Una mostra omaggio all’artista ferrarese Sergio Zanni, di cui il prossimo anno ricorre l’ottantesimo compleanno.
Formatosi all'Accademia di Belle Arti di Bologna, Zanni si è inizialmente dedicato alla pittura per poi passare, verso la metà degli anni Sessanta, alla scultura. E' stato insegnante all'Istituto d'Arte "Dosso Dossi" di Ferrara dal 1967 al 1995 e, a partire dagli anni Ottanta, le sue opere figurano in numerose mostre collettive e personali in Italia e all'estero che lo consacrano come uno dei più significativi e originali interpreti della scultura contemporanea.
L’artista ferrarese persegue una personalissima figurazione. «Il mio mestiere», afferma, «mi permette viaggi continui alla scoperta di “terre sconosciute”, che si sono materializzate in una miriade di personaggi: eremiti, signori della pioggia, assassini, monumenti ai caduti, diavoli, custodi delle pianure, zingare, osservatori, camminatori, palombari, attendisti, figure senza davanti, piloti, cacciatori di nuvole, fumatori, pittori di guerra, angeli misteriosi, canti delle sirene, equilibristi, viandanti».
Oltre alla ricca selezione di sculture di piccole, medie e grandi dimensioni (una quarantina, tra gruppi e figure singole), saranno presenti in mostra anche numerosi esempi della produzione pittorica dell’artista, che, in tempi recenti, ha dedicato una serie di opere ad un soggetto ricco di significati e implicazioni simboliche come l’Albero della conoscenza.
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