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È un piccolo centro montano posto in posizione panoramica, tranquilla e soleggiata, immerso nella natura tra il verde delle pinete e i boschi di castagni, su un promontorio tra la valle del torrente Curiasca e le pendici del monte S. Agostino, che domina la vista sull’alta Val Trebbia in provincia di Piacenza. 


Perché visitarla

Coli sorge su una zona di notevole interesse paesaggistico-storico: le otto chiese del territorio, i resti di due castelli e le case di sasso ne costituiscono il patrimonio storico artistico.

E’ una zona ricca di fonti d'acqua: dai pascoli del vicino monte Aserei, il torrente Curiasca attraversa l'omonima valle fino a confluire nel fiume Trebbia.

Con la fondazione del Monastero di San Colombano nel 614, la località divenne una fiorente cella monastica.

Politicamente, a partire dal XIII secolo fu dapprima sotto la dominazione della famiglia dei Grassi che fece costruire un castello ai Magrini, oramai franato nel torrente sottostante, successivamente venne costruito un altro castello a Faraneto dove i Grassi si trasferirono dopo aver ceduto il fortilizio ai Nicelli che dal 1441 esercitarono il loro potere sulla valle.


Quando andarci e cosa vedere

E’ possibile ammirare Coli nelle quattro stagioni per lo spettacolo che offre la natura. Il periodo in cui Coli è più vivace e meta di turismo è l’estate. 


Da non perdere

La passeggiata alla Spelonca di San Michele di Coli, che può essere raggiunta a partire dalla piazza di Coli, seguendo il corso del torrente Curiasca (Cai 141).

La storia narra che San Colombano dopo aver gettato le basi per la costruzione di un monastero oramai anziano, avesse eletto la Spelonca a luogo dove passare la maggior parte del suo tempo e qui morì. La leggenda narra che le sue spoglie vennero trovate nel suo letto nel Cenobio bobbiese.

Sulla Piazza di Coli sorge la chiesa di San Vito, Modesto e Crescenzia, costruita nel XVIII secolo sulle rovine della precedente chiesa colombaniana del X secolo. All’interno è stata collocata la Crux Michaelica del IX secolo, proveniente dalla crollata Chiesa di san Michele che sorgeva vicino al torrente Curiasca e alla Spelonca di San Colombano.


Sulla tavola

In zona numerose trattorie offrono classici menu emiliani appenninici arricchiti con prodotti nostrani e selvaggina.

La presenza di aziende agricole che lavorano i prodotti in modo biologico permettono anche l’acquisto in loco di prodotti genuini.

Durante la stagione estiva le numerose manifestazioni “La sagra della focaccia farcita”, “La festa del cotechino e del vino bianco” (che si tengono a Perino, frazione del Comune di Coli) offrono a turisti e abitanti della zona l'opportunità di gustare i prodotti tipici e i vini D. O. C. della valle.


Per tenersi in forma

Il territorio è adatto alla pratica di sport all’aperto.

Il paese è dotato di un centro sportivo, collocato a poche decine di metri dalla piazza principale, composto da un campo un campo da calcetto e piscina estiva. Nell'abitato di Perino è presente un centro sportivo con piscina estiva, campo da beach volley, campo da bocce.

Numerose sono le opportunità di praticare trekking su percorsi segnalati, di praticare mountain bike, downhill bike per la presenza di sentieri scoscesi.

Numerosi sono i sentieri nella Pineta di sant’Agostino a partire dall'area attrezzata del lago Maiardà che portano dolcemente in quota, dove si possono vedere panorami mozzafiato su tutta la parte dell'alta e media Val Trebbia.

Dal 2013 è operativo il Parco Avventura Valtrebbia presso la pineta di S. Agostino che offre percorsi acrobatici e organizza diverse attività sul fiume Trebbia.

Per escursionisti esperti e pellegrini, vicino al paese passa un tratto della Via degli Abati, l’antica via percorsa dai monaci e riscoperta da studiosi appassionati. Il Tragitto parte da Pavia, transita a Bobbio e porta a Pontremoli (PR), dove si riprende la più tradizionale Via Francigena.


Appuntamenti di rilievo

La Pro loco e l’Unione Sportiva organizzano delle feste che sono diventati appuntamenti per gli appassionati del luogo e di turisti abituali.

La prima è la “Festa dell'allegria”, nel week end tra il 5 ed il 10 di Agosto, due serate danzanti con cena a base di grigliata di carne, si tiene nella zona del centro sportivo di Coli.

L'ultima domenica coincidente o antecedente il 28 di Agosto si svolge la nota festa di “Festa di S. Agostino”, tipica festa montanara in quota nei pressi dell’omonimo santuario. Pranzo al sacco nei boschi circostanti il Santuario, canti, punti ristoro e bancarelle. In mattinata la S. Messa con la processione.

La terza domenica di Ottobre nella piazza centrale di Coli si svolge la “Rassegna dei prodotti tipici della Montagna”: è la festa di Coli e non solo, è la festa della montagna. Numerosi espositori e venditori locali di prodotti biologici, ideale per chi vuole comprare i prodotti dell'appennino. In particolare funghi e castagne. Nel pomeriggio esibizione di canti e tradizioni folk della montagna.


Nei dintorni

Non lontano da Coli si trova Peli, con abitazioni arroccate e la Chiesa di San Medardo a strapiombo su un’altura da cui si gode di un bellissimo panorama. L’abitato è anche un importante luogo per i partigiani perché fu sede di un comando partigiano guidato da Emilio Canzi sepolto nel vicino cimitero.

Situato sulla Statale 45 che da Piacenza porta a Genova, si trova l'abitato di Perino, uno dei centri più popolosi del comune. Qui si svolge il mercato settimanale. A pochi chilometri da Perino seguendo la strada per Monte Armelio sorge la Torre di Macerato, ciò che resta di un antico Castello che nel XI secolo apparteneva al Monastero di S. Paolo di Mezzano, e fu poi ceduto a contadini del luogo.


Uffici informazione turistica

Bobbio e Val Trebbia - Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica (IAT)
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Ultimo aggiornamento 25/11/2020
Ultimo aggiornamento 25/11/2020

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