La pianura bolognese è terra di fede, arte e tradizione con un ricco patrimonio di chiese e santuari che rappresentano non solo luoghi di culto, ma anche preziosi scrigni di storia, arte e spiritualità. In occasione del Giubileo 2025, quattro luoghi sacri si offrono come tappe di un itinerario giubilare che unisce spiritualità e bellezza.
Ognuno con una storia unica e un profondo valore spirituale, il percorso attraversa santuari e pievi dove si intrecciano silenzi raccolti, architetture millenarie e storie di santi e devozione popolare. Si parte da Sala Bolognese con la pieve altomedievale di Santa Maria Annunziata per poi proseguire a Le Budrie, con il Santuario di Santa Clelia Barbieri*, fino al cuore di Pieve di Cento con il Santuario del Santissimo Crocifisso* fino alla campagna di Castenaso per il Santuario della Madonna del Pilar.
Un viaggio lento e meditativo, adatto a tutti, che invita al raccoglimento ma anche alla scoperta del patrimonio spirituale e artistico della pianura emiliana.
*chiesa giubilare
Il viaggio inizia a circa 25 km da Bologna, dove a Sala Bolognese si incontra la Pieve di Santa Maria Annunziata e San Biagio: un raro gioiello romanico che racchiude oltre mille anni di fede, arte e architettura.
Risalente all’epoca altomedievale, è uno degli esempi più rilevanti di stile romanico-lombardo nella pianura bolognese.
La sobria eleganza della struttura in mattoni accoglie i visitatori in un ambiente di grande suggestione, dove spiccano:
La chiesa è aperta dal lunedì al sabato fino alle 18:00.
Curiosità
Alcuni dei rilievi dell’altare, secondo varie interpretazioni, raffigurerebbero il dio celtico Kernunnos, simbolo dell’antico dialogo tra spiritualità cristiana e radici precristiane.
A dieci chilometri dalla Pieve di Sala Bolognese si trova il Santuario di Santa Clelia Barbieri, a Le Budrie di San Giovanni in Persiceto. Si tratta di una delle tappe spirituali del Giubileo 2025, nonché un luogo di profonda devozione e silenzio interiore. Qui riposano le spoglie di Santa Clelia Barbieri, fondatrice delle Minime dell’Addolorata, la santa più giovane ad aver fondato un ordine religioso nella storia della Chiesa.
Immerso nella quiete della campagna bolognese, il santuario, luogo di raccoglimento e preghiera, è meta di pellegrinaggi e visite raccolte: un luogo dove ritrovare ispirazione, meditare, chiedere grazie o semplicemente lasciarsi avvolgere dalla sua atmosfera di preghiera. All’interno, oltre alla tomba della santa, si ammirano opere d’arte sacra e numerose testimonianze di fedeli a seguito di grazie ricevute nel tempo.
Il Santuario è aperto tutti i giorni con orario spezzato.
Visitare questa santuario significa compiere un vero viaggio nel tempo, entrando in uno dei luoghi sacri più antichi e affascinanti del territorio emiliano.
Curiosità
Nel centro di San Giovanni in Persiceto si trova la cosiddetta "Piazzetta Betlemme", il cui nome non ha origine religiosa ma deriva bensì dalla via in cui è situata, via Betlemme, nel centro storico di San Giovanni in Persiceto. Questa piccola piazza è diventata celebre grazie agli interventi artistici dello scenografo Gino Pellegrini, che negli anni '80 trasformò l'area con dipinti trompe-l'œil, conferendole anche il soprannome di "Piazzetta degli Inganni".
Procedendo verso nord per circa 20 km, a Pieve di Cento troviamo il Santuario del Santissimo Crocifisso, ospitato all’interno della Chiesa Collegiata di Santa Maria Maggiore, è uno dei cuori pulsanti della devozione popolare del territorio.
Tra le chiese giubilari del 2025, questo luogo di culto è profondamente legato alla storia spirituale e sociale della comunità.
L'immagine del Crocifisso è associata alla medievale Confraternita di Santa Maria dei Battuti, nata tra XIV e XV secolo in risposta a un bisogno di fede collettiva in tempi difficili. I confratelli, spesso appartenenti alle classi agiate, sostenevano attività caritative come l’assistenza ai pellegrini e ai poveri malati, oltre a finanziare predicatori francescani e domenicani.
Una delle espressioni più coinvolgenti della loro azione era l’organizzazione di sacre rappresentazioni della Passione, eventi spettacolari che univano arte, fede e comunità attraverso scenografie, costumi e immagini sacre.
Oggi, il Santuario è un luogo che continua a trasmettere la forza della fede vissuta e condivisa, in una cornice architettonica di grande suggestione.
Il Santuario è aperto tutti i giorni con orario spezzato.
Lasciamo Pieve di Cento per dirigerci verso Castenaso, immerso nella quiete della campagna di Villanova, si trova il Santuario della Madonna del Pilar, uno scrigno barocco dal fascino raccolto e senza tempo. Costruito su terreni appartenenti al Collegio di Spagna, il santuario conserva una venerata immagine mariana realizzata da Giovanni Battista Bolognini nel 1699, alla quale sono legate testimonianze di grazie e devozione popolare.
Curiosità
Il santuario, che rappresenta l’ultima tappa del percorso, chiude l’itinerario con un intreccio perfetto di arte sacra, memoria storica e spiritualità.