L'Appennino parmense: da Parma a Berceto. Per Sala Baganza e Calestano

In collaborazione con Touring Club

Itinerario lungo la valle del torrente Baganza, interamente percorsa da una buona provinciale che a Berceto si unisce alla statale della Cisa. 
Rispetto a quest’ultima, la strada di fondovalle Baganza si caratterizza per maggiore uniformità di tracciato e minore panoramicità, pur in un ambiente naturalisticamente di pregio, a volte severo, a volte ameno. 

Il torrente Baganza (lunghezza 50 km circa, bacino 190 km2 circa) ha le sorgenti sullo spartiacque appenninico presso il passo della Cisa; scende a nord con alveo ripido e stretto, sfiora Berceto, Calestano e Sala Baganza, per poi confluire nel Parma alle porte meridionali della città.

  • Lunghezza
    55,5 km
  • Sala Baganza Sala Baganza (PR)

    A m 162, ab. 5.731, situata alla sinistra del torrente, al piede delle prime colline. Entrando in paese, la Parrocchiale, costruita nel 1586, allungata nel 1801, conserva nella 3a cappella destra una Madonna tra i Ss. Stefano e Lorenzo di Domenico Muzzi. Avanti, in un’ampia piazza selciata si erge la rocca Sanvitale, costruita nel 1477 da Giberto III Sanvitale e divenuta, a seguito della confisca dei beni di questa famiglia (1612), residenza estiva dei Farnese.

  • Rocca Sanvitale Sala Baganza (PR)

    Costruita nel 1477 da Giberto III Sanvitale e divenuta, a seguito della confisca dei beni di questa famiglia (1612), residenza estiva dei Farnese. Della primitiva fabbrica quadrilatera con torri angolari resta il solo lato prospiciente la piazza Gramsci. Meritano la visita delle sale cinquecentesche gli affreschi di Orazio Samacchini (sala di ercole), Ercole Procaccini (sala dell’eneide), Cesare Baglione (paesaggi e grottesche); altri affreschi più tardi sono attribuiti a Sebastiano Galeotti. Riaperta al pubblico nel 2003 ospita iniziative culturali e concerti organizzati all’interno del suggestivo oratorio settecentesco dell’Assunta. Bello anche il giardino all’italiana. Nelle cantine e nell’ex ghiacciaia è stato allestito il Museo del vino.

  • Museo del Vino Sala Baganza (PR)

    Allestito nelle cantine e nell’ex ghiacciaia della Rocca Sanvitale.

  • Parco regionale dei Boschi di Carrega Sala Baganza (PR)

    Vasto circa 2.600 ettari, è un prezioso esempio di complesso forestale della bassa collina emiliana, che comprende vegetazione spontanea (soprattutto querce: rovere, cerro, roverella; inoltre, carpino bianco e orniello), e molte specie esotiche introdotte. La ricchissima vegetazione, alternata a laghetti e prati, dà rifugio a molti mammiferi (caprioli). Al centro, il casino dei Boschi, già villa ducale, realizzato (1789) su progetto di Ennemond Petitot e ampliato per incarico di Maria Luigia da Paolo Gazola.

  • Pieve di S. Biagio di Talignano Sala Baganza (PR)

    Costruita intorno al 1200, deturpata nei secoli XVI-XVIII, oggi, a seguito degli interventi di restauro del 1930-40, appare nuovamente di aspetto romanico. Collocata in un gradevole e pregevole ambiente, era annessa, sebbene appartata rispetto alla strada di Monte Bardone, a uno degli ospizi per i pellegrini. Nella lunetta del portale, S. Michele pesa le anime insidiato dal demonio, una delle rarissime psicostasi romaniche esistenti in Italia.

  • Felino Felino (PR)

    A m 186, ab. 9.171, centro agricolo e industriale, rinomato per la produzione di salami. Alle porte del paese, all’interno dell’area industriale dell’azienda La Felinese, resti di più fasi edilizie di una villa rustica di età imperiale romana. Più avanti si vede in alto, su un poggio panoramico, il Castello m 297, rifatto nel secolo XV, con quattro torri angolari e profondo fossato. Negli ambienti delle cucine e nelle dispense alimentari è allestito dal 2004 il Museo del Salame.

  • Museo del Salame di Felino Felino (PR)

    Negli ambienti delle cucine e nelle dispense alimentari del Castello di felino è allestito dal 2004 il Museo del Salame. L’esposizione dedicata al famoso prodotto locale è articolata in sezioni che vanno dall’arte della norcineria alle fasi di lavorazione e salatura delle carni, alla stagionatura e all’impiego gastronomico del prodotto. Completano l’esposizione strumenti, attrezzature e immagini d’epoca.

  • Calestano Calestano (PR)

    A m 417, ab. 2.060, centro commerciale e di industrie, nel cui nucleo antico rimangono diversi edifici in pietra, risalenti ai secoli XV-XVII.

  • Castello di Ravarano Calestano (PR)

    Pittoresco maniero con minuscolo borgo a m 825, già dei Pallavicino, ora adattato a dimora privata, che unitamente all’antistante castello di Càsola presidiava la gola fluviale del Baganza.

  • Berceto Berceto (PR)

    A m 808, ab. 2.015, è località attrezzata per il soggiorno estivo e interessante tipico borgo d’impianto medievale, con rustici palazzetti (secoli XII-XVII), alcuni impreziositi da ornati rinascimentali, e al centro la parrocchiale di S. Moderanno, detta Duomo. Matrice del borgo fu un’abbazia benedettina fondata nell’VIII secolo da Liutprando re dei Longobardi per intercessione di Moderanno vescovo di Rennes, e ubicata, secondo alcuni, in prossimità del vicino Monte Tabernasco, secondo altri nel luogo dell’attuale Duomo. L’abitato, ultima tappa sulla strada Romea prima del valico appenninico, fu munito nel XIII secolo di un castello, conteso in epoca comunale, passato quindi in feudo ai Rossi.

Ultimo aggiornamento 11/11/2022
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