Musica, letteratura, teatro e storia stanno insieme per raccontare i punti di contatto tra la Divina Commedia e il territorio reggiano.
Gli eventi si svolgono in sedi varie.
La storia di Dante Alighieri e quella della città di Reggio Emilia si intrecciano più profondamente di quanto si creda.
Se è risaputo ai più che la Pietra di Bismantova è citata nella Commedia all’interno del IV Canto del Purgatorio; ci sono altri due aspetti, meno noti, ma ugualmente interessanti, che legano il Sommo Poeta al territorio reggiano.
Sempre nel Purgatorio, nel sedicesimo Canto, Dante nomina Guido da Castello, detto il Lombardo, insigne reggiano, annoverandolo nella terna dei vecchi superstiti di una generazione saldamente ispirata ai valori di virtù militare e di liberalità.
Infine, nella cantica dedicata al Paradiso, Dante fa riferimento al codice duecentesco del "Liber Figurarum" di Gioachino da Fiore, conservato al Palazzo Vescovile di Reggio Emilia.