Fusignano

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Il paese è posto a pochi chilometri a nord-est di Lugo, nella rigogliosa pianura ravennate.


Perché visitarla

Questa cittadina, che ha dato i natali al celebre violinista Arcangelo Corelli, si presenta come un piacevole scorcio di quella Romagna rurale che ancora sopravvive appartata rispetto ai grandi centri.


Da non perdere

Al viaggiatore che percorre la tranquilla campagna romagnola, prima di proseguire il viaggio, consigliamo una sosta alla cittadina di Fusignano. Nel suo borgo ha sede il Museo Civico San Rocco, posto negli ambienti dell'antico ospedale San Rocco (XVI sec.), che custodisce al piano terra, la Collezione Amelia e Vincenzo Baroni, un'importante e rara raccolta di targhe devozionali, soprattutto mariane. Si tratta di oltre 200 pezzi in ceramica prodotti tra il XVI e il XX secolo, espressioni figurative di provenienza italiana, francese e spagnola. Al primo piano, invece, il percorso museale vuole raccontare le origini e lo sviluppo del paese attraverso immagini e oggetti significativi.

Molto interessanti sono, il museo dedicato alle Auto e moto storiche Mauricette e Primo Contoli con rari pezzi dei primo del '900 e il Museo Romagna Air Finders “Un aereo, una storia umanitaria”, meta d’obbligo per tutti gli appassionati di aviazione e di storia bellica, dislocato in città e nella località di Maiano.

Interessante è inoltre il Monumento intitolato a Celio Calcagnini, dei primi dell'800, situato nella piazza omonima. Dedicato all’uomo di scienza che visse nel sec. XV, ricordato anche dall'Ariosto, rappresenta un'urna votiva della scuola del Canova.


Appuntamenti di rilievo

Durante tutto l'anno si tengono importanti rassegne di musica di vario genere e in primavera la città dedica ad Arcangelo Corelli la rassegna di musica barocca Il suono antico.

L’8 settembre il paese celebra la Festa della Patrona Fusiniani. La suggestiva processione religiosa della cinquecentesca immagine della Vergine, portata a spalla dai fedeli per le vie della città, si rinnova fin dal lontano 1627.


Nei dintorni

A pochi chilometri dalla città, la chiesa Parrocchiale di San Savino conserva un monumentale sarcofago in marmo databile nel decennio 440 - 450 d.C. decorato con il monogramma costantiniano, affiancato da elementi vegetali e animali, il Battistero, la statua di S. Savino, opera dell'artista Raoul Vistoli, e la Via Crucis (1982) dei ceramisti Bartoli e Cornacchia di Brisighella.


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Ultimo aggiornamento 21/08/2024
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