Da fertili conversazioni con l’artista contemporaneo Mustafa Sabbagh (Amman, JOR, 1961) è nato un progetto inedito che si articola in due sedi, la Galleria Estense di Modena e il Palazzo Ducale di Sassuolo.
Motivo ispiratore è il ruolo del patrimonio artistico antico nel nostro presente, una relazione che Sabbagh interpreta attraverso fotografia, videoarte e installazione, immergendosi negli ambienti e nelle collezioni estensi con esiti liberamente incoerenti.
Ecco che opere d’arte e pitture murali si assoggettano al linguaggio dei prodotti di consumo e si offrono come farmaci da assumere secondo posologia medica (a Sassuolo), o viceversa (a Modena) si esaltano per il loro valore estetico autonomo, incoraggiandoci a esplorare il mondo figurativo e le qualità formali dell’arte antica.
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