Gli amanti degli animali trovano un'ottima accoglienza a Piacenza.
Si propone un’idea per una gita in giornata, adatta anche agli amici a quattro zampe.
Si parte dal castello di San Pietro in Cerro, a pochi chilometri da Caorso lungo la Torino-Brescia (A 21), con il suo ampio parco e la particolare collezione d’arte che include la copia autorizzata dei Guerrieri di Xian. In loco è attivo un servizio di dog-sitting gratuito.
Il viaggio prosegue verso Castell’Arquato, dove pranzare e fare una passeggiata nel borgo, da concludere con la salita alla Rocca Viscontea. Da qui il paesaggio in ogni stagione regala una sorpresa diversa.
La giornata si conclude al sito archeologico di Veleia Romana, dove scoprire come vivevano in antichità i romani sulle colline piacentine. In entrambi i luoghi i cani possono entrare al guinzaglio.
La giornata in famiglia e in compagnia degli amici animali inizia nella pianura piacentina, tra piccoli aggregati urbani e distese di campi, dove si trova il castello di San Pietro in Cerro.
Il maniero quattrocentesco, ben conservato, è circondato da un ampio parco con un romantico viale alberato d’ingresso che dà accesso alla corte e agli ambienti che vi si affacciano.
Nelle sale si scopre la storia del luogo e le passioni dei proprietari. I sottotetti accolgono una collezione d’arte contemporanea, mentre nei sotterranei un ambiente raccolto e un’illuminazione curata svelano al visitatore I guerrieri di Xi'an: 40 copie perfette dei famosi guerrieri della Muraglia Cinese, autorizzate e autenticate dal Governo Cinese.
Durante la visita i cani sono accolti dal servizio gratuito di dog-sitting (su prenotazione).
L’itinerario prosegue verso la collina. Passando attraverso la cittadina rinascimentale di Cortemaggiore e poi per Fiorenzuola d’Arda si raggiunge per il pranzo il borgo medievale di Castell’Arquato.
Partendo dal parcheggio lungo l’Arda è possibile scendere vicino al torrente per una passeggiata, prima di salire tra le stradine del borgo.
Nella parte alta dell’abitato si apre la piazza monumentale con la Collegiata, il Palazzo del Podestà e la Rocca Viscontea.
Gli amici a quattro zampe possono salire sino alla cima della Rocca per uno sguardo dall’alto sulla piazza e sui colli che cambiano in ogni stagione, offrendo autunni colorati, inverni limpidi che permettono di scorgere le Alpi, primavere fatte di tutte le sfumature del verde ed estati dorate di campi di grano e girasoli.
A questo punto non resta che dedicare un po’ di tempo ai piatti tipici della zona: il chisolino, un impasto fritto da accompagnare a salumi e formaggi, gli anolini con ripieno di formaggio e il vino DOC Colli Piacentini Monterosso.
Per concludere la giornata si riparte per Veleia Romana. Da Castell’Arquato si prende la strada per Carpaneto e si seguono le indicazioni. Un ampio parcheggio sterrato con alcuni tavoli da pic-nic accoglie i visitatori lungo la strada. Lasciata l’auto si accede al sito che si apre agli occhi del visitatore appena usciti dalla biglietteria.
I Romani hanno presto imparato ad apprezzare le acque termali che un tempo permisero di costruire a Veleia le terme: Calidarium Tepidarium e Frigidarium, ancora oggi riconoscibili dalle pavimentazioni.
La parte più sorprendente è l’ampio spazio del foro sul quale un tempo affacciavano gli edifici pubblici come la basilica. Nel mezzo del lastricato scorre una scritta in lettere bronzee che colpite dai raggi di sole ancora brillano e ricordano l’opera di evergetismo di Lucio Lucilio Prisco.
Un piccolo antiquarium conserva reperti ritrovati durante gli scavi e copie di quelli oggi esposti presso il Museo Archeologico Nazionale a Parma.
Nei mesi estivi il foro si trasforma in palcoscenico per la rassegna Veleia Festival di Teatro Antico.