La Riviera. Da Rimini a Cattolica

In collaborazione con Touring Club

Anziché lungo la statale 16 Adriatica, l’asse di raccordo più veloce tra i diversi centri rivieraschi, si suggerisce di compiere l’itinerario percorrendo la strada parallela alla costa, che attraversa le frazioni balneari a sud-est di Rimini, quindi Riccione e Misano.

Il percorso, più variato, consente di valutare il macroscopico fenomeno dell’urbanizzazione costiera, che ha quasi completamente saldato tra loro i diversi centri.


  • Lunghezza
    18,8 km
  • Miramare Rimini (RN)

    La più importante frazione balneare di Rimini; sorta agli inizi del secolo XX, vi ha sede lo stabilimento talassoterapico Riminiterme, moderno centro di cure marine che utilizza a scopo terapeutico sabbia riscaldata naturalmente dal sole e acqua marina riscaldata artificialmente.

    Nelle vicinanze della frazione è l’aeroporto di Rimini.

  • Sito Archeologico di San Lorenzo in Strada Riccione (RN)

    Scavi archeologici nell’area della farmacia comunale N. 2, non lontano dalla chiesa di S. Lorenzo in Strada, hanno portato alla luce strutture appartenenti al periodo III secolo a.C.-VI secolo dopo Cristo.

  • Museo del Territorio «L.Ghirotti» Riccione (RN)

    Piccolo museo che si propone di illustrare la formazione e le trasformazioni naturali, ambientali e umane della valle del torrente Conca.

    Comprende una sezione geologico-naturalistica (evoluzione dell’ambiente fino al Quaternario, flora e fauna, tra cui la ricostruzione di un emischeletro fossile di bisonte) e una sezione archeologica, dalla preistoria (particolarmente interessanti i rinvenimenti dell’età del Bronzo) alla romanizzazione: documentazione sulla Via Flaminia; materiali da San Lorenzo in Strada, forse vicus Popilius, con ricostruzione di tombe della necropoli. Il progetto di ingrandimento porterà al trasferimento del museo nell’ex fornace Piva.

  • Riccione Riccione (RN)

    Riccione (m 12, ab. 35.055) è un borgo di antica origine ma interamente trasformato dallo sviluppo novecentesco, che qui si è attestato con caratteri più esclusivi e raffinati rispetto ad altri centri rivieraschi.

    La linea ferroviaria crea una sorta di cesura tra la zona bassa e quella a monte, che presentano caratteristiche urbanistiche sostanzialmente simili. Il borgo medievale, costituitosi a monte della linea ferroviaria attorno al duecentesco castello degli Agolanti (via Caprera 27), ebbe origine come luogo di sosta lungo la Via Flaminia; il castello, oggi di proprietà comunale è sede di mostre.

    Lo sviluppo costiero data dal 1865, anno in cui venne aperta una stazione della linea ferroviaria Bologna-Ancona; pochi anni dopo inizia il turismo balneare, legato alla costruzione di ospizi marini per l’infanzia (Martinelli Amati, 1877; Ceccarini Papini, 1879) in chiave con le allora nascenti concezioni idroterapiche.

    Intorno al 1880 sorgono le prime ville lungo la strada Viola (poi viale Maria Ceccarini), asse di collegamento della vecchia borgata con il mare; nel 1901 viene inaugurato il primo albergo.

    Il centro balneare è impostato su un piano ortogonale, con una scacchiera di viali alberati e lotti su cui sorgono ville e villini nel verde, peculiarità che, nonostante l’ampliata dimensione, la città ancora conserva.

    Una delle espressioni migliori del liberty romagnolo è villa Antolini (via Milano N. 79), progettata dal dalmata Mirko Vucetich. In viale Lazio è allestito il Museo del Territorio. Sul lungomare si trovano il parco Oltremare (attrazioni e delfinario) e lo stabilimento Riccione Terme (via Torino 4/16; erede delle antiche Fonti del Beato Alessio), che utilizza le acque minerali di quattro fonti.

    Nel piazzale Roma domina la fontana disegnata da Tonino Guerra, denominata Il Bosco della Pioggia. Altre sculture all’aperto: davanti alla stazione ferroviaria campeggia Hippo, cavallo alato creato dall’artista Marco Lodola; il novello Pegaso è percorso da fili elettrici racchiusi nel plexiglass, che di notte si accendono di luci multicolori.

    Sulla piazza antistante al palazzo del Turismo si trova la Fontana del nuotatore, opera in bronzo frutto della collaborazione tra l’architetto Elio Monesi e lo scultore Remo Brioschi (1958); l’opera rappresenta un giovane e atletico nuotatore nell’atto di tuffarsi in mare. La bronzea statua di Giovanni Paolo II opera della scultrice milanese Elena Ortica si trova invece nel parco comunale.

    In piazza Matteotti è collocata una fontana dal sapore di un tempo, al centro della quale è posta una pompa a ruota, realizzata dall’artista locale Mauro Simoncioni, fedele riproduzione dell’antica pompa di fine ’800 da cui si attingeva l’acqua a Riccione Paese. Davanti al Museo del Territorio, si trova la scultura in marmo l’Albero, realizzata nel 1992 dall’artista rumena Andreia Bove Nastasescu.

  • Il Bosco della Pioggia Riccione (RN)

    Nel piazzale Roma domina la fontana disegnata da Tonino Guerra, denominata Il Bosco della Pioggia, citazione della pesca e del mare, con sei grandi colonne di vetro naturale stratificato, che reggono sette reti da pesca da cui gocciola la pioggia, producendo un musicale ticchettio.

  • Misano Adriatico Misano Adriatico (RN)

    Comune balneare a m 3, ab. 13.485, il cui sviluppo, lungo un arenile un tempo acquitrinoso e segnato dalla presenza di dune, data dagli anni ’60 del Novecento.

    Una cospicua realizzazione edilizia, rivolta in questo caso a un pubblico d’élite, si è insediata negli anni ’70 presso la foce del torrente Conca, attorno a una baia artificiale capace di ospitare circa 1.000 natanti; nonostante la maggiore ricerca di qualità architettonica, l’iniziativa manifesta gli stessi fenomeni di sfruttamento del territorio diffusi lungo quasi tutta la costa adriatica.

    Durante la costruzione (1972) dell’autodromo di S. Monica, polo di forte richiamo ubicato un po’ più all’interno, si rinvennero capanne del Neolitico medio-superiore (i reperti sono al Museo del Territorio di Riccione).

  • Acquario di Cattolica Cattolica (RN)

    Inaugurato nel 2000 all'interno di un ex edificio per colonie, il complesso delle Navi (su progetto di Clemente Busiri Vici, 1932) all’estremo limite di ponente, secondo acquario in Italia per dimensioni. Tra le specie presenti, squali, pinguini, caimani, lontre asiatiche, coralli, meduse e rettili come boa, pitoni e camaleonti.

  • Cattolica Cattolica (RN)

    Cattolica (m 12, ab. 16.996) è un'importante stazione balneare e peschereccia che si allunga a ridosso di una spiaggia, un tempo costituita da dune, lunga km 2.

    Il nucleo di formazione più antica sorge a circa 1 km dal mare, sul terrazzo naturale la cui falesia in epoca remota dovette coincidere con il battente marino. L’insediamento di epoca imperiale, forse identificabile con una mansio, è da mettere in relazione con la Via Flaminia e le sue caratteristiche di centro viario rimasero anche nelle epoche successive.

    Nell’area archeologica messa in vista presso il mercato ortofrutticolo, si riconoscono muri in ciottoli e in laterizio, canalette di scarico, fognature e una grande vasca con pavimento in mattoncini a spina di pesce.

    La rifondazione con il nome attuale avviene intorno al 1271, sotto la protezione della Chiesa di Ravenna; passata ai Malatesti (torre malatestiana innalzata nel 1490), è sottoposta a Rimini fino al secolo XVIII.

    Porto peschereccio di una certa importanza dalla seconda metà di quel secolo, vede affermarsi dal successivo il turismo balneare, con pensioni familiari e alcuni alberghi di lusso, oltre agli edifici per colonie (tra queste, il complesso delle Navi, all’estremo limite di ponente, su progetto di Clemente Busiri Vici, trasformato nel grande Acquario di Cattolica).

  • Museo della Regina Cattolica (RN)

    Nel borgo antico l’ex ospedale dei Pellegrini, fondato nel 1584, ospita il Museo della Regina che raccoglie il materiale archeologico rinvenuto nella cittadina.

    Le collezioni, che annoverano anche sculture e ceramiche greche ed etrusche dono di privati, espongono reperti di età romana: una bella coppa in ceramica aretina a motivi vegetali e una collezione di vasi a pareti sottili (entrambe della prima età imperiale); cospicuo il gruppo di anfore di scavo subacqueo, provenienti da relitti di navi romane affondate doppiando il promontorio di Gabicce; lì fu anche ritrovato il cippo a Iuppiter Serenus, cioè portatore di tempo buono.

    A un villaggio dell’età del Bronzo sono riferiti i materiali rinvenuti nell’area VGS (centro Video Gioco Sport), mentre l’acquisto di una collezione di monete greche e romane ha permesso la formazione di una sezione numismatica.

    La Sezione marinaresca è dedicata alla cultura materiale della gente di mare, agli sviluppi della cantieristica navale, delle tecniche di navigazione e di pesca, con riproduzioni e originali di strumenti per costruire barche, reti e per la pesca.

    Accanto al Museo, la sconsacrata chiesetta di S. Croce, dalla facciata manieristica, è la sede della Galleria comunale, che ospita mostre temporanee di arte contemporanea.

Ultimo aggiornamento 11/11/2022
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