Un itinerario tra i viali di Milano Marittima, alla ricerca dei villini liberty, costruiti tra mare e pineta, che hanno segnato la nascita della Città Giardino e che ancora oggi sono icone di stile e simbolo di una località concepita come luogo ideale delle vacanze.
Il pittore e cartellonista Giuseppe Palanti disegnò il progetto urbanistico di Milano Marittima ispirandosi alle teorie di Ebenezer Howard riguardanti la "Garden City", la "Città Giardino, in cui le residenze turistiche dovevano fondersi perfettamente con la natura circostante.
Alcuni dei villini rimasti sono attualmente alberghi o abitazioni private non visitabili; tuttavia, se ne può ammirare dall’esterno l’architettura in stile neo-gotico e liberty.
Un percorso giornaliero pianeggiante di circa 3.5 km, percorribile a piedi o in bicicletta, per chi ama immergersi nel fascino della storia e rivivere l’atmosfera della Milano Marittima del primo ‘900.
La prima parte dell’itinerario parte da Villa Palanti e raggiunge Villa “Il Pagliaio”, a ridosso della pineta, circondata da un grande giardino.
Si parte da Viale 2 Giugno 72, dove troviamo Villa Palanti, una delle sette ville costruite prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale e l'unica che ancora oggi conserva il suo aspetto originale. Sulla rotonda Don Minzoni sorge Villa Malagola, caratterizzata dalla torretta in stile liberty, mentre in viale Vittorio Veneto 81 troviamo Villa Capanna o Capannina, con una struttura bassa e un curioso tetto a V rovesciata. Infine in via Francesco Petrarca 2 si trova Villa Il Pagliaio, che mantiene ancora la forma originale.
Nel centro della cittadina balneare troviamo Villa Maiolatesi, in Viale Gramsci 41, un tipico esempio liberty, ma modificato nel tempo rispetto al progetto originale, che non comprendeva la torretta e il terrazzo. In Viale Gramsci 4 sorge poi Villa Carlotta, una delle prime ville di Milano Marittima, oggi trasformata in gelateria.
Infine in Via Rismondo 5 c’è Villa Colmegna, in stile chalet; prevedeva una doppia scalinata con ingresso centrale, venne modificata nel ’39, e oggi appare come allora con la scalinata a sinistra, l’entrata centrale e il terrazzo.
Proseguiamo l’itinerario con uno dei simboli di Milano Marittima. Realizzata alcuni anni più tardi rispetto alla fondazione della città (1912), la fontana a cinque colonne fu disegnata da Giancarlo Palanti (figlio di Giuseppe) ed inaugurata il 29 luglio 1928 nella Rotonda I Maggio.
Nel corso degli anni la Rotonda ha subito diverse modifiche: le cinque colonne che si possono vedere oggi sono delle fedeli riproduzioni, mentre tre delle colonne originali adesso decorano la Rotonda Don Minzoni. Con la sua eleganza e le aiuole che ogni anno si riempiono di colori durante l’evento “Cervia Città Giardino”, la Rotonda è da sempre la protagonista della vita di Milano Marittima.
Ultima tappa è infine in Piazzale Genova, precisamente in Viale Matteotti 87, dove sorge Villa Perelli, edificio che risale agli anni ’40. È la villetta più originale di Milano Marittima, che passa dallo stile sperimentalista al più puro razionalismo, con le alte colonne risultato degli ampliamenti posteriori.