Ci sono casi in cui le pagine scritte sono mute perché le parole che le compongono sono nascoste da codici, sigilli di sicurezza che necessitano di una chiave per essere interpretati.
Siamo nell’ambito della crittografia, della scrittura segreta.
A questo mondo misterioso appartiene un manoscritto criptato delle raccolte del Museo del Risorgimento di Modena. A scriverlo fu il poeta e patriota Pietro Giannone, esule politico in contatto con Mazzini che spese l'esistenza per l'Unità e l'Indipendenza italiana.
Rimasto inviolato per oltre 140 anni, il testo nascosto tra le pagine del codice è stato svelato in tempi recenti, attraverso una sfida crittografica appassionante che ha recuperato il significato del testo.
Un significato sorprendente, non una storia segreta del Risorgimento ma un poema erotico-libertino, fortemente licenzioso.
La mostra che inaugurerà sabato 10 febbraio 2024 al Museo Civico esporrà il codice criptato e altri materiali relativi al patriota, mentre una video-installazione e una postazione multimediale permetteranno di scoprire il mondo della crittografia e sperimentare il codice cifrato di Giannone.