Albinea è una località pedecollinare che spicca per le sue bellezze paesaggistiche e naturalistiche e per la presenza di edifici storici di rilievo artistico. Abitata già in età preistorica come dimostra la Tana della Mussina, tomba del III millennio, è nell’età medievale che le località di Borzano, Montericco ed Albinea con i relativi colli vengono uniti in un unico possedimento, ognuno provvisto di una pieve e di un castello, e parte di un potente sistema difensivo a protezione dei territori già soggetti a Matilde di Canossa.
Con l’arrivo degli Estensi il territorio albinetano si arricchisce di numerose case-torre e successivamente di ville storiche come Villa Sidoli-Rossi, Villa Arnò e Villa Tarabini depositaria, nel sottotetto, dell’Acetaia comunale. Albinea è viva durante tutto l’anno, con una ricca offerta culturale e numerosi itinerari ed è scelta privilegiata per chi dalla vicina città di Reggio Emilia cerca refrigerio durante l’estate.
I tre percorsi in bicicletta che qui proponiamo sono scaricabili dall’app gratuita “Sentieri Appennino”.
Il sentiero noto come Anello di Ca’ del Vento (12.5 km - 430 metri di dislivello) incomincia e termina nell’abitato di Borzano, attraversando aree di notevole interesse naturalistico. É un percorso prevalentemente sterrato, molto frequentato da escursionisti e ciclisti soprattutto nei giorni festivi in quanto, a soli 20 minuti dalla città, offre ai visitatori l'esperienza di essere immersi nella natura e di godere di panorami mozzafiato.
L'anello parte dal centro del paese, si percorre via Chierici e via Franchetti e si segue il sentiero Cai 614 che attraversa la ZSC (zona speciale di conservazione) Ca' del Vento, Ca' del Lupo, Gessi di Borzano. Con una breve deviazione (sentiero 614 A) è possibile raggiungere il Castello di Borzano e la Tana della Mussina, importante sito archeologico ma anche luogo magico, pervaso dall’atmosfera tipica delle leggende, fatte un po’ di storia e un po’ di fantasia, che vogliono la tana abitata da un personaggio a metà strada tra una maga e una strega.
Procedendo lungo il sentiero si può ammirare una vegetazione che alterna boschi e prati, luoghi di sosta perfetti per un picnic o un momento di relax, in un trionfo di colori e profumi tutti da assaporare.
Percorso ad anello, tranne per il tratto iniziale e finale che si svolge lungo la ciclabile detta "Tirabuson" (cavatappi in dialetto reggiano), principalmente su strade secondarie con fondo asfaltato. Il percorso (7.9 km) inizia da Piazza Cavicchioni e percorre l'abitato di Botteghe fino alla zona artigianale. In questa zona si può vedere il Canale di Albinea fatto costruire attorno nell’anno 1188 dal Vescovo di Reggio: un canale che, prendendo l’acqua dal Torrente Crostolo, per 10 km irrigava le terre dei canonici e muoveva le macine di alcuni mulini.
Salendo lungo via Conte Re si raggiunge Broletto, l'antica Albinea: borgo storico di poche case rustiche, riunite intorno ad una casa-torre di origine medievale. Da qui si discende passando alla Pieve di Albinea e si ritorna all’abitato di Botteghe. Percorrendo via Roma si imbocca via Ca’ de Mori poi a sinistra in via Crocioni per ritornare in piazza.
Percorso ad anello (11.5 km) principalmente su strada asfaltata e in parte ghiaiata. La partenza è dal Piazzale Lavezza, zona in cui il Comune svolge la maggior parte delle iniziative pubbliche. Salendo su Via Castellana si arriva al Santuario della Madonna di Lourdes, chiesa del XIX secolo in stile gotico-lombardo, si costeggia il Castello di Montericco e poi si raggiunge Via Oliveto; da qui la strada è in discesa e lungo il percorso si incontra la Chiesa della Madonna dell’Oliveto in stile neoclassico. Terminata la strada all’incrocio si prosegue su Via Spallanzani, strada con fondo ghiaiato, poi in fondo si gira a sinistra su via Vallisneri poi via Nobili fino all’incrocio con Via Roncosano. Da qui si prosegue diritto fino a prendere la ciclabile che percorre sulla sinistra: Via della Tenuta, Via Grandi, Via Di Vittorio. All’incrocio si prosegue su Via Verdi e poi a sinistra su Via Caduti della Libertà per raggiungere il punto di partenza.
Se questi tre percorsi ti sono piaciuti, puoi approfondire la conoscenza delle Terre matildiche con l’itinerario dedicato.