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Situato nel comune di Valsamoggia, è una località della parte appenninica della valle del torrente Samoggia, che si snoda tra le dolci colline che segnano, a ovest di Bologna, il confine con il Modenese.


Perché visitarla

All'eleganza del centro storico si unisce la bellezza geometrica della campagna che offre scorci suggestivi, tra natura, ville storiche e vecchie case coloniche, testimonianza dell'antica tradizione agricola.

Si trova a breve distanza dal cuore della vallata, il Parco Regionale dell’Abbazia di Monteveglio, un’area protetta dove è possibile passeggiare a contatto con l’ambiente lungo antichi tracciati e vie di pellegrinaggio come la Piccola Cassia e ammirare la spettacolare morfologia dei calanchi.


Da non perdere

La Rocca dei Bentivoglio. Le sue origini sono anteriori all’anno Mille mentre l’aspetto attuale risale all'epoca rinascimentale.

Al suo interno, si possono visitare le antiche Sale a partire dalla maggiore, quella dei Giganti, che presenta una partitura architettonica di colonne, entro le quali sono inquadrati paesaggi e grandi figure di armati con gli stemmi dipinti sugli scudi.

Di interesse anche l’adiacente Sala del Camino e la suggestiva Sala dei Ghepardi  decorata col motivo del ghepardo entro una cornice di melograno, col motto “per amore tuto ben volgo soferire”.

Il primo piano ospita il Museo Civico Archeologico che occupa cinque sale nelle quali si possono ammirare reperti provenienti dalle Valli del Samoggia, Lavino e Reno riferibili ad un ampio arco cronologico compreso tra il Mesolitico e il Rinascimento.


Sulla tavola

Bazzano aderisce alle Città Slow ed è percorsa dalla Strada dei Vini e dei Sapori "Città Castelli Ciliegi". La sua campagna è nota per la produzione delle prelibate ciliege Anelloni e dell'Uva Saslà, presidio Slow Food da cui si ricava il vino Chasselas.


Nei dintorni

Sulla strada per Castelfranco si può notare il Santuario della Sabbionara, dedicato alla B.V delle Grazie. Costruito nel 1630 come ringraziamento per lo scampato pericolo della peste, al suo interno conserva affreschi illusionistici. 

Proseguendo, la strada corre rettilinea lungo l'argine della Muzza, piccolo corso d'acqua di importanza storica. Il percorso è ciò che resta del Vallo della Muzza, opera difensiva costruita nel XIV secolo a protezione del confine tra Modena e Bologna.


Ultimo aggiornamento 03/11/2020

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