I Musei del Cibo in camper

I musei sono tappe ideali di un itinerario enogastronomico in provincia di Parma

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Il territorio di Parma è un tesoro di tradizioni culinarie che affondano le radici in secoli di storia gastronomica.

Per immergersi completamente nella ricchezza di questo patrimonio, una possibilità è quella di visitare I Musei del Cibo, un circuito di otto musei dedicati ai prodotti alimentari d'eccellenza del territorio parmense.

I musei sono tappe ideali di un itinerario enogastronomico in quel lembo di Emilia che da sempre è sinonimo di eccellenza e qualità a livello culinario e offrono un viaggio affascinante attraverso i segreti della cucina locale.

Da gustare con gli occhi e il palato, ecco una guida ai musei del cibo che rendono Parma una meta imperdibile per gli amanti della buona tavola.

Il percorso può essere agevolmente percorso in auto e/o in camper e si presta a diverse soste, intersecando pievi e castelli, località d’arte e parchi naturali.

> E' importante ricordare che i Musei del Cibo sono aperti solo il sabato e la domenica, nel periodo compreso tra marzo e il primo weekend di dicembre

Vista la limitata apertura delle strutture museali, viene consigliato di visitare solo alcune tappe.

  • Durata
    48 ore
  • Interessi
    Food Valley
  • Target
    Tutti
  • Prima tappa - Museo del Culatello Polesine Zibello

    Il percorso prende il via da Polesine Parmense, piccolo paese che sorge sul percorso del fiume Po, dove l’Antica Corte Pallavicina ospita il Museo del Culatello

    Qui si conoscono i protagonisti della storia di questo prelibato prodotto, che nasce in questa parte di “Bassa parmense” dove la nebbia è un ingrediente così importante per la realizzazione di questo squisito salume.

  • Seconda tappa - Museo della Pasta e Museo del Pomodoro Collecchio

    Da Polesine ci si dirige al Museo della Pasta e del Pomodoro (il Museo del Parmigiano Reggiano di Soragna da settembre 2025 è chiuso alle visite e in fase di trasferimento) passando per Fontanellato e imboccando la SS 9 (Via Emilia) in direzione di Ponte Taro, così si può raggiungere Collecchio fino alla Corte di Giarola dove sono ospitati due musei del cibo: il Museo della Pasta e il Museo del Pomodoro.

    All’interno di questo complesso, antica curtis agricola, si può ritrovare quindi la storia del grano, dalla coltivazione alla trasformazione e quella del pomodoro arrivato dalle Americhe fino a noi. È il luogo ideale per scoprire le tradizioni e le tecniche di produzione della pasta fresca. Dalle tagliatelle alle orecchiette, il museo offre dimostrazioni pratiche, consentendo ai visitatori di partecipare attivamente alla preparazione di quest'arte culinaria.

    A rendere la visita ancora più suggestiva di questa zona, una passeggiata nell’adiacente Parco fluviale del Taro o una visita al Museo di civiltà contadina Ettore Guatelli di Ozzano Taro.

  • Terza tappa - Museo del Vino Sala Baganza

    Lasciando Corte di Giarola, in meno di 15 minuti, si raggiunge il comune di Sala Baganza che ospita, all’interno dell’imponente Rocca Sanvitale, il Museo del vino che offre un'immersione nel mondo dei vini dell'Emilia-Romagna, noti in tutto il mondo per la loro qualità.

    Non distante dal centro di Sala Baganza, i Boschi di Carrega sono un'area naturale protetta in cui trascorrere un po’ di tempo e fare una passeggiata in questo bell’angolo di verde.

    > A Sala Baganza è presente un’area sosta camper dove sono disponibili da 3 a 8 posteggi presso il parcheggio del Centro Sportivo, che ha a disposizione circa 50 posti auto. Disponibile una piazzola di scarico e carico gratuita e 4 punti luce disponibili a pagamento, funzionanti a tempo con monete. La sosta è gratuita.

  • Quarta tappa - Museo del Salame Felino Felino

    Non molto distante da Sala Baganza (circa 5 km), sorge il Museo del Salame Felino che offre un interessante documentario sulla produzione di questo insaccato dalla tradizione gastronomica regionale.

  • Quinta tappa - Museo del Prosciutto Langhirano

    Poco lontano da Felino (a circa 12 km), verso sud, a Langhirano si trova il Museo del Prosciutto. Questa istituzione offre un'esperienza sensoriale completa, permettendo ai visitatori di seguire il processo di produzione, dall'allevamento dei maiali alla stagionatura dei salumi. 

    Video interattivi, esposizioni didattiche e degustazioni guidate arricchiscono il percorso, fornendo una comprensione approfondita della maestria artigianale dietro uno dei cibi più iconici d'Italia. Terminato il percorso, è possibile visitare lo splendido castello di Torrechiara oppure raggiungere a Mamiano di Traversetolo (12 km) la splendida villa dei capolavori della Fondazione Magnani Rocca.

    > L'area sosta più vicina è a Traversetolo in Piazzale Europa, si trova all’interno di un parco pubblico e può ospitare da due fino a un massimo di quattro mezzi. Dispone di due colonnine per l’energia elettrica, illuminazione, ricarica serbatoio acqua potabile e uno scarico fognario. L’accesso alle piazzole è libero.

  • Sesta tappa - Museo del Tartufo di Fragno Calestano

    A soli 20 km da Langhirano, uno dei più recenti musei dedicati ai prodotti del territorio si trova a Calestano e si tratta del Museo del Tartufo uncinato di Fragno

    Il museo è ospitato nei sotterranei del Municipio di Calestano, dove un tempo si trovavano le antiche prigioni, e l’allestimento vuole valorizzare i muri storici dell’edificio e il suo ambiente, ma al tempo stesso vuole essere “non convenzionale”, apportando elementi multimediali e interattivi in grado di comunicare i vari contenuti del Museo ai visitatori. 

  • Settima tappa - Museo del Fungo di Borgo val di Taro Borgo Val di Taro

    Ultima tappa prima di concludere il percorso, è il Museo del Fungo a Borgo Val di Taro un piccolo paese posto nell'Appennino Parmense a circa 50 km dal paese di Calestano, la tappa precedente a questa.

    In questo centro, considerato la capitale dell’alta Val Taro, si trova il Museo del Fungo, tra gli ultimi inseriti nella rete dei Musei del Cibo.

    La struttura presenta il territorio, il bosco, il porcino e le sue varietà, i vari habitat in cui cresce, ma anche gli strumenti per la raccolta, le tecniche di conservazione e lavorazione, e in generale il fungo nella cultura gastronomica locale.

    Nel caso decideste di fermarsi in quest’area, non lontano da Borgo Val di Taro, ad Albareto dove si trova la seconda sede del Museo del Fungo.

    > Qui, è presente un’area sosta camper, in una bella area verde è aperta da marzo a dicembre e può ospitare fino a 25 piazzole. Per darsi il tempo per conoscere con calma questo splendido territorio.

Ultimo aggiornamento 25/01/2024

Per maggiori informazioni

Redazione Parma e provincia

Uffici informazione turistica

Sala Baganza e Valli di Parma - Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica (IAT)
Info
Langhirano - Torrechiara e Val Parma - Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica (IAT)
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Borgo Val di Taro e Val Ceno - Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica (IAT)
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