Il territorio di Farini si estende sui due versanti del fiume Nure, lungo la SP 654 che collega Farini alla pianura e prosegue per Ferriere e da qui verso la Liguria. Altre strade conducono verso Bedonia, nel territorio di Parma, o verso la Val Trebbia.
Farini è un paese di origine recente, mentre villaggi, chiese, castelli e torri che popolano il paesaggio – completamente montano - sono per la maggior parte di origine medievale, posti a dominio del territorio e delle antiche vie, e perenne ricordo di una storia legata soprattutto alla Famiglia dei Nicelli.
Il territorio vide sicuramente la presenza di genti già dal mesolitico. In epoca longobarda i monaci di San Colombano di Bobbio furono presenti e aprirono un percorso di pellegrinaggio verso Roma, conosciuto come "Via degli abati" o Via Francigena di Montagna.
Oggi il farinese è ancora profondamente legato all’agricoltura e al turismo. La villeggiatura qui ha radici antiche, propiziata dal grande fascino paesaggistico della montagna.
In ogni stagione la montagna ha il suo fascino! Particolarmente vivace è il periodo estivo, quando nelle frazioni si svolgono feste, fiere e sagre, soprattutto a sfondo enogastronomico.
Farini è un paese moderno, elemento interessante è la Chiesa Parrocchiale di San Giuseppe, edificio del secolo scorso che conserva opere del pittore Luciano Richetti. La suggestiva area dei Sassi Neri, un bacino d’acqua all’interno del fiume stesso, dominato da tre sassoni, luogo ideale per bagni estivi, feste, concerti.
Ai piatti tipici e salumi D.O.P. del territorio piacentino si aggiungono piatti a base di funghi e selvaggina e prodotti prettamente locali.
La Mariola un salame (presidio Slow Food) ottenuto dalle parti nobili del maiale, che deve stagionare per 6-10 mesi. La lunga stagionatura è ciò che conferisce al salume il caratteristico profumo e il sapore intenso, ma rende la Mariola un prodotto troppo laborioso e quindi difficile da produrre e trovare.
Ma sono soprattutto le gustose patate di Mareto (alle quali sono dedicate feste e fiere), prodotto De.Co del comune di Farini, ad arricchire la tavola con i numerosi piatti che se ne ricavano: dagli Gnocchi di Patate De.Co., da condire soprattutto con il sugo di funghi - ma non si disdegna il ragù anche di selvaggina - alla Polenta con le Patate De.Co, un piatto contadino davvero antico, al Pane di Patate De.Co. Ancora più celebre è la Torta di Patate De.Co, una ricetta nata per utilizzare le patate rovinate durante la raccolta e oggi richiestissima.
Il territorio farinese è attraversato da Sentieri del Cai di diversa difficoltà, rientra inoltre nel Comprensorio dell’Alta Val Nure (insieme a Ponte dell’Olio, Bettola e Ferriere), “il più grande comprensorio dedicato agli sport outdoor”, con percorsi trekking, tracciati adatti alla mountainbike, sentieri percorribili a cavallo (Il farinese è percorso anche dall’ippovia della "Via degli abati"). Ogni percorso permette di ammirare una natura quasi incontaminata e di godere di meravigliose vedute dalle cime di monti che spesso superano i 1.100 metri.
A Maggio a Farini la Fiera dedicata al Cavallo Bardigiano
A Giugno/luglio il Bisturi d’Oro a Mareto
A Luglio a Farini la serata di cucina internazionale dedicata a Georges Cogny, celebre chef di origine francese, diventato farinese per amore, che proponeva nel suo ristorante una cucina semplice e legata alla tradizione locale, senza dimenticare la nouvelle cuisine francese
L’estate e l’autunno delle frazioni sono animati da feste a carattere enogastronomico e da serate musicali.
Suggestive vallette laterali tracciate dai Torrenti (Lobbia, Lavaiana, Perino), monti ammantati di boschi e pinete, piccoli villaggi dove rimangono oratori, chiese, resti di torri, e ricordi di vita contadina:
Groppallo con la chiesa di Santa Maria Assunta a 1000 metri di altitudine
Cogno S. Savino e la Torre di Sant’Antonino recentemente restaurata, Pradovera, Mareto, Cogno S. Bassano, il borgo rurale di Predalbora, Montereggio per citarne solo alcuni.