A Rimini tra storia e tradizione marinara

Alla scoperta della Marineria Riminese

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A Rimini è stato di recente inaugurato un museo a cielo aperto, dedicato alla storia e alle tradizioni della marineria riminese.

Si tratta del Museo Diffuso della Marineria: un “museo senza barriere” che mette in relazione fra loro i luoghi simbolo del mare.   

Si consiglia di dividere l’itinerario in due giornate, tra il centro storico e la Marina. Mentre è preferibile passeggiare a piedi per il centro storico, il primo giorno si consiglia di affrontare il percorso in bicicletta, seguendo le banchine del porto, passando per la Darsena a San Giuliano fino al Museo della piccola pesca a Viserbella.

  • Durata
    48 ore
  • Interessi
    Riviera
  • Target
    Tutti
  • Prima tappa - Lungofiume degli Artisti Rimini

    Il Lungofiume degli Artisti costeggia il canale deviatore del fiume Marecchia; è caratterizzato dai capanni da pesca superstiti e vivacizzato da murales che decorano il retro delle abitazioni della Barafonda, nomignolo del vecchio quartiere di San Giuliano Mare.

    I murales, realizzati da artisti locali, raffigurano scene legate alla cultura marinara e alle storie di mare (come quella del capodoglio che si è spiaggiato sull’arenile di San Giuliano nel 1943) e sono arricchiti da poesie dialettali di Guido Lucchini, creando un legame indissolubile tra queste pitture contemporanee e le radici e tradizioni riminesi.

  • Seconda tappa - Porto canale Rimini Marina Centro

    Il Porto canale di Rimini è costituito dall'originale foce del fiume Marecchia, con banchine sui due lati e prolungamento su due moli. È considerato un simbolo dell’identità marinara di Rimini fin dall'età romana, medievale e malatestiana. 

    Alla sinistra del Porto hanno sede attività strettamente collegate alla pesca, come i cantieri navali, le officine meccaniche e il mercato del pesce all'ingrosso

    Sul molo di Levante del porto, svetta il Faro simbolo della Marineria, che sorveglia il porto-canale dall’alto dei suoi 27 metri, con una portata luminosa di 15 miglia nautiche, mentre l’ultimo tratto del molo, la storica 'Palata', è il luogo che ha ispirato il regista Fellini per l'apparizione notturna del transatlantico Rex, nel film Amarcord e per la passeggiata nella nebbia del protagonista de La prima notte di quiete del regista Valerio Zurlini.

  • Terza tappa - Cantieri navali Rimini

    Il paesaggio portuale riminese è stato a lungo, fino alla Seconda Guerra Mondiale, caratterizzato dalla presenza di squeri e cantieri per la costruzione delle barche da pesca, che avveniva in particolare sulla sinistra del canale portuale e nei terreni adiacenti.

    Oggi, dopo tre generazioni, ci sono ancora il Cantiere Navale Gori che rappresenta un importante punto di riferimento per la costa adriatica e i suoi pescatori, per gli accurati lavori di manutenzione, e il Cantiere Navale Carlini fondato nell’immediato dopoguerra e conosciuto per la realizzazione, tra gli altri scafi, del Moro Di Venezia 1976. 

  • Quarta tappa - Mercato ittico Rimini

    Il Mercato ittico di Rimini è uno dei mercati più importanti dell’Adriatico. Essendo legato a diversi settori, come la ristorazione, la lavorazione del pesce e la commercializzazione tramite ingrossi ittici e pescherie, il ruolo della pesca a Rimini è strategico.

    Il punto di partenza è proprio il mercato ittico, dove si svolge la borsa del pesce, a cui partecipano circa 100 persone tra titolari di pescherie, ambulanti e grossisti.

  • Quinta tappa - Darsena di Rimini Rimini - San Giuliano Mare

    Con i suoi 622 posti e uno specchio d’acqua che supera i 100.000 mq, dal 2002 la Nuova darsena di Rimini si presenta con caratteristiche strutturali, funzionali e architettoniche che ne fanno un importante centro, frequentato dagli amanti della vela e del diportismo.

    Oggi è anche un marina resort con la presenza delle “casette galleggianti”, più propriamente chiamate house boat. Il porto turistico è caratterizzato da una affascinante e romantica passeggiata sopraelevata di 1200 metri che si protende sul mare e che costeggia la banchine di attracco.

  • Sesta tappa - Fontana della Balena Rimini - San Giuliano Mare

    Nel 1943 a San Giuliano a Mare venne ucciso a raffiche di mitraglia un grande capodoglio che i militari costieri avevano scambiato per un sommergibile nemico.

    L’avvenimento, rimasto impresso a tutti i contemporanei, è ricordato in una scultura di Elio Morri, il più importante scultore del ‘900 riminese. Fu inaugurata il 29 giugno del 1969, e ancora oggi è presente sulla cosiddetta piazza della Balena.

  • Settima tappa - Museo della piccola pesca E'Scaion Viserbella di Rimini

    Il Museo della Marineria e delle Conchiglie di Viserbella è stato istituito nel 1999 da un gruppo di cittadini fortemente impegnati nel recupero della storia e delle tradizioni di questa piccola frazione che sorge in un tratto della riviera a nord di Rimini.

    Il museo prende il nome dall'attrezzo di ferro per la pesca delle vongole e conserva dei documenti d'epoca sugli usi e costumi, manufatti e attrezzature della piccola pesca.

    Vi sono esposte raccolte di imbarcazioni tipiche, come battane e mosconi a remi, attrezzature per i differenti modi di pesca e gli strumenti alla base dell'arte artigiana dei maestri d'ascia e dei calafati.

    È inoltre in esposizione la Collezione Capici, la più importante raccolta di conchiglie del Mediterraneo e un settore è dedicato ai fossili donati da Ivilia Rosa da Torino. Per visitarlo si consiglia di contattare direttamente il museo.

  • Ottava tappa - Borgo San Giuliano Rimini

    Oltrepassando il Ponte di Tiberio, il Borgo San Giuliano è conosciuto per i vicoli, le piazzette e le case con i variopinti murales eseguiti da pittori riminesi che rappresentano i film e la vita del regista Federico Fellini, colui che aveva saputo raccontare con poesia e nostalgia la vita dei borghigiani.

    Borgo antico e pittoresco, tra la fine dell'Ottocento e la metà del Novecento era l’antico borgo dei pescatori. Censite dalla Società de Borg nel 2009, le antiche abitazioni in cui vivevano marinai e pescatori sono state individuate e contrassegnate da formelle di ceramica, decorate con imbarcazioni a vela dipinte da Giuliano Maroncelli.

    Al centro del borgo antico, la Chiesa di San Giuliano Martire contiene il capolavoro della scuola veneta Il martirio di San Giuliano del Veronese, il polittico di Bittino da Faenza con il Martirio di S.Giuliano e l’urna con le spoglie del santo.

  • Nona tappa - La Pescheria al Mercato coperto San Francesco Rimini

    La Pescheria al Mercato coperto San Francesco è la più grande e la più fornita pescheria di tutta la zona, con circa 60 banchi di vendita dove si può acquistare il pesce fresco portato ogni giorno dai pescherecci.

    Qui si possono ancora incontrare i veri personaggi della Romagna che oltre a vendere i propri prodotti, raccontano i segreti sulla pulizia e la cottura del pesce.

    Il Mercato è aperto da lunedì a sabato dalle 7.00 alle 19.45 con orario continuato per tutti i settori, compresa la pescheria, e senza osservare alcuna chiusura infrasettimanale. 

  • Decima tappa - Vecchia Pescheria Rimini

    Sul lato sinistro di Piazza Cavour, in centro storico a Rimini, si trova l'ingresso della vecchia pescheria, un mirabile esempio di architettura funzionale destinata al mercato del pesce.

    Opera dell'architetto riminese Giovan Francesco Buonamici, venne eretta nel 1747. Per la conservazione del pesce fresco presso le mura e i fossati di Castel Sismondo, a servizio della Pescheria, erano presenti ghiacciaie in fosse ipogee.

  • Undicesima tappa - Museo della Città "Luigi Tonini" Rimini

    Nel Museo della Città di Rimini si snoda il racconto del cammino dell’uomo nel territorio riminese dalla preistoria all’età contemporanea. Un racconto lungo un milione di anni che inizia sulla spiaggia e che disegna i cambiamenti della città e della sua cultura artistica fino al ‘900.

    Qui, nella sezione archeologica, è custodito il famoso Mosaico Diotallevi, venuto alla luce nel 1976 durante uno scavo a Palazzo Diotallevi in centro storico, che raffigura su un lato due navicelle a vela, intente ad entrare nel porto antico di Rimini mentre un pilota o farista fa segnali da terra da una torre.

    Il mosaico pavimentale in bianco e nero (I-II sec. d.C.) si completa con la figura di Ercole, mitico fondatore di Ariminum nell'atto di alzare la coppa per libagione, una scena portuale che allude alla fortuna del dominus nella sua attività marinara.

    È ipotizzabile la rappresentazione della darsena antica a 172 metri dalle mura della città, tra l’Anfiteatro e l'area della stazione ferroviaria attuale. Forse da qui salpavano le famose onerarie cariche di merci e di laterizi per l'altra sponda dell'Adriatico.

    Per approfondire: museicomunalirimini.it/museo-diffuso-marineria-riminese

Ultimo aggiornamento 12/02/2024

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Redazione Rimini

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