Situata tra i fiumi Secchia e Panaro, il territorio di Bastiglia si estende a nord-est della città di Modena, nella prima pianura modenese. Confina, oltre che col capoluogo, con i Comuni di Bomporto e Soliera.
Il paese è situato lungo la Strada Statale 12, che collega l’Abetone e il Brennero, ed è a poca distanza dalle autostrade A1 (casello di Modena nord) e A22 (casello di Carpi).
Bastiglia è un piccolo comune situato a breve distanza da Modena: ciò lo rende facilmente raggiungibile ma al tempo stesso lontano dai ritmi della grande città moderna, ancora immerso in una dimensione di tranquillità e vicinanza alla natura: un paese in cui si possono raggiungere tutti i luoghi nevralgici passeggiando o con la bicicletta.
Inaugurato nel 1972 in un antico edificio del centro storico, il Museo della Civiltà Contadina - MUC mette a disposizione, in particolare dei giovani, strumenti che consentono il confronto tra le condizioni di vita e la conoscenza delle varie fasi di sviluppo della società contadina: tutto ciò per consentire una formazione socio-culturale più profonda della persona.
Bastiglia si trova nella zona di produzione di alcune delle eccellenze gastronomiche del territorio modenese, in special modo il Lambrusco di Sorbara, il Parmigiano-Reggiano e l’Aceto Balsamico di Modena.
Per gli amanti delle due ruote e del running sono presenti due percorsi dedicati immersi nella campagna: il primo (lunghezza 3 km circa) collega il paese al vicino Comune di Bomporto, lungo le sponde del canale Naviglio, antica via di comunicazione e commercio tra il modenese e l’Adriatico; il secondo, denominato “Pista Ciclabile Terre del Sorbara” (lunghezza 8 km circa), seguendo il tracciato della vecchia ferrovia SEFTA, conduce direttamente a Modena.
In entrambi i casi, non è infrequente imbattersi nella avifauna locale, in particolare aironi, germani, gallinelle d’acqua.
Il Santuario della Beata Vergine di San Clemente, situato nella campagna tra Bastiglia e Modena, è una bella chiesa a croce greca, con cupola, risalente alla fine del Seicento; in realtà fin dall’XI secolo era presente in loco un edificio di culto, legato all’Abbazia di Nonantola, ricostruito più volte nel corso dei secoli.
Il Santuario, progettato dall’architetto Antonio Loraghi, che ha lavorato anche al Santuario di Fiorano e al Palazzo Ducale di Modena, è in stile barocco ed è stato arricchito nel corso degli anni con numerose opere d’arte, alcune delle quali di notevole interesse (si segnala, in particolare, la bella tela “San Clemente Papa che venera la Madonna col bambino” del fiorentino Giovan Battista Cipriani), nonché decine di tavolette votive, a testimonianza del profondo legame intercorrente tra la popolazione e il Santuario.