrimenti sarebbero andati perduti.
    Tra i piacentini che si sono distinti in ambito editoriale, Giana Anguissola è sicuramente tra le scrittrici contemporanee più amate. A lei è dedicato il concorso letterario nazionale omonimo a Travo, in Val Trebbia, incentrato sulla letteratura per ragazzi, ed anche la biblioteca comunale per ragazzi di Piacenza.

    La giornata può concludersi con una cena in una trattoria locale dove assaggiare i pisarei e fasò, pasta tipica piacentina, e i salumi DOP locali. Si consiglia di pernottare nella zona di Piacenza o nella Val d’Arda per avvicinarsi alla tappa del giorno seguente.

  • Terza tappa - Tesori antichi Parma

    Dopo aver esplorato l'antico borgo di Bobbio, simbolo della preservazione culturale medievale, il nostro viaggio nell'universo dell'editoria ci conduce a Parma, capitale della tipografia grazie a Giambattista Bodoni, il più celebre stampatore del XVIII secolo.

    Cosa vedere

    • Museo Bodoniano: il più antico museo della stampa in Italia, ospita una fabbrica del libro con strumenti da lavoro dell'officina tipografica originali, edizioni uniche e rare anche in seta e pergamena, un carteggio di 12mila lettere, 80mila pezzi della stamperia Bodoni.
    • Biblioteca Palatina: un luogo straordinario dove la meraviglia scorre tra pareti di volumi storici, tra cui manoscritti, codici miniati dell'XI e XII secolo disposti in sale affrescate, come la Sala Dante dipinta da Scaramuzza con scene dalla Divina Commedia Dantesca e la Galleria del Petitot che ancora conserva scaffalature d'epoca.
    • Abbazia di San Giovanni, con una biblioteca benedettina monumentale con sala principale con volte affrescate ritraenti un complesso panorama della sapienza umana e della giustizia. Le pitture parietali riproducono carte geografiche, tra cui una del Ducato di Parma e Piacenza celebrativa della Signoria dei Farnese.

    Consiglio
    Visto che l'ingresso al Museo Bodoni e alla Biblioteca Palatina è incluso nel biglietto cumulativo del Complesso Monumentale della Pilotta che li ospita, prevedi del tempo anche per visitare il Museo Archeologico, il Teatro Farnese e la Galleria Nazionale.

    Curiosità

    • Nel Museo Bodoni un tavolo interattivo svela diversi volumi, tra cui il Manuale tipografico composto da cento caratteri latini tondi, 50 corsivi e 28 greci a cui Bodoni lavorò per tutta la vita.
    • A Parma nacque la Gazzetta di Parma, il quotidiano più antico d'Italia (il primo numero risale al 20 giugno 1728). La sua prima copia è conservata nella Biblioteca Palatina: è stato lo studioso Roberto Lasagni a trovare l'atto secondo cui il Duca Antonio Farnese accordava al tipografo Giuseppe Rosati il permesso di stampare e vendere il quotidiano parmigiano. 

  • Quarta tappa - Labirinto della Masone e Museo tipografico Fontanellato

    Rimanendo in provincia di Parma, fu proprio nelle sale della Biblioteca Palatina che Franco Maria Ricci (1937-2020), celebre editore e collezionista d'arte, incontrò Giambattista Bodoni, innamorandosi della sua arte, a cui rese omaggio con la ristampa del Manuale tipografico, l'abbecedario sublime che inaugurerà il catalogo della casa editrice sognata.

    Oggi le sue opere sono custodite in un monumento unico nel suo genere: il Labirinto della Masone, celebre anche per la grande collezione d'arte di Franco Maria Ricci che coprono 5 secoli di storia dell'arte dal Cinquecento al Novecento.

    Spostandoci a Noceto si può scoprire un altro tesoro: il Museo della Tipografia Fernando Libassi, dove ammirare antiche attrezzature, macchine da stampa solo italiane (una particolarità per il periodo) costruite artigianalmente. (Lunedì, Mercoledì, Giovedì, Venerdì 08,30 -12,30; Sabato e domenica su prenotazione).

    Al termine di questa giornata, consigliamo di soggiornare in città oppure di avvicinarsi alla città di Reggio Emilia per essere pronti a continuare l'itinerario il giorno successivo.

    Curiosità
    Il Labirinto della Masone, si trova a Fontanellato, ed è il più grande labirinto al mondo: perdersi tra le sue circa 300mila piante di bambù è un'esperienza sognante.

  • Quinta tappa - Dove la storia incontra il contemporaneo Reggio nell'Emilia

    Il nostro itinerario alla scoperta del mondo dell’editoria non poteva che spostarsi a Reggio Emilia, dove il contemporaneo è in continuo dialogo con la storia. 

    Cosa vedere

    • Biblioteca Panizzi, custode di manoscritti, incunaboli, cinquecentine e antiche carte geografiche ed edizioni assai rare, non è solo un luogo molto amato dai local, ma anche location di eventi, esposizioni ed incontri. La biblioteca include diversi archivi tra cui quelli di Silvio D’arzo, Gianni Celati, Cesare Zavattini, Luigi Ghirri.
    • Scuola Internazionale di Comics, con corsi di illustrazione, fumetto e design. Il posto giusto in cui stimolare la propria creatività, immergendosi nel mondo del fumetto, l’illustrazione, l’animazione e il design. Previsti anche laboratori, workshop, incontri con gli autori, open day rivolti al grande pubblico.

    Consiglio
    Quando visiterete la Biblioteca Panizzi non perdete l’occasione di ammirare l’opera d’arte dell’americano Sol Lewitt che decora con colori primari e complementari accesi, in un intreccio di vortici che sembrano in movimento, la volta della sala di lettura, integrandosi nelle architetture settecentesche di Palazzo San Giorgio. Vi basterà alzare lo sguardo!

    Curiosità
    Antonio Panizzi, a cui è dedicata la biblioteca, fu un esule reggiano che attorno alla metà del secolo scorso organizzò la prestigiosa biblioteca del British Museum a Londra.

  • Sesta tappa - Un centro culturale dedicato a Cesare Zavattini Luzzara

    Per l’ultima tappa di questo itinerario ci spostiamo a Luzzara sulle rive del fiume Po, al Centro Culturale Zavattini, dedicato allo scrittore, pittore e sceneggiatore Cesare Zavattini, figura chiave del Neorealismo italiano.

    Dal 2015 promuove una vasta serie di rassegne ed eventi culturali, percorsi e laboratori didattici, progetti espositivi, pubblicazioni, oltre al servizio di biblioteca. 

    La diffusione dell’opera di Cesare Zavattini è uno dei principali obiettivi di Fondazione perché “Un Paese, che è consapevole dell’importanza della conservazione storica, riflette sulla contemporaneità.”

Ultimo aggiornamento 02/05/2025

Per maggiori informazioni

Redazione DT Emilia

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