Tra i boschi e i borghi dell’Appennino reggiano, lungo strade e sentieri che furono teatro di battaglie, fughe e gesti eroici, si snodano i Sentieri Partigiani, percorsi di memoria e resistenza.
Questo itinerario conduce alla scoperta dei luoghi in cui la Resistenza dei Partigiani verso il nazi-fascismo nella Seconda Guerra Mondiale si sviluppò: il Sentiero della Resistenza Civile e il Sentiero delle Donne, dove si rivivono episodi di coraggio e sacrificio.
La valorizzazione dei due percorsi è stata curata da dall’Istituto Istoreco di Reggio Emilia
Questo itinerario viene proposto in modo da viaggiare in auto tra le tappe principali descritte nel testo, fermandosi magari per percorrere solo brevi tratti dei percorsi tracciati per chi lo pratica a piedi.
E’ un’occasione per immergersi nella storia, tra paesaggi mozzafiato e testimonianze di un passato che non va dimenticato.
E’ possibile percorrere con escursione a piedi questi sentieri grazie alle carte ed ai files gpx pubblicati sul portale dedicato In questo caso bisogna prevedere però due giornate.
Pronti a rivivere la storia camminando sui sentieri della Resistenza?
Il viaggio inizia dal centro di Casina , facilmente raggiungibile da Reggio Emilia lungo la SS63.
Qui parte questo Sentiero Partigiano, detto “della Resistenza civile”, un percorso di 17 km che attraversa antichi borghi medievali protagonisti della lotta partigiana, soprattutto negli ultimi mesi della Seconda Guerra Mondiale.
Al trekking si unisce la visita a luoghi storici, monumenti e cippi che raccontano avvenimenti legati ai Partigiani, agli abitanti ed all’esercito nazista. In particolare, il paese di Gombio venne risparmiato dalla strage nazista perchè il coraggio e la resistenza di due donne nate in Germania si opposero alle truppe tedesche convincendo gli ufficiali a lasciare il paese senza violenza.
Cosa vedere lungo il percorso
A questo punto si può sostare per un pasto, magari a base piatti della tradizione reggiana, in paese a Felina, o in uno dei locali nei dintorni.
Dopo il pranzo, il viaggio prosegue lungo il Sentiero delle Donne , un percorso che collega Felina alla Pietra di Bismantova e si conclude nel centro storico di Castelnovo ne’ Monti .
Perché si chiama così?
Dopo l’8 settembre 1943, nacquero i Gruppi di Difesa della Donna, fondamentali per la Resistenza. Le donne partigiane erano tante e facevano soprattutto da “staffette” a piedi o in bicicletta: trasportando viveri, messaggi e armi. Rischiarono la loro stessa vita per sostenere la lotta.
Cosa vedere lungo il percorso
L’itinerario in auto tocca principalmente tre punti: Felina, Pietra di Bismantova e Castelnovo ne’ Monti; se si decide di fare l’escursione a piedi invece, è necessaria mezza giornata di cammino, partendo da Felina con un percorso che si snoda in un’area molto panoramica e con bassa difficoltà, essendo classificato T+, si ricongiunge ai Sentieri CAI fino alla Pietra di Bismantova per un totale di 16 km.