Attraversare la pianura in sella a una bici, seguendo il corso del fiume tra campagna, storia e natura: la Ciclovia del Reno è una vera immersione nella pianura bolognese, alla scoperta dei paesaggi che circondano l’argine del Reno.
Uno dei corsi d’acqua più importanti della regione, il Reno nasce in Toscana e sfocia nel mare Adriatico all’altezza di Casalborsetti. Lungo il suo cammino tocca numerose località tra cui Bologna e il suo centro storico, solcato dall’omonimo canale che tanto ha contribuito allo sviluppo socio-economico della città. La ciclovia consente dunque di approfondire il legame che unisce il fiume al suo territorio, esplorandolo a ritmo lento.
Il percorso - circa 40 chilometri quasi tutti pianeggianti - si adatta bene a qualsiasi tipo di bici e allenamento, e permette di apprezzare il viaggio in perfetta tranquillità, in parte anche dall’alto.
Al momento i comuni bolognesi lambiti dalla Ciclovia del Reno sono sette (Castel Maggiore, Calderara di Reno, Sala Bolognese, Argelato, Castello d'Argile, Pieve di Cento e Galliera), ma in futuro il tracciato verrà esteso fino all’Adriatico, collegando così Bologna al mare attraverso le province di Ferrara e Ravenna.
L’imbocco della ciclovia si trova a Trebbo di Reno, a pochi chilometri dal centro di Bologna: tanto basta per respirare già aria di campagna e imbattersi nel primo ambiente fluviale, la Golena San Vitale, situata tra Castel Maggiore e Calderara di Reno.
Pedalando a fianco di campi coltivati e maestose ville si prosegue verso il borgo di Malacappa e l’Oratorio del Savignano nel comune di Argelato, per giungere poi alle deliziose cittadine di Cento - luogo natale del Guercino - e Pieve di Cento. Da non perdere il panorama sulla pianura bolognese che si gode dall’alto degli argini del Reno, su cui si snoda parte del percorso.
Il tracciato termina a San Vincenzo, nel comune di Galliera, non prima di aver attraversato la suggestiva area di riequilibrio ecologico La Bisana. Da qui, virando verso est è possibile spingersi fino al mare attraverso i territori di Ferrara e Ravenna.