La Ciclovia del Navile è un bell'itinerario da percorrere a piedi o in bicicletta che, ripercorrendo l’omonimo canale, collega la città di Bologna a Bentivoglio e di lì a Malalbergo.
Un percorso pianeggiante ma variegato, che alterna piste ciclabili, stradine sterrate e tratti su carreggiate secondarie, ideale per trascorrere una giornata all’aria aperta.
Durante la pedalata si incontrano le bellezze storiche e naturalistiche sorte lungo uno dei canali che in passato, grazie alla sua lunghezza (40km), fungeva da straordinaria via di comunicazione e di trasporto merci tra Bologna e la Valle del Po, in particolare per il commercio della seta.
Il nostro itinerario può partire da Casalecchio di Reno, collegata a Bologna attraverso un percorso ciclopedonale che costeggia il canale di Reno, di fatto origine e continuazione a sud del Canale Navile.
A Casalecchio di Reno incontriamo la Chiusa di Casalecchio, l’opera idraulica più antica d'Europa ancora in funzione e utilizzata in maniera continua: da ottocento anni "governa" le acque del fiume Reno e, attraverso il sistema dei canali, rifornisce la città di Bologna e la pianura bolognese.
La Chiusa venne costruita dal Comune di Bologna nel 1208 al fine di fornire forza motrice agli opifici e ai mulini della città, oltre che per alimentare vie navigabili, così da aprire ai prodotti bolognesi canali commerciali.
Attualmente non è possibile accedere liberamente agli spazi della struttura, ma vengono spesso organizzate visite ed eventi dal Consorzio dei Canali di Reno e Savena.
Pedalando lungo il canale di Reno, si raggiunge Bologna.
All’altezza del sostegno della bova si imbocca la Ciclovia del Navile, per poi proseguire verso nord nella pianura bolognese, tra parchi e antichi manufatti idraulici.
Raggiunta la località Castello di Castel Maggiore, si possono ammirare i resti dell’antico il Sostegno di Castagnolo Maggiore, costruito da Ercole Bentivoglio nel 1497.
Dall’Ottocento questo luogo divenne un importante centro di attività manifatturiere sviluppatesi grazie all'iniziativa della famiglia Pizzardi.
Da Castel Maggiore si prosegue per una decina di chilometri e si giunge nel territorio di Bentivoglio.
Facendo una piccola deviazione lungo Via di Saliceto, prendendo la via secondaria Canali e Crociali, si raggiunge San Marino di Bentivoglio, dove sorge l’affascinante Villa Smeraldi che ospita il Museo della civiltà contadina.
Il museo, preziosa testimonianza sulla vita delle campagne e il lavoro contadino tra Ottocento e Novecento, è unico per la ricchezza della documentazione e delle esposizioni.
Le sue varie sezioni raccontano della mezzadria, tra cui quella dedicata alla canapa è la più importante d’Italia.
Procedendo lungo via S.Marina e costeggiando un tratto del Canale Emiliano-Romagnolo si raggiunge su vie secondare il centro di Bentivoglio.
La storia di questa località è fortemente legata al Canale Navile: fin dal XII secolo infatti il canale portava l'acqua del Reno dalla Chiusa di Casalecchio fino a qui.
Ancora nel 1930 il riso delle risaie di Bentivoglio arrivava a Bologna sui barconi che percorrevano i canali.
Simbolo del comune è il Castello, residenza di villeggiatura della famiglia rinascimentale dei Bentivoglio.
Proteso sul Canale Navile si trova un altro importante palazzo: Palazzo Rosso, oggi sede della Biblioteca, con le splendide decorazioni di Augusto Sezanne raffiguranti ambientazioni tipiche della locale zona palustre. All’interno, si trova anche una delle migliori espressioni dell'Æmilia Ars in Sala dello Zodiaco.
Proseguiamo lungo la ciclovia e un’altra tappa imperdibile nel territorio di Bentivoglio è l’Oasi ex risaia “La Rizza”, un’area naturale interessata, nel recente passato, dalla coltivazione del riso.
Il bacino è caratterizzato da una grande isola centrale più altre isole più piccole e dossi affioranti dall'acqua.
Grandi e piccoli possono ammirare in questa zona numerose specie vegetali e animali, in particolare pesci ed uccelli. Dopo secoli è tornata a nidificare qui anche la cicogna bianca, una vera sorpresa della natura di pianura.
Il percorso della visita è rappresentato da tanti stradelli e sulla riva dell’area allagata sono presenti due apposite strutture per l’osservazione: la prima, nell'area denominata Punta Degli Olmi, è una torretta con piano rialzato; la seconda è una torretta con piano terra e piano rialzato, situata nell'area denominata Punta Canale.
All'interno dell’oasi si trova anche un Centro Visite composto da due edifici distinti: uno che ospita un locale di ristoro, sale mostre e servizi vari; l’altro ospita un Ostello con otto camere dove è possibile pernottare.
Dall’oasi la Rizza si può seguire lungo il canale di Navile fino a Malalbergo oppure fare una deviazione su strade secondarie fino all’area naturalistica Casone del Partigiano, una tappa fuori dalla Ciclovia, ma raggiungibile facilmente e a pochi chilometri di distanza.
Il Casone del Partigiano è un vecchio edificio adibito a rifugio per il guardiano della valle e dei cacciatori prima, e punto di raccolta dei partigiani poi. Oggi qui si può partecipare ad attività formativa e didattiche legate alla memoria storica e alla componente naturalistica. Infatti, l’intera area circostante il Casone è un’area di riequilibrio ecologico, grazie all’introduzione di specie arboree e arbustive autoctone.
Qui termina il nostro itinerario lungo la Ciclovia del Navile.
Da San Pietro in Casale, si può ritornare lungo il percorso ciclopedonale e sempre pedalando si torna a Bologna. Oppure, dopo la lunga giornata, si può caricare la bicicletta sul treno alla stazione di San Pietro in Casale e scendere alla stazione di Bologna Centrale.