Bologna Ebraica

Tutti i luoghi di Bologna legati alla comunità ebraica

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Bologna è una tra le città con maggiori tradizioni legate alla comunità ebraica, soprattutto a partire dal tardo Medioevo, tra Quattrocento e Cinquecento, quando si insedia in pianta stabile e permea il tessuto urbano.

Ancor oggi l'assetto del centro storico e alcuni monumenti sono testimonianze importanti della presenza ebraica a Bologna.

  • Durata
    24 ore
  • Interessi
    Arte & Cultura
  • Target
    Amici/Solo,Coppia
  • Prima tappa - Ghetto Bologna

    Il nostro itinerario inizia dal quartiere più emblematico, il Ghetto Ebraico

    Incastonato tra la cittadella universitaria e la zona della Due Torri ha mantenuto intatta la sua struttura originaria, fatta di viuzze e passaggi sospesi, ponti coperti e piccole finestre. Animato oggi da botteghe artigiane dove in passato operavano mercanti, banchieri e cenciaioli, il ghetto è certamente una delle zone più interessanti e suggestive della città all'interno della quale perdersi. 

    Come le caratteristiche Via dell'inferno o Via de' Giudei, dove al numero 16 una targa ricorda dove era situata l’unica sinagoga del ghetto in uso dal momento dell’istituzione fino al 1569, anno della cacciata degli ebrei da Bologna. 

  • Seconda tappa - Museo Ebraico Bologna

    Vale la pena proseguire la visita fermandosi al MEB – Museo Ebraico di Bologna, inaugurato nel 1999. Luogo di  valorizzazione del ricco patrimonio culturale ebraico di Bologna e altre località dell’Emilia Romagna, ripercorre la millenaria storia del popolo ebraico, raccontata anche attraverso le testimonianze pervenute da sinagoghe, cimiteri, ex ghetti (suppellettili, apparati religiosi, libri sacri). 

    Due sale sono dedicate alla lunga permanenza degli ebrei a Bologna e in Emilia Romagna, dall'epoca medievale a quella contemporanea. Dispone inoltre di una seconda sezione per le mostre, incontri, dibattiti e attività didattiche rivolte a bambini.

  • Terza tappa - Sinagoga Bologna

    Più defilata rispetto all’antico ghetto è la prossima tappa, ovvero la Sinagoga di via de’ Gombruti 7. Alla fine del Settecento la comunità ebraica, precedentemente espulsa nel corso del Cinquecento, iniziò lentamente a ricostituirsi e nel 1868 venne presa in affitto una sala in questa strada dove, in seguito a successivi ampliamenti nei primi del Novecento divenne definitivamente la nuova sinagoga. 

    Con la facciata in stile liberty, venne però distrutta dai bombardamenti del 1943, per cui l’edificio attuale, ricostruito, è una reinterpretazione moderna di quello precedente. Lungo l’adiacente via Mario Finzi, una lapide ricorda i nomi degli 84 bolognesi deportati nei campi di sterminio tedeschi.

  • Quarta tappa - Memoriale Shoah Bologna

    Un altro dei luoghi simbolo della comunità ebraica in città è il recente Memoriale della Shoah in viale Matteotti, alle spalle della stazione. 

    Il monumento, costituito da due blocchi di acciaio alti 10 metri che si fronteggiano, è pensato come un magnete per attirare le persone, farle riflettere, discutere, pensare su quanto è accaduto, sulla Shoah e le discriminazioni subite dagli ebrei. 

  • Quinta tappa - Pietre d’inciampo Bologna

    Il nostro itinerario sull’ebraismo a Bologna si conclude non in un luogo specifico, ma in vari luoghi sparsi del centro dove si trovano le cosiddette Pietre d’inciampo, ovvero un monumento che consiste nell'incorporare dei piccoli blocchi quadrati di pietra, ricoperti di ottone lucente, davanti alle ultime abitazioni delle vittime della persecuzione fascista e nazista. 

    L’iniziativa, ideata dall'artista tedesco Gunter Demnig per tenere viva la memoria delle persone deportate nei campi di sterminio, è stata adottata da tante città europee, compresa Bologna. 

    E’ possibile consultare un elenco completo delle Pietre d’inciampo a Bologna sul sito del Comune.

Ultimo aggiornamento 29/03/2024

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Redazione Bologna

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