La mostra a cura di Daniele De Luigi è parte del progetto Vedere Oltre, un palinsesto di eventi che celebrano il grande fotografo Luigi Ghirri per tutto il corso del 2022, a 30 anni dalla sua scomparsa. Il ricco calendario di eventi in programma è promosso dalla città di Reggio Emilia insieme a Modena e Parma, e con il sostegno di Regione Emilia-Romagna e APT Servizi Emilia-Romagna.
La mostra a Modena ripercorre l’attività del grande fotografo emiliano attraverso oltre sessanta fotografie presenti nella collezione Galleria Civica del Comune di Modena e nella collezione di fotografia della Fondazione di Modena, entrambe gestite da FMAV. Nato in provincia di Reggio Emilia nel 1943, Ghirri ha vissuto a Modena dall’adolescenza a poco prima della prematura scomparsa nel 1992, ed è in questa città che ha avuto luogo la sua formazione culturale e si è sviluppato il suo percorso artistico, pur nei contatti molto stretti con Reggio Emilia e Parma.
L’esposizione propone un percorso cronologicamente inverso che parte da fotografie della seconda metà degli anni Ottanta tratte dalle serie Versailles e Il profilo delle nuvole, che hanno segnato un punto di svolta nella fotografia italiana di paesaggio (opere che inaugurarono nel 2009 la collezione di fotografia contemporanea di Fondazione di Modena), indietro nel tempo fino ad alcune straordinarie vintage print del suo periodo iniziale, tra il 1970 e il 1973, parte del Fondo Franco Fontana donato alla Galleria Civica del Comune di Modena nel 1991. Lungo il percorso espositivo altri nuclei importanti delle raccolte sono quelli di immagini dedicate al centro storico di Modena, le fotografie che interpretano le architetture di Paolo Portoghesi e di Aldo Rossi (di cui si presentano alcuni inediti), e un’ampia serie di fotografie da Colazione sull’erba, realizzata tra il 1972 e il 1974.
Ad arricchire la mostra saranno esposti volumi, fotografie e documenti d’archivio, alcuni dei quali mai esposti al pubblico, che testimoniano il percorso culturale di Ghirri e l’importanza decisiva della sua attività esercitata a Modena per la cultura della fotografia in Italia: dalla collaborazione seminale con gli artisti concettuali modenesi come Franco Guerzoni, Carlo Cremaschi, Claudio Parmiggiani, Giuliano Della Casa, alle attività pionieristiche tanto in campo editoriale, con l’avventura della casa editrice Punto & Virgola, quanto curatoriale, come promotore di numerose mostre di fotografia di ricerca alla Galleria Civica in sodalizio con Oscar Goldoni, all’epoca vera anima dell’istituzione modenese, coetaneo di Ghirri di cui parimenti ricorre quest’anno il trentennale della scomparsa.